A cura della Redazione
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“LEGGE E FAMIGLIA”
«Pro Vita & Famiglia esprime grande soddisfazione per l’approvazione, da parte della Giunta della Regione Lazio, del progetto di Legge che stanzia 12 milioni di euro in 3 anni per aumentare le politiche e gli interventi socio-economici a favore della famiglia, della natalità e della crescita demografica. Auspicando un iter rapido e rafforzativo verso l’approvazione definitiva della Legge da parte del Consiglio Regionale, desideriamo rivolgere un particolare ringraziamento all’impegno profuso per questo primo risultato dall’Assessore alla Famiglia Simona Baldassarre, promotrice del progetto, come a tutte le forze del centrodestra per il sostegno compatto. Dal canto loro, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle non riescono a rinunciare al loro atteggiamento ideologico nemmeno in presenza di un intervento così trasversale e necessario, lamentando l’assenza, nel progetto approvato oggi in Giunta, di incentivi all’aborto e della promozione delle istanze LGBTQ».
Così in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Pro Vita & Famiglia Onlus esprime rammarico e indignazione per la censura ideologica e politica della Commissione LIBE del Parlamento Europeo ai danni del portavoce della onlus, Jacopo Coghe, il quale è stato escluso dalle audizioni presso la stessa Commissione, che si occupa dello Stato di Diritto, e che si tengono oggi sul tema della libertà di stampa in Italia. L’intervento di Coghe era stato proposto dal gruppo Fratelli d’Italia (ECR), insieme a quelli di Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo e di Paola Ferazzoli, presidente dell’associazione Giornaliste Italiane, anch’essi esclusi.
Una vera e propria mannaia censoria – denuncia la onlus in una nota – da parte di chi si riempie la bocca di democrazia, diritti e pluralismo, ma poi nega il diritto di parola a chi viene ritenuto “politicamente scorretto”. Una censura ancora più vergognosa considerato che Pro Vita & Famiglia onlus è, da fine 2024, ufficialmente accreditata come associazione rappresentante di interessi nel Registro di Trasparenza dell’Unione Europea presso la Commissione Europea. Dunque una contraddizione in termini censurare il nostro intervento e quello degli altri nomi proposti da Fratelli d’Italia, a cui va la nostra piena solidarietà.
Non ci faremo tappare la bocca da un’Europa così palesemente e ideologicamente orientata, che ha invece dato il via libera alle audizioni di esponenti del mondo Lgbtqia+ e vicini alla sinistra.