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L’ULTIMA FATICA LETTERARIA DI STEFANIA PERNA
“Luci notturne” è l’ultima fatica letteraria di Stefania Perna (Edizioni Segno 2025, € 10, 92 pagine). Il dipinto in copertina, dal titolo Peace (pace), presenta due ragazze con lampade in mano, a farsi luce nella notte, cercando qualcosa… ed è essenzialmente il senso di queste pagine. Un aiutarsi a vicenda (lettore e autore) a trovare “luci notturne”, disseminate nelle vicende della nostra vita: e spesso, per quanto molti non lo sappiano, disseminate anche (in grande quantità!) nella Scrittura: vero dono di luce per il buio delle nostre notti.
Questo tredicesimo libro della Perna è molto interessante. Uscito poco prima della notte di Pasqua, riprende proprio il tema della notte, cioè del buio dell’anima, che ognuno di noi si trova prima o poi ad attraversare nella vita: tuttavia per il cristiano, la notte, qualunque esperienza di notte, è sempre una “collocazione provvisoria”, un qualcosa che si colora già delle luci dell’alba e della Risurrezione.
Il titolo Luci Notturne, perfettamente in consonanza con il dipinto in copertina, “Peace” di Diane Leonard, pittrice impressionista americana, ha una particolare spiegazione, come scrive la stessa autrice nella quarta di copertina.
Il libro, di formato piccolo (il che facilita la lettura, ed è stata una precisa scelta dell’autrice), presenta una serie di brevi brani che partendo da frasi della Scrittura o da situazioni di vita quotidiana, poi “salgono” a riflessioni sia dell’autrice che di grandi pensatori e santi di ogni epoca. Non mancano riflessioni esistenziali profonde anche sul tema della malattia, della pensione o della vecchiaia e leggendo il libro, si può dire che vengano davvero sfiorati tantissimi temi della vita di ogni persona.
Da un punto di vista stilistico, i brani, sono ricchi di punteggiatura e hanno un andamento poetico grazie al quale difficilmente una frase dura più di un rigo: questo perché, come sostiene la Perna:
“I punti segnano delle pause. Anzi obbligano a delle pause. E il silenzio, (cioè, il momento riflessivo durante la lettura), è importante quanto la lettura stessa. Anzi ogni lettura ha bisogno di pause frequenti: più profondo è il contenuto, più è necessario fermarsi! Un po’ come accade nella musica, le pause non fanno che sottolineare meglio e far risaltare maggiormente la melodia…”.
Verrebbe da ricordare che la Perna è diplomata in pianoforte, ma non è male sottolineare anche che lo stile dei suoi brani ricorda quello dei salmi, nei quali appunto ci sono non solo i punti grammaticali ma anche segni che indicano necessità di fare una pausa un po’ più lunga. La Perna si limita ad usare i punti grammaticali, ma l’effetto è molto simile. Nei 31 brani, si susseguono argomenti assai vari (dal titolo di una canzone famosa ad una scritta d’amore sui marciapiedi cittadini…).
Questo perché dice la Perna, “per chi è credente ogni piccola cosa può essere spunto per pregare! Se pregare è semplicemente parlare con Dio della propria vita e ascoltare cosa Lui ci dice attraverso il Vangelo…e se siamo innamorati di Dio…tutto ci parlerà di Lui o ci permetterà di “salire a Lui con il pensiero. Non è quello che capita agli innamorati? Anche se vedono un uccellino su un ramo, questo ricorda loro qualcosa dell’amato…”.
Abbiamo infine chiesto alla Perna se il numero di brani, trentuno, avesse un particolare significato e l’autrice ci ha risposto che inizialmente voleva creare una specie di percorso per un mese: ogni giorno una piccola preghiera/riflessione da leggere.
Stefania Perna è laureata in lettere classiche e ha conseguito il dottorato in letteratura cristiana antica su sant’Ambrogio presso l’Università di Bari, città in cui vive con il marito e tre figli. Docente di lettere di ruolo e diplomata in pianoforte superiore, ha al suo attivo la pubblicazione di dieci libri di argomento spirituale. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “50 preghiere per cercatori di speranza” (Effatà) ed in seguito ha scritto un libro ogni anno: “Strada facendo: tutti sogni o tutti segni?” (Cantagalli, 2015); “Diario di Elena. Quarant’anni: perdersi o ritrovarsi?” (Ancora, 2016); “Con tutto l’amore possibile. Il desiderio senza tempo di don Antonio Spalatro” (Effatà, 2017); “Diario ad alta quota” (Parva, 2018); “Tra i tornanti dell’anima. In cammino con la Parola” (Edizioni Segno, 2019); “Spunti quotidiani in cerca di Autore” (Edizioni Segno, 2020); “Il Calendario dei Ma” (Tau, 2021); “Un pellegrino russo alla stazione in una mattina di autunno” (Edizioni Segno 2022); “A piccoli passi verso l’orizzonte” (Edizioni Segno 2022).