A cura della Redazione
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LE ATTIVITÀ APOSTOLICHE DI LEONE XIV
Con un Messaggio su X Papa Leone XIV, in seguito alla esplosione avvenuta in un distributore di carburanti a Roma, ha scritto:
“Prego per le persone coinvolte nell’esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente”.
Il Santo Padre ha ricevuto ieri in udienza il Professor Patrick E. Kelly, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo, con la Consorte; e con Sua Eccellenza Monsignor William Edward Lori, Arcivescovo di Baltimore (Stati Uniti d’America).
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza Sua Eccellenza il Signor Milojko Spajić, Primo Ministro del Montenegro, e Seguito.
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza: Jean-Marie Speich, Arcivescovo titolare di Sulci, Nunzio Apostolico nei Paesi Bassi; François Touvet, Vescovo di Fréjus-Toulon (Francia), Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo (Italia).
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza Frère Matthew, Priore di Taizé, Monsignor Alfonso Vincenzo Amarante, Arcivescovo titolare di Sorres, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, il Professor Tiziano Onesti, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Il Santo Padre ha ringraziato il Cardinale Stanisław Ryłko quale Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Gli succede il Cardinale Rolandas Makrickas, finora Arciprete Coadiutore della menzionata Basilica Liberiana.
Il Santo Padre ha nominato Vescovi Ausiliari dell’Arcidiocesi Metropolitana di São Salvador da Bahia (Brasile) i Reverendi: Gabriel dos Santos Filho, del clero della medesima Arcidiocesi, Vicario Generale e Parroco, assegnandogli la Sede titolare di Altiburo; e Gilvan Pereira Rodrigues, del clero di Caetité, Rettore del Seminario di Teologia, assegnandogli la Sede titolare di Tisili.
Come detto, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Primo Ministro del Montenegro Milojko Spajić, il quale si è successivamente incontrato con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, accompagnato da Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti e si è fatto cenno anche ad alcune questioni relative ai rapporti Chiesa-Stato.
Ci si è poi soffermati su temi di carattere regionale ed internazionale, con particolare attenzione all’allargamento dell’Unione Europea ai Paesi dei Balcani occidentali e al conflitto in corso in Ucraina.
Giovedì è stato diffuso il videomessaggio del Santo Padre con l’intenzione di preghiera per il mese di luglio diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, sul tema “Per la formazione al discernimento”.
Questo il testo:
Preghiamo perché impariamo sempre di più a discernere, a saper scegliere i percorsi di vita e a rifiutare tutto ciò che ci allontana da Cristo e dal Vangelo.
Spirito Santo, tu, luce della nostra intelligenza,
soffio e dolcezza nelle nostre decisioni,
dammi la grazia di ascoltare attentamente la tua voce
per discernere i passaggi segreti del mio cuore,
perché io possa cogliere ciò che è veramente importante per te
e liberare il mio cuore dai suoi tormenti.
Ti chiedo la grazia di imparare a fermarmi,
per prendere coscienza del mio modo di agire,
dei sentimenti che mi abitano,
dei pensieri che mi invadono
e che, molto spesso, nemmeno percepisco.
Desidero che le mie scelte
mi conducano alla gioia del Vangelo.
Anche se dovrò attraversare momenti di dubbio e di stanchezza,
anche se dovrò combattere, riflettere, cercare, ricominciare…
Perché, alla fine del cammino,
la tua consolazione è il frutto di una decisione giusta.
Concedimi di conoscere meglio ciò che mi anima,
per respingere ciò che mi allontana da Cristo,
e per amarlo e servirlo sempre di più. Amen.
Sempre giovedì il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica di Polonia Andrzej Duda, il quale si è successivamente incontrato con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, accompagnato da Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato è stato ribadito il reciproco apprezzamento per le solide relazioni bilaterali e ci si è soffermati sulla situazione socio-politica del Paese.
Nel prosieguo della conversazione sono state affrontate tematiche di carattere internazionale, con speciale attenzione alla guerra in Ucraina.
Alle ore 10.00 di giovedì presso la Sala Stampa della Santa Sede, Via della Conciliazione, 54, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione del nuovo formulario della Missa “pro custodia creationis”, che andrà ad aggiungersi alle Missae “pro variis necessitatibus vel ad diversa” del Messale Romano.
