di Bruno Volpe
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“LA PENTECOSTE DIMOSTRA CHE DIO NON CI LASCIA SOLI E CI MANDA UN AVVOCATO, IL PARACLITO, LO SPIRITO SANTO”
“La Pentecoste dimostra che Dio non ci lascia soli e ci manda un avvocato, il Paraclito, lo Spirito Santo”: ecco l’affondo in questa intervista che ci ha concesso di don Fortunato Di Noto, il coraggioso parroco siciliano fondatore di Meter.
Don Fortunato, che cosa è la Pentecoste?
“Una solennità molto importante, i cinquanta giorni dopo la Pasqua, e segna la nascita della Chiesa. Ma è la dimostrazione, leggendo i testi, che Dio non ci lascia mai soli, che ci vuole bene e in compagnia sua, e ci manda un Paraclito, lo Spirito Santo, letteralmente un avvocato”.
Segno di amore…
“L’amore di Dio per noi è concreto, grande e sacrosanto. Lo vediamo in ogni circostanza della vita. Semmai a tanti che si dicono cattolici e sono battezzati, sfugge il concetto di Spirito Santo, in talune occasioni non lo conoscono ed è grave. Questo succede in chi ha una fede non matura, poco robusta e all’ acqua di rose. O si sono fermati con la frequentazione alla prima comunione. E qui abbiamo una piccola responsabilità della Chiesa istituzione e di noi sacerdoti”.
Perché?
“Quando si arriva al punto che lo Spirito Santo diventa il grande sconosciuto, bisogna meditare su quello che abbiamo fatto o non fatto. Non dimentichiamoci che lo scopo della Chiesa è predicare e annunciare il Risorto, non sempre accade. Sono contento che Papa Leone abbia rimesso al centro Cristo. Non che il suo predecessore non lo facesse, ma alcuni gesti esteriori e talune prese di posizione hanno causato forse confusione, anche se Papa Leone lo cita molte volte. La Chiesa non è una onlus. Innegabilmente la carità è giusta e bisogna amare i fratelli con gesti ed azioni, tuttavia resta lo scopo primario che non va mai tradito: annunciare Cristo, morto e risorto. Per altro verso e concordo con quanto diceva Papa Benedetto XVI, facciamocene una ragione: noi cattolici siamo un piccolo gregge, non è un dramma. Ma non dobbiamo svendere la dottrina e la pastorale per cercare consenso “.
In Italia ed anche in altre parti del mondo va in giro tal “profeta” David Owuor, a capo di un recente movimento chiamato Ministero di Santità e Ravvedimento e sostiene di parlare con Dio, di fare guarigioni, di trasfigurarsi e persino di annunciare quando arriverà Cristo nella gloria. Inoltre afferma che certi avvenimenti della storia li ha annunciati e che sono castighi di Dio contro i costumi corrotti di chi non ha timor di Dio…
“E il fantacalcio non lo ha previsto? Sulla ultima venuta di Cristo sta scritto che neanche il Figlio di Dio lo sa e lui lo prevede? Un credente vero non corre dietro a finti profeti o sedicenti tali, che spesso sono ciarlatani e profittatori. Abbiamo già la rivelazione, la Scrittura e questa basta. Chi corre dietro questi signori, se si dice cattolico, ha una fede debole e inconsistente, peggio ancora finge di essere cattolico. Dio tra l’altro, non manda castighi, ma se li cerca l’uomo agendo male. Un cattolico che segua questi soggetti si mette fuori della comunione della Chiesa da solo e cade in scomunica. Se non fosse comico sarebbe tragico, una setta”.