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UN LIBRO DI LILIANE TAMI
Una storia vera, davvero insolita: una donna giovane e bella abbandona i miti pagani dei quali si è nutrita negli anni giovanili man mano che si trova a compiere uno strano pellegrinaggio che la porta a decidersi per Cristo, facendo di questa ricerca la ragione della sua vita.
Un miracolo di sant’Antonio avvenuto pochi anni or sono in una chiesetta ticinese, raffigurato in un quadro di Giuseppe Gasparro, che l’autrice incontra al momento della collocazione dell’opera, dà inizio ad una improvvisa e del tutto imprevedibile conversione, che induce l’autrice a modificare il suo modo di pensare e di vivere.
Un mutamento, quindi, anche filosofico ed esistenziale, come sottolineato nella prefazione da Diego Fusaro, così anomalo in un’epoca come la nostra, che rende ancor più affascinante questa storia.
“Dal peccato alla grazia – Storia di una conversione moderna” (Arca Edizioni, 132 pagine, 15 euro) è un libro che si legge tutto d’un fiato, una storia che sembra essere stata estrapolata da una delle tante vite dei santi che abbondavano nei secoli scorsi, che si ripresenta invece anche in un’epoca che disprezza il sacro in ogni sua forma ed espressione, a dimostrazione che i miracoli si rinnovano ancora oggi e riempiono di colori e di profumi le esistenze di quanti non temono di abbandonarsi alla verità che essi rendono manifeste.
La postfazione del libro è di Luca Brunoni.