L’esorcista Sini: “Non andare a messa è un peccato gravissimo”
di Bruno Volpe
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DON SINI: “NON BISOGNA MAI MINIMIZZARE IL PECCATO”
“Non bisogna mai minimizzare il peccato”. Lo dice l’esorcista don Gianni Sini intervistato da Informazione Cattolica.
Don Gianni, cominciamo dalle tentazioni che ha subito Nostro Signore Gesù Cristo…
“Gesù, se leggiamo bene il testo, viene condotto nel deserto per iniziativa divina. Naturalmente non è Dio che ci fa cadere nella tentazione e non ci induce, ma egli la permette, proprio per saggiare la nostra capacità di resistenza e per lasciarci liberi di scegliere tra bene e male. Quella di Satana è un’ azione ordinaria, lo fa sempre, ci prova ogni momento, e conosce i nostri punti deboli. Diceva Papa Pio XII che la cosa più grave non è il peccato, ma aver perso il senso del peccato ed oggi accade. Si tende a minimizzare tutto, alla luce del non succede nulla, lo fanno tutti, mi godo la vita. Il relativismo ha fatto il resto, ciascuno si crea una sua verità e la distinzione tra bene e male è sfuocata, con tutte le conseguenze”.
Magari se si conoscessero maggiormente i novissimi…
“Esatto. Spiacevolmente, anche nella predicazione, la parola peccato tende a sparire alla luce di una libertà sfrenata e irresponsabile. Aggiungo che in questo momento storico il demonio sembra scatenato, perchè si prega poco e la preghiera è un fortissimo antidoto contro Satana e le sue seduzioni e tentazioni. Il centro della battaglia per il nemico è l’uomo e il mentitore vuole portarlo via”.
E la misericordia?
“Dio è misericordioso, tutti i peccati sono perdonabili, meno quelli contro lo Spirito Santo, cioè la disperazione, il credere che alla fine non ci sarà nulla. Però non dobbiamo abusare della misericordia lavandoci le mani. Bisogna riparare al danno e pentirsi seriamente col fermo proposito di non tornare a peccare. Misericordia e giustizia camminano assieme e se Dio ci lascia liberi di scegliere, poi alla fine il suo giudizio sarà severo e appunto giusto”.
A volte si pensa che i peccati contro il sesto comandamento, cioè quelli sessuali siano i più importanti…
“In effetti vi è stata questa tendenza e lo dico da esorcista. Però i comandamenti sono dieci e allora non dimentichiamoci che sono altrettanto importanti il non rubare, non santificare le feste, sfruttare i lavoratori, uccidere. Spiacevolmente continuiamo a sentire tanta gente che in modo non cattolico, anche se tale si proclama tale, dice vado a messa quando mi pare, quando lo sento. E’ un errore e un peccato gravissimo”.
I santi?
“Sono potenti intercessori che hanno peccato come noi, ma hanno vinto. Un libro bellissimo dice: Il diavolo ama i santi, ovvero il demonio cerca di corrompere le persone oneste, ci vuole allontanare da Lui. Tanti santi hanno persino dubitato e il dubbio della e nella fede è normale, legittimo. Pensi che Padre Pio quando era attaccato dal demonio, alcune volte arrivava a dubitare in tanti cristiani esiste la grande notte quella oscura. Fa parte di quel binomio fede ragione del quale parlava Ratzinger”.
Che dire a quelle persone che mandano continui messaggi anche via telefono di stampo religioso e con immaginette?
“Che la fede ha bisogno di maturità, si propone e non impone. È un devozionismo inconcludente e direi seccante”.
Chi assiste come accade a più messe domenicali?
“Assolutamente no, anzi potrebbe essere persino una manovra del demonio. La comunione si prende una sola volta altrimenti si dileggia e banalizza il sacramento e basta andare una volta alla messa con devozione e attenzione”.
Come vivere la Quaresima?
“In preghiera, digiuno, carità. Che sia un bagno di purificazione e speranza, e non sottovalutare la gravità del peccato”.