15 Giugno 2025

Dio benedica Karol Nawrocki

di Angelica La Rosa 

NAWROCKI POTRÀ GUIDARE LA POLONIA VERSO UN FUTURO RADICATO NEI VALORI

Con l’elezione di Karol Nawrocki alla presidenza della Repubblica, la Polonia ha compiuto una scelta chiara, coraggiosa e profondamente significativa: ha deciso di voltare le spalle all’ambiguità ideologica della sinistra liberal, rappresentata da Rafał Trzaskowski, per affidarsi alla solidità di un uomo che incarna i valori cattolici eterni della nazione polacca — fede, famiglia, patria e verità storica.

Nawrocki non è un politico qualsiasi. Storico di formazione, cattolico praticante e convinto, già presidente dell’Istituto della Memoria Nazionale (IPN), egli rappresenta una figura nuova e insieme antica: l’intellettuale radicato, il patriota che ha saputo coniugare rigore scientifico e passione civile, cultura e fermezza morale.

La sua elezione è il segno tangibile di una società che, stanca delle promesse senza radici, sceglie l’autenticità. Una società che non ha paura di dire che la legge naturale e la tradizione cristiana sono ancora il cuore della civiltà europea.

A differenza del suo avversario, portavoce di una visione secolarizzata, fluida e spesso contraria alla visione antropologica cristiana, Nawrocki ha costruito la sua campagna attorno a valori forti e non negoziabili: la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, il sostegno concreto alla famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, l’identità nazionale polacca come patrimonio da tutelare e trasmettere.

In un’Europa che sembra voler dimenticare le sue radici, la vittoria di Nawrocki è un segno di speranza. La sua elezione indica che la Polonia non intende cedere all’omologazione ideologica imposta dai centri di potere globalisti.

La sua vittoria ricorda a tutto il continente che è ancora possibile un governo ispirato alla dottrina sociale della Chiesa, capace di difendere la sovranità nazionale senza rinunciare alla solidarietà, e di promuovere la verità storica senza cedere al revisionismo ideologico.

Non sarà un cammino facile. Le pressioni internazionali si faranno sentire, e l’opposizione interna cercherà di delegittimarlo. Ma chi ha votato Nawrocki non cerca compromessi: cerca verità, coerenza e coraggio. E il nuovo presidente ha dimostrato di possedere tutte e tre queste virtù.

La Polonia si risveglia con un presidente che non ha paura di inginocchiarsi davanti all’Eucaristia, ma che sa anche ergersi con forza davanti a Bruxelles quando è in gioco la dignità della nazione.

Con Nawrocki alla guida, la Polonia ha scelto la luce della tradizione contro le nebbie del relativismo. Una scelta che merita ammirazione, rispetto e — per chi ama la civiltà cristiana — gratitudine.

Che Dio benedica Karol Nawrocki. Che Dio benedica la Polonia.

Approfondimenti

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments