di Bruno Volpe
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INTERVISTA ALLO STORICO DEL MEDIOEVO FRANCO CARDINI
“Un Papa colto, equilibrato e sostanzialmente di continuità”. Lo dice in questa intervista il professor Franco Cardini, noto ed autorevole storico, specialista di storia del medioevo, docente a Firenze.
Professor Cardini, intanto che idea ha di questo Papa e che impressione le suscita Papa Leone?
“Il mio primo giudizio, che ovviamente deve essere confermato col tempo, è positivo. Lo conosco da quando veniva a celebrare messa a Firenze nella Chiesa del Santo Spirito, degli agostiniani. Lo reputo, anche perché matematico, una persona razionale ed equilibrata, cauto e ponderato, tanto che non parla a braccio, ma legge e questo lo valuto positivamente. Nessuna improvvisazione come accaduto di recente. Il fatto che sia stato eletto subito, dimostra a mio avviso, che esisteva già una convergenza su di lui”.
In base ai paramenti indossati e al suo modo di interpretare il ruolo di Vescovo di Roma ha fatto dire a qualcuno che è in discontinuità col suo predecessore…
“Non me la sento di affermare tanto. Semmai è stato Francesco, del tutto legittimamente, a cambiare le abitudini dei predecessori, ma egli non ha fatto un regolamento o una legge che obbligava i papi a fare lo stesso, li ha lasciati liberi. Pertanto quella di Francesco era una libera e lecita visione personale che Leone sembra aver non accettato. Tutto qui”.
Ha assunto il nome di Leone. Si parla sempre di Leone XIII, ma anche Leona Magno merita attenzione…
“Infatti. Certamente Papa Prevost intende sia pur con i segni dei tempi, dunque con temi e modalità diverse, dare compimento ed applicazione alla dottrina sociale della Chiesa fondata da Leone XIII con la sua Rerum Novarum, ma ritengo sia basilare capire la figura di Leone Magno per entrare nel personaggio Papa Prevost”.
Lei è storico del medioevo. Chi fu Leone Magno?
“Un grande papa. Dotto dottrinalmente e coraggioso. Visse ed operò in un momento storico difficile per Roma e la Chiesa, quando la parola Papa non aveva il ruolo di oggi, non era una autorità universale. Leone Magno fu un autorevole diplomatico e gli si deve, secondo una tradizione in parte non vera, l’aver fermato Attila evitando il sacco di Roma. Ma questa è una leggenda nera che si porta appresso Attila”.
Cioè?
“Attila era un formidabile condottiero, ma soprattutto una persona colta, raffinata ed intelligente. Mai avrebbe osato saccheggiare Roma. Non ne aveva la voglia e l’intenzione. Pertanto fu molto facile a Papa Leone andargli incontro e arrivare ad una definizione del contenzioso. Sta di fatto che Attila non fece ingresso in Roma, ma ritengo non ne avesse alcuna intenzione. Leone Magno fu eccelso in preparazione teologica e una ottima e sapiente guida collettiva”.
Veniamo a Leone XIII e dottrina sociale…
“Anche questo richiamo è di rilievo per capire Papa Prevost. La Rerum Novarum fu un documento rivoluzionario per il suo tempo, formula una sociale nuova da parte della Chiesa, interessandosi concretamente, Vangelo alla mano, dei poveri, degli ultimi e del contesto industriale nascente. Se non faccio scandalo dico che il corporativismo fascista affonda nella Rerum Novarum”.
Cosa si aspetta dal nuovo Papa?
“L’annuncio di Cristo, cosa che sta facendo. Ha davanti a sè il problema della scristianizzazione dell’Occidente e specialmente dell’Europa, mentre le cose vanno abbastanza tranquille in Africa, Asia e negli Stati Uniti dove i cattolici si fanno sentire. Non penso tuttavia che riuscirà a fermare il declino progressivo ed inesorabile del cristianesimo e del cattolicesimo in particolare nella nostra Europa. Rispetto al predecessore si occupa maggiormente del trascendente e non di problemi sociali. Un Papa cristocentrico”.
Agostiniano…
“La Chiesa cattolica oltre che su Cristo, si basa su San Paolo e Sant’ Agostino, anzi è a loro che dobbiamo ringraziare se la Chiesa si è formata. In quanto ad Agostino, tanto caro anche a Papa Ratzinger, ha formalizzato e scolpito dei dogmi, riorganizzato la Chiesa, e fu una grande autorità che ha saputo regalarci una dottrina corretta e precisa. Importante il suo ruolo in tema di libero arbitrio. Papa Leone a mio avviso, sarà un pontefice di continuità nella sua diversità con Francesco”.
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Un libro, che 4 giorni prima della fumata bianca, ha profetizzato un Papa di nome “Leone XIV” (VEDI QUI)