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UNA SCELTA DI CIVILTA’, NON UNA PROVOCAZIONE
Nel cuore della periferia Est della Capitale, a Tor Bella Monaca, si è accesa una polemica che ha del paradossale. Il Municipio VI di Roma, l’unico a guida centrodestra della città, ha deciso di istituire uno sportello d’ascolto per uomini vittime di violenza. Un’iniziativa firmata dal presidente municipale Nicola Franco (FdI), immediatamente bollata da esponenti del centrosinistra come “ideologica”, “ascientifica” e persino “misogina”.
Parole forti, che meritano una riflessione. Perché dovrebbe essere considerato “pericoloso” offrire ascolto e supporto gratuito a uomini che vivono situazioni di abuso, ricatto, umiliazione o violenza psicologica e fisica? Da quando la solidarietà selettiva è diventata un principio di progresso?
Fratelli d’Italia, attraverso l’azione concreta del minisindaco Franco, ha avuto il coraggio di rompere un tabù: riconoscere che anche gli uomini, in certi contesti, possono essere vittime e che non esiste una vera politica di tutela della persona se si ignorano sacche di sofferenza solo perché scomode alla narrazione dominante. Non si tratta di negare la gravità della violenza contro le donne — tema su cui FdI ha sempre mostrato fermezza e attenzione — ma di rifiutare una visione esclusiva e ideologizzata del fenomeno, che impedisce di vedere l’interezza del reale.
Le reazioni scomposte dell’assessore Monica Lucarelli e di esponenti del Partito Democratico — che parlano di “ferita inferta alle donne” e di “lettura mistificante” — tradiscono un approccio ideologico e divisivo. Ma non c’è nulla da mistificare: lo sportello non sottrae risorse né visibilità alle vittime di femminicidio o alle politiche per le pari opportunità. Semmai integra l’azione sociale, ampliando lo spettro della tutela.
L’esperienza di altri Paesi dimostra che la violenza non ha un solo volto. Esistono uomini vittime di partner violente, di madri abusanti, di dinamiche familiari distruttive. Esistono padri separati che vivono ricatti e alienazioni. Esistono giovani uomini vittime di bullismo e mobbing psicologico. Dimenticarli non è femminismo: è cieco pregiudizio.
Lo sportello del Municipio VI è un atto di responsabilità istituzionale, non una “provocazione politica”. È la risposta concreta a un bisogno reale, spesso ignorato per paura del giudizio o del ridicolo. E se davvero ci sta a cuore la dignità della persona, dovremmo essere capaci di ascoltare tutti — senza discriminazioni di genere.
Fratelli d’Italia, con coerenza e coraggio, dimostra ancora una volta che l’impegno per la giustizia sociale non è monopolio di una parte politica. Tutelare gli uomini vittime di violenza non significa abbandonare le donne: significa riconoscere che ogni essere umano merita ascolto, protezione e rispetto. E questo è il fondamento di ogni società civile.