Conosciamo il Cardinale elettore Konrad Krajewski
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VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO
Il Cardinale elettore Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, é stato creato e pubblicato Cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 28 giugno 2018, con il titolo della Diaconia di Santa Maria Immacolata all’Esquilino. È Membro dei Dicasteri per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, della Commissione Cardinalizia di Vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.).
Nato a Łódź (Polonia) il 25 novembre 1963, dopo gli studi liceali, nel 1982 è entrato nel Seminario diocesano di Łódź. L’11 giugno 1988, dopo aver ottenuto la Laurea in Teologia presso l’Università Cattolica di Lublino, è stato ordinato Sacerdote.
Per due anni ha svolto lavoro pastorale nella propria diocesi come Vicario Parrocchiale, prima a Rusiec e poi a Łódź. Nel 1990 è stato mandato a Roma per proseguire gli studi presso l’Istituto Liturgico di S. Anselmo. Il 5 marzo 1993 ha conseguito la Licenza in Sacra Liturgia presso il medesimo Istituto Liturgico e il 10 marzo 1995 la Laurea in Teologia, con specializzazione in liturgia, presso la Pontificia Università di S. Tommaso.
Durante la permanenza a Roma, ha collaborato con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ed è stato Cappellano della Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Università La Sapienza. Rientrato in diocesi nel 1995, è stato cerimoniere dell’Arcivescovo ed ha insegnato liturgia nel Seminario diocesano e in quello dei Francescani e dei Salesiani, nonché nell’Accademia di Varsavia, essendo anche stato nominato Prefetto del Seminario diocesano. Nel 1998 ha fatto ritorno a Roma ed è stato assunto presso l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. Il 12 maggio 1999 è stato nominato Cerimoniere Pontificio. Il 3 agosto 2013 è stato nominato Elemosiniere di Sua Santità e Arcivescovo titolare di Benevento. Ha ricevuto la Consacrazione episcopale il 17 settembre 2013.
Il lavoro del cardinale Konrad Krajewski a favore dei bisognosi e il suo impegno per il lavoro umanitario gli è valso il soprannome di “Robin Hood del Papa”. Krajewski è molto discreto e ha parlato poco in pubblico a parte le omelie. Ha espresso critiche a un evento LGBTQ+ in Polonia nel 2019, ma si è preoccupato di sottolineare che Gesù è morto per tutti coloro che stavano partecipando e che dovrebbero essere invitati nella cattedrale. Pochi sanno cosa pensi di argomenti spinosi come il diaconato femminile, il celibato sacerdotale, la benedizione delle coppie omosessuali, la limitazione della Messa Tradizionale, gli Accordi Segreti Vaticano-Cina, la Sinodalità, la Comunione per i cattolici divorziati risposati civilmente, la “Via Sinodale” tedesca, ecc.
Il personaggio di Krajewski è noto per i suoi atti di misericordia come la visita di civili catturati in guerra, la gestione di un programma di adorazione eucaristica di successo in piazza San Pietro, l’aiuto ai senzatetto a Roma anche al punto di infrangere la legge. Nel 2017, ha trascorso alcune settimane dormendo nel suo ufficio in modo che una famiglia di rifugiati siriani potesse usare il suo appartamento in Vaticano.