Sono intervenuti: l’Em.mo Card. Michael Czerny, S.I., Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e S.E. Mons. Vittorio Francesco Viola, O.F.M., Segretario del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Con la Lettera enciclica Laudato si’ (24 maggio 2015) Papa Francesco ha richiamato l’attenzione di tutti – credenti e non – sulla cura della casa comune, tema ripreso dalla Esortazione Apostolica a tutte le persone di buona volontà Laudate Deum (4 ottobre 2023) sulla crisi climatica.
Questa la sintesi:
La Liturgia, che rende attuale il mistero pasquale, celebra in ogni momento dell’Anno liturgico il mistero della creazione redenta, rinnovata, finalmente compiuta nella Pasqua del Signore.
In particolare, nella memoria annuale della Pasqua, in ogni domenica, in ogni celebrazione eucaristica (ad es. nella presentazione dei doni), nelle Rogazioni, nelle Quattro Tempora e nei singoli sacramenti, la Liturgia contempla l’agire creativo di Dio nell’orizzonte della storia della salvezza.
Alla ricchezza che la Liturgia già custodisce riguardo al mistero della creazione, si aggiunge ora la Missa pro custodia creationis che, con l’approvazione di Papa Leone, viene inserita nel Missale Romanum, editio typica tertia (2008) tra le Missæ et Orationes pro variis necessitatibus vel ad diversa, sezione seconda Pro circumstantiis publicis. Il suo uso è regolato dal capitolo VII della Institutio Generalis Missalis Romani e dalle rubriche proprie (Missale Romanum, editio typica tertia, p. 1074).
Il titolo del nuovo formulario si ispira alla corretta ermeneutica biblica alla quale Papa Francesco ci ha richiamato. Al n. 67 della Laudato si’ si legge: «… Mentre “coltivare” significa arare o lavorare un terreno, “custodire” vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura».
Il versetto 2 del Sal 18(19) indicato come antifona d’ingresso (I cieli narrano la gloria di Dio, / l’opera delle sue mani annuncia il firmamento) apre la celebrazione esprimendo la meraviglia per come la creazione riflette la gloria di Dio: senza questo stupore “i nostri atteggiamenti – scrive Papa Francesco – saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali” (LS 11).
L’orazione colletta fa sintesi orante della teologia della creazione ispirata alla Sacra Scrittura: Cristo è il primogenito di tutta la creazione; il Padre ha chiamato all’esistenza tutte le cose; l’uomo è chiamato a custodire la sua opera.
L’orazione sulle offerte riprende ed amplifica le parole della presentazione dei doni, esprimendo l’idea teologica che ispira la contemplazione liturgica della creazione. In estrema sintesi: l’intera storia della salvezza, di cui la creazione è fondamento e inizio, culmina nella Pasqua del Signore; la Liturgia rende presente per via sacramentale il mistero pasquale, lo attualizza e ne svela l’efficacia; in continuità con la logica dell’incarnazione le cose create da Dio e lavorate dall’uomo (pane, vino, olio, acqua …) raggiungono la loro pienezza di senso nell’azione celebrativa; questa dignità chiede uno sguardo contemplativo sulle cose create che cambia la nostra relazione con esse.
Il versetto 3 del Sal 97 indicato come antifona di comunione (Tutti i confini della terra hanno veduto / la salvezza del nostro Dio) accompagna l’assemblea che si nutre al banchetto eucaristico in una contemplazione dell’opera della salvezza che unisce l’uomo a tutte le creature,
Con l’orazione dopo la comunione invochiamo i frutti del mistero celebrato. Questa orazione è ispirata al n. 66 della LS. Papa Francesco ci ricorda che esistono “tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra. Secondo la Bibbia, queste tre relazioni vitali sono rotte, non solo fuori, ma anche dentro di noi. Questa rottura è il peccato”.
