di Bruno Volpe
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INTERVISTA A MONSIGNOR FRANCESCO SAVINO
“Un Papa di grande e profonda spiritualità, fedele figlio di Agostino”: Monsignor Francesco Savino, Vice Presidente della Conferenza episcopale italiana e vescovo di Cassano allo Jonio esprime il suo giudizio sui primi passi di Papa Leone XIV. Lo fa con la consueta competenza e cautela.
Eccellenza Savino, che impressioni le ha destato sin qui Papa Leone XIV?
“Molto favorevole, davvero. Prima di tutto è una persona dotata di grande e profonda spiritualità. Il messaggio lanciato è mettere il Risorto al centro, una visione cristocentrica che io apprezzo. Ma mi piace pure il fatto che gli abbia voluto chiamarsi Leone XIV”.
Perché?
“È un segnale chiaro e forte di vigilanza sui temi sociali in quanto ha richiamato Leone XIII, colui che con la Rerum Novarum ha fondato la dottrina sociale della Chiesa basata sul principio del bene comune, contrario all’ individualismo sfrenato. Un evidente indizio di vicinanza ai poveri, agli ultimi e alle condizioni dei lavoratori. Tra i temi sociali ha indicato, seguendo le linee delle Congregazioni, la rivoluzione digitale e tecnologica che è la moderna rivoluzione industriale e più precisamente l’intelligenza artificiale, che deve essere governata dall’ uomo e mai sostituirvisi con regole etiche chiare”.
In che modo valutarlo?
“È ancora presto. Abbiamo bisogno di tempo anche se le prime mosse mi hanno convinto ulteriormente della giustezza e della scelta dei Cardinali in Conclave. A loro va la nostra gratitudine e ne apprezziamo la docilità allo Spirito Santo che mai si sbaglia. Semmai siamo noi a non ascoltarlo. Io ritengo che tanto ci diranno le nuove nomine curiali che farà e i vescovi. Non dimentichiamoci che egli è un profondo conoscitore della macchina della Curia e degli ambienti vaticani essendo stato a Roma molto tempo. Dunque una scelta sensata non solo teologicamente e pastoralmente, ma anche dal punto di vista pratico ed organizzativo. Come da prassi ha confermato tutti i dicasteri e collaboratori sino a provvedimenti diversi, e penso che dovremo aspettare, vista la sua prudenza almeno un mesetto per le prime indicazioni. Vuole studiare la situazione, tuttavia effettivamente ci sono delle caselle scoperte che necessitano di copertura”
Appena nominato e già i primi veleni…
“Nel web esistono siti con scarso discernimento che si abbandonano a notizie esagerate o peggio ancora calunniose, lo stesso dicasi dei social in cui tutti diventano come per il calcio tutti allenatori, così qui tutti vaticanisti o vescovi. Io ho avuto modo di apprezzare l’alto messaggio del Papa il quale tra le priorità ha posto al centro Cristo e la trasmissione della fede che è il nostro compito, quello della Chiesa. Fa parte del suo bagaglio di agostiniano, figlio di Agostino, ed una delle sue caratteristiche è l’inquietudine. Gli ultimi due papi differiscono nettamente anche se penso ci sarà continuità. ma non uniformità perché nessun papa è fotocopia o clone del predecessore. Francesco era gesuita pragmatico e soprattutto essenziale, Papa Leone è inquieto, dottrinalmente preparato, ma anche lucido e cauto”.
Del resto Agostino ha contribuito tanto allo sviluppo del pensiero cattolico…
“La Chiesa fondata da Cristo ha avuto come massimo evangelizzatore San Paolo, si basa sulla roccia di Pietro e ha avuto in Agostino un grande uomo di Dio che ha basato la sua dottrina sul primato della grazia. Invito a pregare per Papa Leone e fargli sentire il nostro abbraccio”.
Si è parlato di soluzione di compromesso in Conclave tra anima progressista e conservatrice…
“Il Conclave non è un congresso di partito, come in modo affrettato tanti media lo hanno dipinto, tanto meno ha vinto questo, quello o ha perso una parte o un episcopato. Il Conclave va letto nell’ ottica dello Spirito Santo e secondo le categorie ecclesiologiche non mondane. Da quando viene eletto egli perde la sua identità e diventa Vescovo di Roma, Successore di Pietro e Papa della Chiesa universale. Invece sulla sua elezione e le relative modalità, ho letto tante banalità senza alcun senso e persino dietrologie infondate, come ad esempio risposta a Trump. Non bisogna usare e lo ribadisco, le categorie della politica, siamo su un terreno diverso”.
Tranquillizzante !
Mi rasserena e mi ha avvicinato ancor di più alla Croce