Conosciamo il Cardinale elettore Soane Patita Paini Mafi
–
VIAGGIO NEL COLLEGIO CARDINALIZIO
Il Cardinale elettore Soane Patita Paini Mafi, Vescovo di Tonga (Isole di Tonga), è nato il 19 dicembre 1961 a Nuku’alofa, sull’isola di Tongatapu, nella diocesi di Tonga. Dopo aver compiuto gli studi primari in una scuola cattolica locale e quelli secondari all’Apifou’ou college, fondato nel 1886 dai padri maristi, ha ricevuto la formazione filosofica e teologica presso il seminario regionale del Pacifico, a Suva, nelle isole Fiji.
Ordinato sacerdote il 29 giugno 1991 dal Vescovo di Tonga, Patelisio Punou-Ki-Hihifo Finau, è stato parroco a Ha’apai tra il 1992 e il 1994, poi vicario generale di Tonga e parroco a Nuku’alofa, dal 1995 al 1997. Dal 1998 al 1999 ha completato la formazione in psicologia (pastoral counseling) al Loyola College di Baltimora, negli Stati Uniti d’America. Rientrato in patria, è stato parroco a Houma tra il 1999 e il 2000, quindi professore e formatore al seminario regionale del Pacifico a Fiji, divenendone dal 2001 Vice-rettore.
Il 28 giugno 2007 Benedetto XVI lo ha nominato vescovo coadiutore di Tonga. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 4 ottobre successivo dal vescovo marista Soane Lilo Foliaki. Il 21 aprile 2008 gli è succeduto nel governo pastorale della diocesi. Nello stesso anno è stato eletto presidente della Caritas nazionale e del Tonga national forum of Church leaders (incarico ricoperto fino al 2014). Ha partecipato alla Giornata mondiale della gioventù di Sydney sempre nel 2008 e l’anno successivo, ancora in Australia, è stato tra i protagonisti del meeting della Federazione dei vescovi cattolici dell’Oceania (Fcbo).
Nel 2009 è stato eletto presidente della Conferenza episcopale del Pacifico (Cepac) che riunisce i presuli di arcipelaghi e isole sparse nell’oceano.
Nel 2010 ha compiuto la visita pastorale a Niua Toputapu & Niua Fo’ou, all’estremo nord dell’arcipelago tongano. L’anno seguente ha partecipato a Roma all’assemblea generale di Caritas internationalis. E nel 2012 ha compiuto la visita pastorale ai connazionali residenti nelle Hawai e alla parrocchia di Niue. Nello stesso anno ha celebrato anche il 170° giubileo della prima messa a Tonga e il 125° dell’educazione cattolica nel Paese.
Nell’ottobre del 2012 ha partecipato in Vaticano al Sinodo sulla nuova evangelizzazione.
Ha partecipato alla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi su Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (ottobre 2014) e per nomina pontificia alla XIV Assemblea Generale Ordinaria sul tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo (ottobre 2015).
Da Papa Francesco è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 14 febbraio 2015, del Titolo di Santa Paola Romana ed è membro del Dicastero perl’ Evangelizzazione.
Il Cardinale Mafi, che ha ricoperto diverse posizioni significative all’interno della Chiesa (dal 2010 è presidente della Conferenza episcopale del Pacifico ed ha partecipato ai Sinodi sulla famiglia del 2014 e del 2015) è stato un’attivista contro il cambiamento climatico e l’impatto negativo della globalizzazione sulla cultura tradizionale del suo paese. Ha espresso preoccupazione per l’impatto del cambiamento climatico sulle aree basse del Pacifico, ha approvato il Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili, affermando che c’era bisogno di una più ampia “voce collettiva a nome della [nostra] Madre Terra e delle sue persone vulnerabili”. Questo, ha detto, “è indubbiamente molto urgente”. Mafi ha anche evidenziato gli effetti negativi della globalizzazione sulle strutture sociali tradizionali e della vita comunitaria a Tonga. Si preoccupa della tendenza al materialismo e all’individualismo che può derivare da queste influenze globali.
Nel suo ruolo di leader della Chiesa, la mafia ha sottolineato la necessità di approfondire la fede tra la sua comunità, come si riflette nel suo motto episcopale, “Dipendere la fede”. Ha anche sottolineato l’importanza che la Chiesa offra speranza e misericordia al mondo. Il cardinale Mafi ha sottolineato l’importanza che la Chiesa sia umile ma piena del “fuoco dello Spirito”. Spera in una Chiesa appassionata di condividere le “buone notizie” e di ristabilire la speranza nel mondo. Crede che la Chiesa debba offrire un messaggio di “Speranza e Misericordia di Dio” al mondo di oggi.
Nel 2018, il cardinale Mafi ha causato polemiche esprimendo simpatia per un famoso attivista transgender Tongan, Joey Jolene Mataele, che si batte per i “diritti delle donne transgender” ed è il co-fondatore del Pacific Sexual Diversity Network e fondatore del “Miss Galaxy Queen Pageant”. Mateale, le cui iniziative sono state supportate dalla principessa Salote Lupepau’u Tuita della famiglia reale Tongan, 1 è anche il rappresentante dell’isola del Pacifico sul comitato esecutivo dell’International Gay and Lesbian Association (ILGA) e presidente del South Pacific MSM (Men Who Have Sex with Men) Network Group. Mateale ha partecipato al concistoro 2015 in cui il cardinale Mafi è stato creato cardinale.
Un film documentario del 2018 intitolato “Leitis in Waiting – LGBT+ e Cultural Diversity”, ha presentato un discorso del cardinale Mafi del 2016. Non si conosce la posizione esplicita del cardinale Mafi sull’aborto o le benedizioni dello stesso sesso, ma sotto la sua guida, la Chiesa cattolica di Tonga si è opposta alla ratifica della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), citando preoccupazioni sul suo potenziale impatto sulle credenze tradizionali, comprese questioni come l’aborto e il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso.