Il Card. Romeo: “La Quaresima non va vissuta alla leggera”

Il Card. Romeo: “La Quaresima non va vissuta alla leggera”

di Bruno Volpe

“UN SUGGERIMETO PER LA QUARESIMA? ASCOLTARE DIO”

Oggi, con i riti del mercoledì delle Ceneri, inizia la Santa Quaresima. Il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, nella intervista che ci ha rilasciato, ce ne parla ampiamente.

Eminenza, che cosa è esattamente la Quaresima?

“La Quaresima, come dice la stessa etimologia, è un periodo di tempo di quaranta giorni, numero altamente indicativo nella Bibbia, ed è un tempo liturgico  forte. Come noto i tempi liturgici sono forti, quelli nei quali si celebrano e ricordano misteri, e quello feriale od ordinario che non significa minore, naturalmente. La Quaresima, inoltre, è un periodo di preparazione alla Pasqua, alla gloria della Resurrezione, centro della nostra fede e va vissuta degnamente, con partecipazione, ma  convinzione, non alla leggera”.

Cioè?

“Una Quaresima vissuta bene ci sorregge ottimamente nella Pasqua  che arriva. Purtroppo anche tra i cristiani, oggi in questo tempo secolarizzato, esiste la tendenza a svalutare la Pasqua, forse perchè è difficile accettare razionalmente il mistero della crocifissione, morte e resurrezione che invece è il punto angolare della visione cristiana, senza la resurrezione la fede è vana”.

Il Vangelo delle Ceneri sembra darci delle piste chiare: digiuno, carità e preghiera…

“Innegabilmente questi sono i capisaldi della Quaresima, ma direi della nostra vita nella quale, aggiungo, vorrei tanto scoppiasse la pace: nelle famiglie, nel lavoro e nel mondo con tutte queste guerre. Il Signore ci offre la sua pace che è diversa da quella del mondo, ma se seguissimo davvero il suo stile di vita saremmo tutti maggiormente felici e in pace con noi e i fratelli”.

Come si fa?

“Lo si ottiene ascoltando Dio, cosa che è ben diversa da un meccanico sentire. Nel mondo attuale si ode un assordante brusio di fondo, un vociare continuo, siamo spesso distratti in cose secondarie e perdiamo di vista l’ essenziale che è Dio. Basterebbe dedicare seriamente dieci minuti al giorno alla preghiera e alla meditazione della Parola che ci parla, ogni giorno è un messaggio diverso. Lo stesso Vangelo, letto successivamente, offre spunti diversi ed inediti”.

Ma come si fa ad evadere dal brusio della vita quotidiana?

“Basta volerlo e staccare dal computer, dal telefonino, dalla tv, dalle occupazioni, dieci minuti. E’ umanamente possibile”.

Veniamo ai postulati. Il primo è la carità…

“La carità è in realtà l’amore. La forma più alta sarebbe qualla di amare chi ci perseguita, ma  andiamo alle cose semplici. Possiamo dimostrarlo concretamente aiutando chi è nel bisogno, e  conosciamo tanta gente anche vicina in difficoltà. Basta volerlo. Non  diamo però gli scarti, ma quello che ci sosta sacrificio”.

Preghiera…

“Sia un momento costante nella nostra esistenza. La preghiera non consiste nel recitare formulette, ma nel dialogo aperto e franco con Dio che, come sapete, quando pregava si isolava, andava in luoghi nascosti e non faceva esibizionismo”.

Digiuno?

“Il digiuno è importante e non solo un fatto di facciata. Chi digiuna sa resistere ai propri impulsi e impara ad aver dominio su se stesso. Un poco di digiuno non fa male e tra l’ altro risparmiando, possiamo donare l’ equivalente ai bisognosi. Poi un altro digiuno importante è quello dai cattivi pensieri, dalle invidie, dai rancori e dalle parole o immagini sconvenienti e  dalle tentazioni del potere”.

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