Lo specchio solare di Rjukan
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UNO “SPECCHIO SOLARE” RIFLETTE LA LUCE DEL SOLE NELLA PIAZZA CENTRALE DI UNA CITTADINA DURANTE L’INVERNO
La cittadina norvegese di Rjukan deve la sua esistenza all’industriale norvegese Sam Eyde, che all’inizio del XX secolo individuò il potenziale idroelettrico della cascata Rjukanfossen per la produzione di fertilizzanti attraverso la società Norsk Hydro.
La costruzione della città iniziò nel 1905, con l’obiettivo di ospitare i lavoratori dell’impianto industriale e le loro famiglie. Grazie a questo sviluppo, Rjukan divenne rapidamente un importante centro industriale in Norvegia.
Nel 2015, Rjukan è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO insieme a Notodden, sotto il nome di “Rjukan-Notodden Industrial Heritage Site”, in riconoscimento del suo contributo significativo all’industrializzazione e all’innovazione tecnologica.
A causa della sua posizione geografica, Rjukan non riceve luce solare diretta tra settembre e marzo, poiché il sole rimane basso all’orizzonte e le montagne circostanti ne bloccano i raggi. Questa mancanza di luce solare ha rappresentato una sfida per gli abitanti, influenzando il loro benessere e la qualità della vita durante i lunghi mesi invernali.
Già nel 1913, Sam Eyde propose l’idea di installare grandi specchi sulle montagne per riflettere la luce solare nella valle durante l’inverno. Tuttavia, a causa delle limitazioni tecnologiche dell’epoca, il progetto non fu realizzato. Invece, nel 1928, fu costruita la funivia Krossobanen, che permetteva agli abitanti di raggiungere le alture e godere della luce solare durante l’inverno.
L’idea degli specchi fu ripresa nel 2005 dall’artista locale Martin Andersen. Dopo anni di pianificazione e raccolta fondi, il progetto del Solspeil divenne realtà nel 2013, esattamente 100 anni dopo la proposta originale di Eyde. Il sistema consiste in tre specchi computerizzati, noti come eliostati, posizionati a 742 metri sul livello del mare, circa 450 metri sopra la piazza centrale di Rjukan. Questi specchi seguono il movimento del sole e riflettono i suoi raggi nella piazza, creando un’area illuminata di circa 600 metri quadrati. La luce riflessa ha un’intensità compresa tra l’80% e il 100% della luce solare diretta.
L’installazione del Solspeil ha avuto un impatto significativo sulla comunità di Rjukan. Oltre a migliorare il benessere degli abitanti durante i mesi invernali, il progetto ha attirato l’attenzione dei media internazionali e ha incrementato il turismo nella regione. Visitatori da tutto il mondo giungono a Rjukan per osservare questo esempio unico di ingegneria e innovazione. Inoltre, il Solspeil ha rafforzato l’identità locale e l’orgoglio degli abitanti per la loro città e la sua storia.
Oggi il Solspeil di Rjukan rappresenta una soluzione innovativa a una sfida naturale, combinando ingegneria, arte e comunità. Questo progetto non solo illumina fisicamente la città durante i mesi bui, ma simboleggia anche la luce della creatività e della perseveranza umana di fronte alle avversità.