di Bruno Volpe
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INTERVISTA A MONSIGNOR ANTONIO STAGLIANO’
“Papa Leone XIV, pur col suo stile personale, si muoverà in continuazione col predecessore Francesco, non prevedo grandi cambi in linea teologica”. Lo dice in questa intervista Monsignor Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia Teologica.
Eccellenza, sicuramente è ancora presto per dare un giudizio. Ma dalle prime battute del pontificato di Papa Prevost, vede continuità o discontinuità con Francesco?
“Come ha detto lei, ritengo sia prematuro, tuttavia qualche previsione è lecito farla. Noto il desiderio del nuovo Papa di andare in sostanziale continuità con Francesco e a mio avviso egli si colloca in sinodalità diacronica, cioè in comunione di tempi, con Papa Bergoglio. Del resto, il suo è un collegamento o meglio un’unione che fa parte del cammino della Chiesa la quale non ha scossoni o fratture, ma è un unico che procede”.
Cioè?
“Il fatto che il nuovo Papa abbia voluto benedire la folla parlando di pace al suo primo saluto, dimostra che esiste una evidente continuità con Francesco e del resto siamo nel pieno rispetto della tradizione che è concetto dinamico e non statico. La tradizione, proprio dalla sua derivazione latina, è sinonimo di movimento, di cosa in divenire e non staticità. In questo senso, Leone XIV dimostra attenzione alla tradizione e al cammino della Chiesa, con sensibilità ai segni dei tempi”.
Ha assunto il nome di Leone XIV…
“Un nome impegnativo senza dubbio, in quanto il suo predecessore nel nome, Leone XIII ha avviato la dottrina sociale della Chiesa con la Rerum Novarum. Fu una lettera Enciclica decisiva, che veniva alla luce in un momento storico particolare, con la rivoluzione industriale e si preoccupava del rispetto della dignità dei lavori, delle loro condizioni di vita e generalmente della salvaguardia dei diritti dei poveri e degli ultimi. Un’ enciclica che aveva come ambito lo sviluppo tecnologico”.
Una delle priorità indicate dal pontefice, ma anche dai cardinali nelle Congregazioni è stata la nuova rivoluzione industriale: il progresso della tecnologia e l’intelligenza artificiale.
“Verissimo. In quanto all’intelligenza artificiale, essa non deve farci paura, a patto che sia governata e governabile. L’intelligenza artificiale non è il fine, ma uno strumento al servizio dell’uomo e dall’ uomo sia governata. Non deve prenderne il sopravvento. Questo vale per ogni forma di tecnologia che non sia un idolo, ma solo un mezzo a tutela del bene comune”.
Leone XIV ha messo Cristo al centro del suo messaggio…
“Egli viene dalla cultura agostiniana e dunque è impregnato di quella sensibilità. Nei suoi discorsi notiamo in effetti la presenza del Cristo risorto al centro, ma la cosa non deve stupire o meravigliare: fa parte della cattolicità, noi crediamo nel Cristo, morto, risorto ed asceso al Cielo”.
Pressante il richiamo alla pace…
“Ne abbiamo tutti bisogno in un mondo lacerato dalle guerre. Vogliamo pace ed unità ed ogni cristiano aspiri alla pace del Signore che è diversa, lo dice il Vangelo, dalla pace del mondo. La pace vera non è solo assenza di conflitti basata sulla paura o sugli equilibri, ma attenta adesione ai valori di Cristo. La pace data da Cristo non si fonda sul calcolo, ma sull’ amore ed anche noi dobbiamo seguire nelle nostre scelte questa via. Non è pace quella dettata dalla sola prudenza o dalle circostanze. Se ho subito un torto da un parente o un amico, non è pace il quieto vivere, ma il perdono e il saper dare un’altra occasione di cuore. Nel mondo poi scoppiano i conflitti per la ingiusta distribuzione dei beni e delle ricchezze e pensiamo che l’80 per cento di esse sono nelle mani di pochi, mentre il venti sono possedute dalla maggioranza. Questo è ingiusto e disumano”.
Intanto, ieri, 22 maggio 2025, il Santo Padre ha accettato la rinuncia all’Ufficio di Prelato della Prelatura territoriale di Mission de France o Pontigny (Francia), presentata da S.E. Mons. Hervé Giraud e ha nominato Vescovo Prelato della Prelatura territoriale di Mission de France o Pontigny (Francia) S.E. Mons. Dominique Blanchet, Vescovo di Créteil (Francia). Inoltre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Lleida (Spagna), presentata da S.E. Mons. Salvador Giménez Valls e ha nominato Vescovo di Lleida il Rev.do Daniel Palau Valero, finora Responsabile del Dipartimento di Teologia Sistematica della Facoltà di Teologia dell’Ateneu Universitari Sant Pacià (Barcellona).
Sempre ieri, Mons. Diego Ravelli, Arcivescovo titolare di Recanati e Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, ha reso noto il calendario delle Celebrazioni presiedute dal Santo Padre Leone XIV nel mese di Giugno 2025: 1 giugno – VII domenica di Pasqua – Piazza San Pietro, ore 10.30 – Santa Messa – Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani; 8 giugno – Domenica di Pentecoste, solennità – Piazza San Pietro, ore 10.30 – Santa Messa – CAPPELLA PAPALE – Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle nuove Comunità; 9 giugno – Beata Vergine Maria Madre della Chiesa, memoria – Basilica di San Pietro, ore 11.30 – Santa Messa – Giubileo della Santa Sede; 13 giugno – Concistoro Ordinario Pubblico per il voto su alcune Cause di Canonizzazione – Sala del Concistoro, ore 9.00; 15 giugno – Santissima Trinità, solennità – Piazza San Pietro, ore 10.30 – Santa Messa – Giubileo dello Sport; 22 giugno – Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, solennità – Basilica di San Giovanni in Laterano, ore 17.00 – CAPPELLA PAPALE – Santa Messa, Processione a Santa Maria Maggiore e Benedizione Eucaristica; 27 giugno – Sacratissimo Cuore di Gesù, solennità – Piazza San Pietro, ore 9.00 – Santa Messa – Giubileo dei Sacerdoti; 29 giugno – Santi Pietro e Paolo, apostoli, solennità – Basilica di San Pietro, ore 9.30 – CAPPELLA PAPALE – Santa Messa e benedizione dei Palli per i nuovi Arcivescovi Metropoliti.