Cos’è la sepsi?

Cos’è la sepsi?

A cura della Redazione 

CONTINUIAMO A PREGARE PER PAPA FRANCESCO

Secondo i medici che lo hanno in cura il Papa non è ancora fuori pericolo, il rischio però è la sepsi. Per tale motivo rimarrà ricoverato almeno tutta la prossima settimana.

“La malattia cronica rimane, il Papa lo sa, ha detto ‘mi rendo conto che la situazione è grave. A volte gli manca il respiro e la sensazione non è piacevole per nessuno” ha spiegato il professor Alfieri.

Il Papa ha una infezione ai polmoni: “Se per sciagura uno di questi germi dovesse passare nel sangue ci sarebbe una sepsi”.

Ma cos’è la sepsi?

Si tratta di una risposta estrema dell’organismo a un’infezione, che può portare a insufficienza d’organo, shock settico e persino alla morte. Si verifica quando il sistema immunitario, nel tentativo di combattere un’infezione, scatena un’infiammazione generalizzata che danneggia i tessuti e gli organi.

La sepsi può essere causata da qualsiasi tipo di infezione, ma è più comune in quelle batteriche. Le infezioni più frequentemente associate alla sepsi includono polmoniti, infezioni urinarie gravi, infezioni addominali (appendicite, peritonite), infezioni della pelle e dei tessuti molli.

Alcuni gruppi di persone sono più a rischio, come neonati, anziani, persone con malattie croniche (diabete, insufficienza renale, tumori) o immunodepressi.

I sintomi della sepsi possono variare, ma i principali segnali di allarme includono febbre alta o ipotermia (temperatura corporea molto bassa), tachicardia (battito cardiaco accelerato), respiro accelerato o difficoltà respiratorie, confusione mentale o stato di coscienza alterato, pressione sanguigna bassa.

Nel caso più grave, chiamato shock settico, la pressione sanguigna scende drasticamente, portando al malfunzionamento degli organi e al rischio di morte.

La sepsi viene diagnosticata attraverso esami del sangue, test di laboratorio e imaging per identificare l’infezione sottostante. Il trattamento include antibiotici ad ampio spettro per combattere l’infezione, fluidi endovenosi per mantenere la pressione sanguigna, supporto d’organo in terapia intensiva nei casi più gravi.

 

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