La tenerezza di Maria

La tenerezza di Maria

di Claudia Di Dio

L’UOMO È BISOGNOSO DEL LATTE SPIRITUALE CHE SOLO DIO PUÒ DARGLI

L’iconografia cristiana nei secoli ha molte volte ritratto la Vergine Santissima nell’atto di allattare il pargoletto Gesù.

Un’immagine semplice, della quotidianità di molte mamme con i propri figli, ma di una bellezza e profondità disarmanti.

Le prime icone della Madonna del Latte risalgono ai primi secoli del cristianesimo e accompagnano la devozione popolare da secoli.

Una fra esse, a cui si attribuiscono grazie e leggende ed il cui autore è ad oggi sconosciuto, è la Virgo Lactans che si trova a Betlemme, a pochi passi dalla Basilica della Natività, ove sorge un Santuario meglio conosciuto come la “Grotta del Latte”.

La leggenda narra che, Maria e Giuseppe per proteggere il piccolo Gesù dalla furia omicida di Erode si nascosero in questa grotta e, mentre la Madonna allattava il pargoletto, caddero alcune goccie del suo latte materno sulla roccia, conferendo allo stesso un colore bianco intenso e proprietà miracolose.

La tradizione popolare narra che, le coppie che desiderano dei figli, recandosi in pellegrinaggio dalla Virgo Lactans ottengono la grazia della maternità.

Perché ritrarre la “ tutta Bella, la tutta Santa” durante l’allattamento al seno?
Guardando attentamente l’icona si percepisce un profondo Amore, una grandissima Tenerezza e Cura con cui la Vergine Santissima nutre il figlio di Dio.

L’icona, in conformità alle Sacre Scritture, ci rimanda all’immagine di una Madre dedita al figlio. Subito la mente e il cuore sentono un tuffo profondo al ripensare come la Madre di Dio curi e ami non solo il suo figliolo ma tutti noi suoi figli amati.

Nei secoli sono innumerevoli le apparizioni mariane e i segni della presenza viva di Maria che ama e cura i suoi figli instancabilmente.

Segni forti, autentici, come le lacrime della Madonna di Siracusa, prodigio avvenuto nella città siciliana nel 1953 e riconosciuto in pochi mesi dalla Chiesa; il dono della Medaglia Miracolosa giunta ai noi tramite S. Caterina Labouré; lo Scapolare del Carmelo con le sue promesse; la richiesta di Consacrazione alla Madonna formulata dalla stessa Vergine a Fatima; l’acqua miracolosa di Lourdes, fino alle apparizioni (a sei veggenti) tuttora in corso cominciate a Medjugorje, in Bosnia, cominciate nel 1981.

La Sacra Scrittura parla del latte come segno di prosperità e di pace. La Terra Promessa viene descritta come la terra ove sgorga latte e miele. Tanti sono i passi che si potrebbero citare.

Nella prima lettera di Pietro, per esempio, c’è un chiaro riferimento al latte come cibo spirituale per l’uomo.

In 1Pietro 2,1-3 si legge:“1 Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell’ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza, come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza, se davvero avete gustato che il Signore è buono.”

L’invito di Pietro è chiaro, dobbiamo desiderare ardentemente il latte spirituale che è la parola di Dio.
Un Dio che è Padre buono e Misericordioso e che ci vuole nutrire con la sua parola.

Ma chi più di Maria Madre della Chiesa e Madre Nostra può nutrirci del latte spirituale? È Lei che ci conduce al figlio, che ci accompagna tra le braccia del Padre.

Come un infante quando ha fame desidera solo il latte della madre, così noi dobbiamo desiderare ardentemente il latte spirituale che ci viene donato dalla Mamma del Cielo.In un mondo inquieto, scosso da guerre, ingiustizie, profonda solitudine ed egoismo, l’immagine semplice e dirompente della Vergine Santissima che allatta al seno il pargoletto Gesù ci ricorda quanto l’uomo sia piccino e bisognoso del latte spirituale che solo Dio può dargli e come sia necessario tenere stretta la mano della Mamma Celeste per giungere in Cielo.

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