La comunione con Dio, con il prossimo, con la terra è alimentata dall’Eucaristia, “sacramento di unità”, e da essa viene protesa verso il suo compimento ultimo, verso quella pienezza di comunione nella quale saranno nuove tutte le cose. L’armonia con tutte le creature, che contempliamo in Francesco d’Assisi, non può che nascere, così come è avvenuto per il Poverello, da una esperienza di riconciliazione che rende possibile la comunione con Dio e con i fratelli.
Le letture bibliche scelte per la Missa pro custodia creationis offrono diversi spunti di riflessione.
Il libro della Sapienza invita a riconoscere nella bellezza delle creature quella del Creatore. A questa pagina fa eco il Salmo responsoriale che unisce l’assemblea alla creazione che canta la gloria di Dio.
L’inno della lettera di san Paolo apostolo ai Colossési offre una lettura cristologica della creazione. Il Salmo responsoriale è un canto di benedizione per l’opera creatrice di Dio.
Vengono proposti due brani evangelici (Mt 6, 24-34: Guardate gli uccelli del cielo … Cercate, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia; Mt 8, 23-27: Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia).
Essi rappresentano, in certo modo, una “sfida” e una opportunità per mettere in pratica quella corretta ermeneutica dei testi biblici in assenza della quale – come ha sottolineato LS 67 – si potrebbe giungere a sostenere posizioni non coerenti con il dato della Rivelazione, come, ad esempio, l’atteggiamento che LS 69 definisce “antropocentrismo deviato”.
In conclusione, la Missa pro custodia creationis recepisce alcune delle principali istanze contenute nella LS e le esprime in forma di preghiera nel quadro teologico che l’enciclica rilancia. I testi eucologici che compongono questo formulario sono un buon antidoto contro una certa lettura della LS che rischia di ridurre la profondità del suo contenuto ad una “ecologia superficiale o apparente” (LS 59) ben lontana da quella “ecologia integrale” ampiamente descritta e motivata nel testo (cfr. Ls cap. IV).
DECRETO – Formulario e letture bibliche per la Messa per la custodia della creazione
“Le tue opere ti lodano (cf. Pr 31,31; Dn 3,57), affinché ti amiamo, e noi ti amiamo affinché ti lodino le tue opere (Agostino, Le Confessioni, 13,33)
Il mistero della creazione è l’inizio della storia della salvezza, che culmina in Cristo e dal mistero di Cristo riceve la luce decisiva; infatti, manifestando la propria bontà, “in principio, Dio creò il cielo e la terra” (Gen 1,1) poiché fin dalle origini pensava alla gloria della nuova creazione in Cristo.
La Sacra Scrittura esorta gli uomini a contemplare il mistero della creazione e a rendere grazie senza fine alla Santissima Trinità per questo segno della Sua benevolenza, che, come un tesoro prezioso, va amato, custodito e contemporaneamente fatto progredire, nonché tramandato di generazione in generazione.
In questo tempo appare evidente che l’opera della creazione è seriamente minacciata a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha affidato alla nostra cura (cfr. Laudato si’ n. 2).
Per questo motivo si ritiene opportuno aggiungere alle Missae “pro variis necessitatibus vel ad diversa” del Messale Romano il formulario della Missa “pro custodia creationis”.
Nell’Eucaristia “il mondo, che è uscito dalle mani di Dio, ritorna a Lui in gioiosa e piena adorazione: nel Pane eucaristico ‘la creazione è protesa verso la divinizzazione, verso le sante nozze, verso l’unificazione con il Creatore stesso’ (Benedetto XVI, Omelia nella Messa del Corpus Domini, 15 giugno 2006). Perciò l’Eucaristia è anche fonte di luce e di motivazione per le nostre preoccupazioni per l’ambiente, e ci orienta ad essere custodi di tutto il creato” (Laudato si’ n. 236).
Il Sommo Pontefice LEONE XIV ha approvato e dato ordine di divulgare questo formulario insieme con le adeguate letture bibliche, redatto in lingua latina e allegato al presente Decreto, e ora il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti lo promulga e lo dichiara testo tipico.
Nonostante qualsiasi cosa in contrario.
Dalla sede del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 8 giugno 2025, solennità di Pentecoste.
Arthur Card. Roche
Prefetto
Vittorio Francesco Viola, O.F.M.
Arcivescovo Segretario