Conosciamo il Cardinale elettore Roberto Repole

Conosciamo il Cardinale elettore Roberto Repole

di Angelica La Rosa 

VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO

Il Cardinale elettore Roberto Repole, creato e pubblicato Cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 7 dicembre 2024 con il Titolo di Gesù Divino Maestro alla Pineta Sacchetti, è Arcivescovo di Torino.

Nato a Torino il 29 gennaio 1967, è entrato in Seminario all’età di undici anni, ha svolto gli studi superiori presso il Seminario Minore, conseguendo la maturità classica presso il Liceo Salesiano Valsalice di Torino nel 1986.

Ha studiato Filosofia e Teologia nel Seminario Arcivescovile di Torino e ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 13 giugno 1992. Dal 1992 al 1996 è stato Vicario Parrocchiale presso Gesù Redentore e Collaboratore della Parrocchia del Ss. Nome di Maria in Torino. Ha proseguito gli studi di Teologia Sistematica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, conseguendo la Licenza nel 1998 e il Dottorato nel 2001 con una tesi sul pensiero di Henri de Lubac in dialogo con Gabriel Marcel. Dal 2001 ha insegnato Teologia Sistematica presso la sede parallela di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della stessa città. Canonico della Real Chiesa di San Lorenzo a Torino dal 2010, è stato Presidente dell’Associazione Teologica Italiana dal 2011 al 2019; Preside della Sezione di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e Collaboratore della Parrocchia di Santa Maria della Stella a Druento.

Il 19 febbraio 2022 è stato nominato da Papa Francesco 95º Arcivescovo Metropolita di Torino e Vescovo di Susa, unendo così in persona episcopi le due Sedi. Il 7 maggio successivo, ha ricevuto l’ordinazione episcopale. Nel settembre 2022, il Consiglio Episcopale Permanente della CEI lo ha nominato Membro della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università. Nell’ottobre 2022, i Vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta lo hanno eletto Vicepresidente della Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta (CEP).

Il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino, è un accademico della Chiesa liberale e relativamente giovane strettamente associato a un gruppo di chierici italiani legati al progressismo degli anni Sessanta e Settanta. È anche noto per aver curato un volume del 2018 sulla teologia di Papa Francesco che ha coinvolto in modo controverso Benedetto XVI.

Nato il 29 gennaio 1967, nel quartiere Givoletto di Torino, Repole è stato ordinato sacerdote il 13 giugno 1992 dal cardinale Giovanni Saldarini. Il suo percorso accademico è degno di nota, avendo completato gli studi al Liceo Valsalice di Torino e ottenendo la laurea in teologia presso la Facoltà di Torino. Ha proseguito la sua formazione presso la Pontificia Università Gregoriana, conseguendo la licenza nel 1998 e il dottorato in teologia nel 2001.

Repole è stato vicario parrocchiale dal 1992 al 1996 e poi come docente di teologia sistematica presso la Facoltà Teologica di Torino e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino dal 1996 al 2022. I suoi ruoli di leadership sono presi in carica come presidente dell’Associazione Teologica Italiana dal 2011 al 2016 e come rettore della sezione torinese della Facoltà Teologica del Nord Italia dal 2016 al 2022.

Nel febbraio 2022, Papa Francesco ha nominato Repole sia arcivescovo di Torino che vescovo di Susa. Questo appuntamento fu notevole in quanto Repole fu il primo nativo di Torino ad essere nominato arcivescovo dal 1897 e il primo laureato della Facoltà di Teologia di Torino ad essere nominato arcivescovo.

Nell’ottobre del 2024, Papa Francesco annunciò che Repole sarebbe stato elevato al Collegio cardinalizio il 7 dicembre dello stesso anno.

Il cardinale arcivescovo di Torino ha una notevole e forte associazione con Sergio Boarino, figura chiave nella formazione di un gruppo liberale di sacerdoti noto come “Boarinians” nell’arcidiocesi di Torino. Ex rettore del Seminario Maggiore di Torino negli anni ’80 e ’90, Boarino è stato un importante mentore di Repole e di altri sacerdoti durante i loro anni formativi. Repole stesso lo ha descritto come “un padre intelligente e buono”.

I Boarini, chiamati “setta” dai loro detrattori, sono un’associazione di sacerdoti che mantengono un forte legame tra loro anche dopo l’ordinazione, sono caratterizzati da un sistema pastorale e ideologico autoreferenziale; forte coesione interna; e hanno un’influenza significativa sull’arcidiocesi di Torino. Sono generalmente considerati

Teologicamente e politicamente progressista, in termini etici Repole promuove un approccio pastorale che tenga conto delle complessità della vita moderna ma questo rappresenta un pericolo di relativismo morale, dove le norme etiche tradizionali vengono reinterpretate o persino messe da parte per accomodare le circostanze individuali.

 

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