Briefing, per capire come gira veramente il mondo
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NASCE UN NUOVO PERIODICO DEDICATO ALLA GEOPOLITICA, PER INFORMARE IN MANIERA COMPETENTE E COMPRENSIBILE
Oggi che una nuova ed ennesima guerra sta insanguinando l’Europa e un’altra il vicino Oriente ci stiamo forse rendendo conto che mai come ora vale il detto si vis pacem para bellum, se vuoi la pace preparati alla guerra. Se non altro perché per quanto ciascun paese desideri vivere in pace, pensando ai propri commerci e difendere il proprio benessere c’è sempre qualcuno pronto ad imporsi con la forza o a minacciare l’altrui tranquillità. Questo è stato vero per l’Ucraina, che pur alle prese con i fermenti separatisti nei suoi territori orientali mai si sarebbe aspettata un tentativo di invasione russa e più ancora per noi italiani, che a causa delle ritorsioni Houthi dello Yemen sulle navi da carico in transito nel Mar Rosso abbiamo visto calare sensibilmente i traffici nei nostri porti con notevole danno per la nostra economia e occupazione.
Un’altra lezione che questi tempi turbolenti ci hanno impartito è che la politica internazionale e la geopolitica ci riguardano, se non altro perché in questo nostro mondo interconnesso quello che accade dall’altra parte del globo finisce per avere comunque ripercussioni nel nostro quotidiano. Purtroppo però i media e le tv “mainstream” hanno spesso dimostrato di non essere in grado di raccontare come gira veramente il mondo. Qualche volta per palese incompetenza, qualche altra per partigianeria politica o ideologica. Per non parlare della scomparsa dai notiziari di tutto ciò che ha a che fare con le questioni militari.
Oggi parlare di aerei, navi e armi è tabù e chi lo fa è bollato come un guerrafondaio ma senza un adeguato strumento militare, senza forze armate modernamente equipaggiare e addestrate non solo la pace è a rischio ma pure la politica estera è zoppa. Forse qualcuno ancora si illude che il nostro Paese, largamente dipendente dalla Nato – si legga Stati Uniti –, sia libero di muoversi come meglio crede per tutelare i propri interessi, perfino nel suo cortile di casa: il Mediterraneo?
Per cominciare ad essere informati su quel che accade fuori e dentro casa nostra riguardo argomenti ormai diventati vitali è nata un nuovo periodico: Briefing, – il cui numero zero è scaricabile e sfogliabile gratuitamente – sul quale una redazione di preparati professionisti e una rete di collaboratori di primo piano si propone non solo di informare in maniera competente e indipendente, ma soprattutto di farlo in modo comprensibile anche ai non esperti della materia.
Ad esempio sta facendo scalpore la proposta della Commissione europea di consentire ai vari paesi di indebitarsi per il proprio riarmo. Ma come saranno spesi gli ingenti fondi necessari? Per comprare cosa? E soprattutto una volta riempiti i nostri arsenali cosa ci faremo con i nostri bei carrarmati, aeroplani e navi? Ma soprattutto, quanto è credibile la “minaccia” russa, che l’Unione europea vuole fronteggiare? Briefing lo spiega e lo fa non attraverso le personali opinioni di chi scrive ma rendendo pubbliche le fonti dalle quali attinge, e questa è una novità nel panorama editoriale italiano. Alla fine di ogni articolo infatti vi è un QR code inquadrato il quale si arriva su una pagina in www.periodicobriefing.info dove sono consultabili documenti, video, pubblicazioni relativi all’argomento trattato.
Infine Briefing si occuperà anche di storia, per riaccendere un po’ di amor patrio – che non ha nulla a che fare con lo sciagurato nazionalismo – in un popolo troppo avvezzo all’autodenigrazione, sfatando il pregiudizio – anche questo responsabile, almeno in parte, del nostro disarmo materiale e psicologico – secondo il quale l’Italia è un Paese imbelle, che da Lissa in poi non ha mai vinto una battaglia e che ricorda la guerra del 1915-‘18 più per la “disfatta” di Caporetto che per la sua indiscussa vittoria sull’Austria-Ungheria, senza la quale inglesi e francesi starebbero ancora nelle trincee.