Conosciamo il Cardinale elettore José Cobo Cano
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VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO
Il Cardinale elettore José Cobo Cano, Arcivescovo Metropolita di Madrid (Spagna), Ordinario per i fedeli orientali residenti in Spagna sprovvisti di Gerarchia della propria Chiesa sui iuris, è stato creato e pubblicato Cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 30 settembre 2023 con il Titolo di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli.
Membro del Dicastero per i Vescovi, per i Laici, la Famiglia e la Vita, per il Dicastero per le Chiese Orientali, il Cardinale è nato il 20 settembre 1965 a Jaén (Andalusia) ma da giovane si trasferisce a Madrid. Presenta una solida formazione accademica: Licenza in Diritto Civile; Baccalaureato in Teologia e Master in Teologia Morale Sociale. Spicca la sua conoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa. Il 23 aprile 1994 è stato ordinato sacerdote, rimanendo incardinato nell’Arcidiocesi di Madrid. Ha svolto il suo ministero pastorale nell’Arcidiocesi di Madrid, svolgendo incarichi di marcato accento sociale, come quello di Vice-Consigliere delle Confraternite del Lavoro (1994-1996); Vicario Parrocchiale (1995-2000) e Arciprete (2000) di San Leopoldo; Parroco di San Alfonso María Ligorio (2000-2015); Arciprete di Nostra Signora del Pilar de Aluche-Campamento (2001-2015); Membro della Commissione Permanente del II Sinodo Diocesano di Madrid (2002-2005); Vicario Episcopale del Vicariato II Nordest (dal 2015), Membro del Consiglio Presbiterale (2000-2015) e Membro del Consiglio Pastorale Diocesano.
Il 29 dicembre 2017 Papa Francesco ha nominato José Cobo vescovo ausiliare di Madrid. All’interno della Conferenza Episcopale è stato responsabile del Segretariato per le Migrazioni e, da marzo 2020, è membro della Commissione Episcopale per la Pastorale Sociale e la Promozione Umana. Il 12 giugno 2023, Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Madrid. Ha presso possesso della Sede l’8 luglio, nella Cattedrale di Santa María la Real de La Almudena. Il 1° marzo 2024 Il Santo Padre lo ha nominato Ordinario per i fedeli orientali sprovvisti di Gerarchia della propria Chiesa sui iuris in Spagna.
Conosciuto come avente inclinazioni decisamente progressiste, il cardinale ha parlato della necessità della Chiesa di ascoltare i “segni dei tempi” ed è stato particolarmente disposto ad affrontare sfide contemporanee come la migrazione, la disuguaglianza e il ruolo mutevole delle donne nella società e nella Chiesa. Ha mostrato una posizione di obbedienza e sostegno per la dichiarazione vaticana Fiducia Supplicans che ha permesso la benedizione delle coppie dello stesso sesso, e ha rimproverato diversi sacerdoti nella sua arcidiocesi per una campagna di disobbedienza contro la Fiducia Supplicans.
Cobo Cano è un forte difensore del percorso sinodale e vede la perdita dell’influenza sociologica della Chiesa come una “opportunità”, affermando che può essere una “minoranza” ma è “significativa”. Ha anche detto di ritenere che la Chiesa cattolica non debba più essere vista come un “fornitore di servizi”, soprattutto quando celebra i sacramenti, ma deve soprattutto “offrire un significato. Dobbiamo parlare di Dio non come di un’idea, ma come di un’esperienza concreta”.