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LE RIFLESSIONI DI MARIA STENN
Maria Stenn, attivista cattolica irlandese, avvocato e giornalista, ha messo in guardia dall’espansione della “cultura della morte nel suo paese”, sottolineando che pratiche come l’eutanasia “sono celebrate come diritti”. Citando San Giovanni Paolo II ha sottolineato “la perdita del significato di Dio e della sofferenza, e la disastrosa avanzata del relativismo e del materialismo”.
Parlando a Dublino sull’Evangelium Vitae, l’enciclica di Papa Giovanni Paolo II sul Vangelo della vita, in un evento organizzato dai Cavalieri di San Colombano, la signora Steen ha criticato l’espansione dell’eutanasia e del suicidio assistito nelle società occidentali. Citando i fondamenti teologici e filosofici dell’encicliche, Steen ha affermato che la Chiesa rimane una forte sostenitrice della vita, dalla concezione alla morte naturale. “Le minacce agli anziani e ai malati sono aggravate da un clima culturale che non percepisce alcun valore o significato nella sofferenza”.
Steen ha affermato che San Papa Giovanni Paolo II ha anticipato molti dei cambiamenti sociali che l’Irlanda e altri paesi devono affrontare. E una volta che la deriva inizia, il ritmo accelera sempre di più, “una corsa verso la depravazione”. Perchè “quando il significato di Dio è perso anche il significato dell’uomo si perde. Senza il Creatore, la creatura diventa perde la sua sacralità. Quando il riferimento a Dio viene rimosso, tutto ciò che Egli ha creato è profondamente distorto senza di Lui. Questa eclissi di Dio e dell’uomo porta al materialismo pratico, all’individualismo, all’utilitarismo ed all’edonismo. E in questo ambiente, diventa semplicemente impossibile dare un certo senso alla sofferenza, anche se nessuno di noi la sfugge”.
Maria Steen è conosciuta in Irlanda per la sua difesa pubblica dei valori conservatori cristiani, in particolare su questioni legate alla vita, alla libertà familiare e religiosa. È stata una collaboratrice abituale di The Irish Catholic e di solito partecipa a dibattiti su questioni come l’aborto, l’eutanasia e il matrimonio. Steen promuove anche il ruolo della religione nella vita pubblica e difende la visione tradizionale del matrimonio e della famiglia.