Conosciamo il Cardinale elettore Augusto Paolo Lojudice
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VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO
Il Cardinale elettore Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino (Italia) e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza (unione in persona Episcopi delle Sedi), è stato creato e pubblicato Cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 28 novembre 2020, con il Titolo di Santa Maria del Buon Consiglio.
Nato a Roma il 1° luglio 1964, dopo la maturità classica, conseguita nel 1983 presso il Liceo San Benedetto da Norcia, si è preparato al sacerdozio presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore e ha frequentato i corsi di Filosofia e Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana dal 1983 al 1988. Ha conseguito la Licenza in Teologia con specializzazione in Teologia Fondamentale.
È stato ordinato sacerdote il 6 maggio 1989 per la diocesi di Roma. Dopo l’ordinazione sacerdotale ha svolto i seguenti principali incarichi e ministeri: Vicario parrocchiale della parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio (1989-1992); Vicario parrocchiale della parrocchia San Vigilio (1992-1997); Parroco della parrocchia Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca (1997-2005); Padre Spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore (2005-2014). Dal 2014 al 2015 è stato Parroco della parrocchia San Luca al Prenestino.
Il 6 marzo 2015 fu eletto alla sede titolare di Alba Marittima e Ausiliare di Roma. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 23 maggio dello stesso anno. È Segretario della Commissione Episcopale della CEI per le Migrazioni. Il 6 maggio 2019 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino. Il 21 luglio 2022 il Santo Padre lo ha nominato Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza (Italia) e unione in persona Episcopi delle Sedi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Montepulciano-Chiusi-Pienza. Il 2 giugno 2023 il Santo Padre lo ha nominato – con decorrenza 1° gennaio 2024 – Giudice della Corte di Cassazione dello Stato della Città del Vaticano. È Membro del Dicastero per i Vescovi.
Il prelato si è concentrato sull’aiutare gli immigrati e le comunità emarginate (le comunità rom, i poveri e le persone colpite dalla criminalità organizzata), guadagnandosi il soprannome di “sacerdote di strada”. Non si conoscono le sue posizioni su altre tematiche etice più forti (aborto, ecc.).