di Bruno Volpe
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ARRIVA LA PRIMA TRADUZIONE LETTERARIA ECUMENICA DEL NUOVO TESTAMENTO
È stata di recente presentata presso la Cattedrale di Bari, la prima Traduzione Letteraria Ecumenica del Nuovo Testamento, edita LCD. Di che cosa si tratta? È la traduzione e dunque non la esegesi e tanto meno la interpretazione, passo dopo passo, dalla versione greca, del Nuovo Testamento. Una via di mezzo tra versione letterale, cioè rigorosamente e pedissaquamente ancorata al testo e quella libera e talvolta diversa nel senso dall’ originale. E’ stata eseguita di accordo e questa è la novità, da Chiesa cattolica italiana con l’ok della Cei, chiesa ortodossa rumena, chiesa evangelica, pentecostali. Per eseguire la traduzione sono stati impiegate 45 persone tra traduttori e revisori e la tecnica seguita è il digitale. È una operazione che ha avuto lunga genesi, era iniziata nel 2009, ma poi si era fermata per mancanza di fondi. Una volta sbloccati i finanziamenti si è ripartiti.
Ha detto in sede di presentazione il dottor Mario Cignoni, presidente Onorario della Società Biblica in Italia che ha svolto il ruolo di coordinatore: “Io ho coordinato, ma non diretto. È stato un lavoro collegiale nel quale non ci sono direttori. In questo libro abbiamo di comune accordo ed assoluta parità, tra piccoli e grandi, eseguito la traduzione non letterale, ma letteraria. Esistono infatti due tipi di versione. Quella rigorosamente letterale rigorosa ed attaccata alle parole e allora sarebbe bastato il traduttore dello smart phon o la intelligenza artificiale. E quella troppo libera, interpretativa. La nostra è una via di mezzo e si chiama letteraria. Siamo partiti dal testo greco e ogni libro del Nuovo Testamento è stato tradotto da due persone di confessione diversa. Poi si è passato alla revisione. Tutto sommato è scritta in un buon italiano scorrevole e fluido ed è la prima traduzione ecumenica e letteraria di sempre, un evento storico. I tempi erano maturi per questo tipo di versione e speriamo davvero che sia un ulteriore passo verso la unità dei cristiani. In quanto alla copertina ne abbiamo selezionato una inusuale che col rosso indica il sangue versato da Cristo, colui che ci dona vita ed umanità, di dietro con l’azzurro la spinta al trascendente”.
L’arcivescovo di Bari-Bitonto Monsignor Giuseppe Satriano ha commentato: “E’ un’opera sintonica che conferma e fortifica il dialogo tra confessioni diverse, ma desiderose di unità. Dalle pagine trasuda desiderio di comunione e tutto questo va in direzione di quello che ci ha detto Papa Leone: la necessità di una pace disarmata e disarmante”. Padre Michael Driga, chiesa ortodossa rumena: ” Ricordo che la Bibbia è un libro sacro, non di meri racconti, ma oggi la gente in generale non la rispetta e non la legge. Siamo in un mondo poco interessato alle cose di Dio. Invece questa è un’opera che ci spinge in direzione opposta e serve affinché possiamo leggere, meditare e ascoltare la Parola che è Cristo vivente, affinché il mondo creda”. Il professor Valerio Bernardi, Presidente del Consiglio delle Chiese evangeliche di Bari: ” Per noi protestanti la Parola è centrale e questo deriva da Martin Lutero che tradusse la Bibbia in tedesco Lo scopo di questa traduzione è dare un testo integrale e condiviso lasciando da parte la esegesi che non ci compete e talvolta ci divide. Ora ci auguriamo che possa seguire lo stesso lavoro sull’ Antico Testamento”. Ha moderato i lavori don Antonio Lattanzio, docente alla Facoltà Teologica Pugliese e delegato diocesano per il Mediterraneo, l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso.