Addio a Bruno Pizzul, testimone della fede cattolica nel mondo dello sport
di Angelica La Rosa
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ADDIO AL GRANDE TELECRONISTA FRIULANO
Bruno Pizzul, scomparso il 5 marzo 2025 all’età di 86 anni, è stato una figura emblematica del giornalismo sportivo italiano, noto per la sua profonda fede cattolica e per il suo impegno nel promuovere i valori cristiani nello sport.
Nato a Udine l’8 marzo 1938, Pizzul iniziò la sua carriera come calciatore, militando in squadre come Pro Gorizia, Catania, Ischia e Cremonese. Tuttavia, un infortunio lo costrinse ad abbandonare prematuramente l’attività agonistica, indirizzandolo verso il giornalismo sportivo.
Assunto dalla Rai nel 1969, divenne la voce ufficiale della nazionale italiana di calcio dal 1986 al 2002, accompagnando gli Azzurri in cinque edizioni dei Mondiali.
Oltre alla sua brillante carriera professionale, Pizzul era noto per la sua profonda fede cattolica. In un’intervista, dichiarò: «Lo sentivo al mio fianco durante le telecronache e mi aiutava a non sbagliare». Questa convinzione si rifletteva nel suo approccio etico al lavoro e nella sua dedizione ai valori cristiani.
Il suo impegno nel coniugare fede e sport lo portò a pubblicare, come co-autore, insieme al figlio Fabio, il libro “Credere nello sport. La fede nelle interviste ai campioni”, pubblicato nel 2000. L’opera raccoglie interviste a vari atleti, evidenziando come la fede abbia influenzato le loro carriere sportive.
Pizzul era anche profondamente legato alla sua terra natale, il Friuli, e in particolare a Cormons, dove trascorse la giovinezza. Questo legame con le radici e la comunità locale rafforzò ulteriormente la sua fede e il suo impegno sociale.
La sua scomparsa rappresenta una grande perdita non solo per il mondo del giornalismo sportivo, ma anche per quei cattolici che vedevano in lui un esempio di come la fede possa guidare e ispirare una carriera professionale e una vita dedita ai valori cristiani.
Bruno Pizzul non è stato solo una voce iconica dello sport italiano, ma anche un testimone autentico della fede cattolica, che ha saputo integrare nella sua professione e nella sua vita quotidiana, lasciando un’eredità di integrità, passione e dedizione.