di Angelica La Rosa
–
DIO NON SI DERIDE
In un mondo sempre più ostaggio del relativismo, dell’irriverenza e del cinismo, il nuovo oltraggio firmato Apple TV segna un ulteriore e agghiacciante passo verso l’abisso. L’episodio 6 della serie “Your Friends and Neighbors”, presentato come “acclamato dalla critica”, è in realtà un monumento all’abominio, una rappresentazione sfacciata della blasfemia più atroce che possa concepirsi: la profanazione della Santissima Eucaristia, il Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo.
In quella scena, un attore di fama mondiale, Jon Hamm – cresciuto cattolico, e quindi consapevole della gravità dell’atto – penetra in un santuario cattolico, ruba le sacre Specie dal Tabernacolo e le consuma come un volgare snack, come se si trattasse di comuni pezzi di pane. Il tutto condito da sarcasmo, immoralità e una sessualizzazione sacrilega che culmina nell’atto di profanare il ciborio, trattato come spazzatura, e nella simulazione oscena di un rapporto sessuale tra i banchi della chiesa.
Non siamo più di fronte alla semplice irriverenza artistica. Qui si tocca la vetta del sacrilegio deliberato, l’odio acido verso il sacro, l’attacco diretto al cuore pulsante della fede cattolica: la Presenza Reale di Cristo nell’Eucaristia.
Chi ha fede sa che non si tratta di un simbolo, di un rito, di una convenzione: si tratta del Dio vivente, dell’Agnello immolato, dell’Altissimo che si dona nell’umiltà dell’Ostia consacrata. Rubare, calpestare, deridere questa Presenza è oltraggiare Dio stesso.
Non si invochi la libertà artistica. La blasfemia non è arte. È veleno. È provocazione gratuita, è disprezzo. E va detto con chiarezza: nessuna produzione avrebbe mai osato compiere un atto simile contro una moschea, contro un testo sacro ebraico, contro i fondamenti dell’islam o del buddhismo.
Perché allora la Chiesa cattolica può essere impunemente ridicolizzata, ferita, vilipesa? Perché la Presenza reale di Cristo può essere derisa senza che si alzi una tempesta?
Siamo di fronte a un sistematico tentativo di desacralizzazione, a un piano ben congegnato di banalizzazione e demonizzazione del cristianesimo, operato da coloro che dominano i media, le industrie culturali, le piattaforme globali.
Chi guida questa crociata al contrario conosce bene ciò che colpisce: la liturgia, i sacramenti, il linguaggio, i simboli, il cuore stesso del culto divino. Perché lo sa: distruggere il senso del sacro equivale a distruggere la fede.
Ciò che scandalizza ancor più è l’indifferenza, l’assuefazione di troppi cristiani. Se una tale profanazione non suscita una levata di scudi, un sussulto di giusta collera, un’invocazione di riparazione, allora siamo già morti spiritualmente.
Nessun cattolico degno di questo nome può restare in silenzio. Ogni parrocchia dovrebbe organizzare atti pubblici di adorazione eucaristica in riparazione. Ogni vescovo dovrebbe levare la voce. Ogni fedele dovrebbe cancellare l’abbonamento a Apple TV+, scrivere alla casa di produzione, invocare una sanzione pubblica, una richiesta di scuse. Non per vendetta, ma per giustizia.
Il Signore non ha bisogno che lo difendiamo con le armi. Ma ha bisogno della nostra fedeltà, della nostra riparazione, del nostro amore. Quando san Francesco vide un crocifisso abbandonato, corse a ripararlo. Ora che la Santissima Eucaristia è oltraggiata, chi correrà a consolarLo?
Non possiamo essere neutrali. Non possiamo essere tiepidi. “Dio non si deride” (Galati 6,7), ammonisce san Paolo. Chi osa profanare il Corpo del Signore mangia e beve la propria condanna (1Cor 11,29). Chi osa deridere il Santissimo Sacramento si pone nella condizione più grave davanti al Giudizio eterno.
Cattolici svegliatevi. Pastori reagite. Si smetta di accettare in nome della “tolleranza” ciò che è intollerabile. Perché la blasfemia non è cultura. È bestemmia. È peccato mortale. Ed è ora che il mondo lo ricordi.
https://www.facebook.com/CitizenGOItalia/videos/1223342819251189/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v
Nulla di nuovo nella Sodoma globale, dove la sola cosa ritenuta concretamente sacra e’ l’imperativo tenologico. La gente massificata paga quotidianamente (soprattutto con la propria vita) per la profanazione instituzionale (sancita e promossa dal regime). Il Cristo e’ un facile bersaglio, come ci avvertono gia’ i Vangeli.
Il globalismo satanico e i suoi brutti burattini attaccano sempre e solo i Cristiani, questo comprova che seguiamo il Cammino Giusto, la Via, la Veritá e la Vita!