13 Luglio 2025

I santoni e il delirio di onnipotenza

di Bruno Volpe

INTERVISTA ALL’ESORCISTA DON GIANNI SINI

Nel Salento, a Miggiano (Le) un sedicente santone, tal Kadir, il giorno della Pentecoste, ha fatto irruzione in una chiesa e ha seminato il panico durante le prime comunioni. Il sindaco ha chiamato la Forza Pubblica e lo ha sottoposto a Tso. Ma le imprese di questo presunto santone erano note da tempo e vanamente tante persone ne avevano segnalato l’attività e la struttura, simile a quella di una setta. Per capirne di più, abbiamo intervistato don Gianni Sini, noto esorcista sardo che ha sempre combattuto e combatte contro questi soggetti e le sette.

Don Gianni, siamo alle solite. Che cosa spinge santoni, finti veggenti e profeti vari a operare in questo modo?

“Penso che alla base, oltre ai casi di reale squilibrio mentale, vi sia delirio di onnipotenza specie quando si pensa e dichiara di parlare con Dio o di esserne portavoce e dunque profeta. In altre situazioni sono autentici cialtroni che lo fanno a fine di lucro speculando sulle disgrazie degli altri, quando promettono guarigioni, o sulla ingenuità”.

Ma perchè si ricorre, anche da parte di credenti cattolici a questi personaggi e si aderisce a movimenti da evitare?

“Un cattolico con fede matura e adulta deve essere in comunione solo con la Chiesa cattolica e non andare alla ricerca di profeti e santoni. Tra l’altro molti di essi si ergono a moralizzatori, senza titolo, della Chiesa alla quale pretendono di dare lezioni e non ne hanno titolo. Aggiungo che chiunque non crede alla Madre di Dio e ai santi è fuori della comunione, si mette da solo al bando. Ricordo a questi signori che tanti santi veri, uno per tutti Padre Pio, mai si è ribellato alla Chiesa, anche quando è stato calunniato. Questa è obbedienza e naturalmente cattolicità e serietà. Noi credenti abbiamo l’obbligo, se vogliamo definirci tali, di difendere il deposito della fede, evitando quell’ atteggiamento dannoso di buonismo che ci ha contraddistinti. Essere rigorosi con la dottrina, la liturgia e il Catechismo, non è integralismo, ma aderenza alla fede e alla Chiesa. Purtroppo anche nel recente passato, forse, abbiamo esagerato nel chiedere scusa e destra e manca e vengono fuori questi signori. Non abbiamo bisogno di profeti e maghi, abbiamo la Rivelazione e i sacramenti”.

In talune situazioni santoni e profeti invitando con toni apocalittici al timor di Dio e proclamano un Dio severo e castigatore…

“Il timor di Dio, va ricordato a questi ignoranti della teologia, non è paura della punizione. Come un figlio può avere mai aver paura di suo padre, salvo che non sia un padre snaturato e naturalmente Dio non lo è. Il timor di Dio è solo dubbio di non rispettare la volontà del Padre. In più, Dio non manda castighi, quelli se li procura da solo l’uomo con le sue condotte cattive. Dio è misericordioso e giusto, in quanto misericordia e giustizia camminano assieme, ma nessuno in terra può dare giudizi e condanne al posto di Dio”.

Che fare?

“Stare alla larga da certi personaggi e il battezzato che li segue si mette fuori della comunione della Chiesa. Una fede annacquata e debole e talvolta interessi economici, spingono a frequentare simili personaggi che in molti casi costruiscono sette dalle quali è difficile uscire”.

Don Gianni on line vediamo di tutto, anche la pornografia…

“Il maligno è un eccellente psicologo, conosce sia i nostri limiti che le Scritture. Ci tenta e ci fa pensare: che cosa faccio di male? Lo fanno tutti e qui vince, perché ci allontana da Dio che è il suo piano. In sintesi, il diavolo segue la logica del mondo, mentre noi che siamo fragili e peccatori, dobbiamo seguire altre logiche, magari difficili, che non ci gratificano qui, ma che ci aprono la gloria e la vita eterna. Ne vale la pena. Spesso seguiamo scorciatoie, idoli, cose perverse e pervertitrici e riteniamo di farlo in libertà. Questa è la vera schiavitù, quella del peccato del quale dovremmo parlare di più e delle sue conseguenze. Seguire il nemico ci porta alla dannazione”.

Tra pochi giorni sarà la ricorrenza di Giovanni il Battista, il santo del: ” Non ti è lecito”, rivolto ad Erode…

“Quel ‘Non ti è lecito’ andrebbe ricordato e seguito. Il Battista è molto attuale in un tempo in cui si pensa che tutto sia permesso. Egli lo disse ad un potente ed invece tanti sono pronti a ricorrere e sottomettersi ai potenti dimenticando che il solo cui prestare obbedienza è Dio”.

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