di Angelica La Rosa
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IL NUOVO LIBRO DI SALVATORE CANTO
“Segni di un Progetto Intelligente: Come la complessità e la bellezza della natura sfidano il caso e suggeriscono un Disegno Divino“, 324 pagine di testo, con oltre 400 note esplicative per chi desidera approfondire, è un invito alla riflessione sulle grandi domande dell’esistenza: siamo davvero il frutto del caso, o esistono segni evidenti di un’intelligenza superiore all’opera nella natura?
Attraverso la fisica, la biologia, l’informatica e la filosofia, il lettore viene accompagnato in un’indagine che sfida i luoghi comuni della scienza contemporanea e apre nuovi scenari nella comprensione dell’Universo e della vita.
Per decenni, la teoria dell’evoluzione è stata presentata come un fatto indiscutibile, un pilastro della scienza moderna. Ma è davvero così? O siamo di fronte a un sistema di credenze travestito da scienza?
In questo libro, l’autore, Salvatore Canto, sfida apertamente l’ortodossia darwiniana, smascherando le incongruenze logiche, le lacune scientifiche e le forzature ideologiche che sorreggono la narrazione evoluzionista.
Il libro presenta un’analisi lucida, documentata e senza compromessi, che mette in discussione le fondamenta stesse di ciò che molti considerano “verità scientifica”.
Alcuni temi trattati nel libro:
– L’ipotesi sull’origine casuale della vita.
Vengono analizzate le numerose lacune teoriche della spiegazione evoluzionista, mostrando come la complessità del codice genetico e della cellula renda improbabile qualsiasi origine fortuita.
– Il DNA come codice informatico.
Il DNA viene presentato come un sistema di codifica e trasmissione di informazioni paragonabile a un linguaggio artificiale: un livello di sofisticazione che suggerisce una progettazione intelligente.
– La nascita dell’informazione.
Si dimostra come le leggi della fisica, in particolare la seconda legge della termodinamica, permettano sì il formarsi ‘spontaneo’ dell’ordine, ma rendano praticamente impossibile l’origine casuale dell’informazione complessa alla base della vita. La nascita di informazione implica intelligenza e intenzionalità.
– I metodi di datazione della Terra.
Vengono smontate le convenzioni sui metodi di datazione, evidenziando incertezze, errori sistematici e fenomeni geologici che fanno pensare a un’età della Terra molto più giovane di quanto si creda comunemente, mettendo ulteriormente in crisi il paradigma evoluzionista.
– L’ottimalità degli organismi.
Si esplorano le soluzioni ingegnose negli esseri viventi: sembrano firme di un disegno intenzionale. La complessità ingegnosa in alcune specie evoca un atto creativo. Tra i tanti esempi riportati: il pettirosso usa l’entanglement quantistico per orientarsi; il geco resta appeso a superfici lisce sfruttando le forze di Van der Waals; alcune farfalle utilizzano LED fotonici nelle ali. Inoltre, la sensibilità di alcuni organi, come l’udito umano — capace di distinguere suoni con differenze di soli 2 Hz — ci fa chiedere quale necessità ‘evolutiva’ abbia causato una capacità così raffinata.
– Scienza e fede: due vie che possono incontrarsi?
La scienza odierna, escludendo a priori qualsiasi causa esterna al mondo materiale, rischia di ridurre il proprio campo d’indagine, ignorando possibili dimensioni che potrebbero essere decisive per comprendere il mistero della nostra esistenza. L’autore propone un approccio integrato, in cui scienza e fede non siano in opposizione, ma possano collaborare per una comprensione più profonda della realtà.
Il libro è consigliato per chi cerca risposte oltre la superficie. Il lettore troverà un’analisi critica delle teorie scientifiche prevalenti e un insieme di argomentazioni rigorose che suggeriscono l’esistenza di un’Intelligenza all’origine della vita. Una sfida intellettuale, spirituale e culturale rivolta a chi ha il coraggio di mettere in discussione i dogmi del pensiero dominante.
Salvatore Canto è nato in Sicilia, e ha vissuto la sua giovinezza a Catania, dove si è laureato in Fisica con una tesi in Relatività Generale. Dopo alcuni anni di lavoro in ambito informatico, ha intrapreso la carriera di docente, trasferendosi a Milano negli anni ’80. Qui ha insegnato Matematica e Fisica in vari licei scientifici e ha vinto tre concorsi a cattedre, entrando così di ruolo.
Successivamente, si è trasferito a Roma, dove ha conseguito un anno di Perfezionamento in Teoria delle Particelle Elementari presso l’Istituto di Fisica dell’Università “La Sapienza” e ha insegnato Matematica e Fisica in un liceo romano per oltre 30 anni. Oltre all’attività di docenza, ha ricoperto il ruolo di Direttore del laboratorio di Fisica del liceo e, grazie alla sua competenza in ambito informatico, ha sviluppato diversi software, fra cui uno per la composizione dell’orario scolastico, adottato anche da altre scuole. Dopo il congedo, ha tenuto corsi di laboratorio di Fisica per docenti e ha collaborato con il Politecnico di Milano come Tutor nei corsi universitari di Fisica e di Analisi Matematica per gli studenti di Ingegneria Informatica.
Parallelamente alla carriera professionale, il percorso spirituale di Salvatore ha subito una trasformazione. Dopo anni di lontananza dalla religione, alcuni eventi che lui interpreta come «segni provvidenziali» hanno acceso in lui una profonda curiosità e un desiderio di ricerca.
Il suo cammino non si è basato su un semplice ritorno fideistico, ma su una riflessione razionale e progressiva, maturata attraverso il confronto tra le evidenze scientifiche e le grandi domande esistenziali. Questa tensione tra mente e spirito lo ha portato a interrogarsi sui limiti del pensiero naturalista, approfondendo le implicazioni di un possibile ordine intenzionale inscritto nella natura.
Ha così fondato il blog Mi-cha-el, dedicato al rapporto tra scienza e fede, dove ha pubblicato nel tempo oltre 400 articoli, raggiungendo più di un milione di visualizzazioni.
Oggi Salvatore si dedica allo studio, alla ricerca e alla divulgazione scientifica. Il suo libro, “Segni di un Progetto Intelligente – Come la complessità e la bellezza della natura sfidano il caso e suggeriscono un Disegno Divino”, riflette il suo impegno nella critica dell’atteggiamento scientista e nell’analisi dei limiti del pensiero evoluzionista, in una più ampia ricerca del senso più profondo dell’esistenza.