9 Novembre 2025

All’estrema destra del Padre

A cura della Redazione 

IL NUOVO LIBRO DI MATTEO CASTAGNA

E’ fresco di stampa per la casa editrice Solfanelli il quarto libro di Matteo Castagna, volto noto da almeno trent’anni nell’ambiente pubblico, quale militante politico in gioventù e, poi, fondatore e responsabile di uno dei gruppi cattolici fedeli alla Tradizione più attivi, originali e numerosi, quale il Circolo Christus Rex-Traditio.

Si trova su ordinazione in ogni libreria, sul sito della casa editrice Solfanelli, sugli store online, su Amazon, oppure scrivendo a info.traditio@gmail.com (eu. 12,00 a copia + 1 euro in piego di libro, da saldare tramite le modalità che trovate sulla homepage del sito www.agerecontra.it).

Dall’elezione nella più grande e popolata III^ Circoscrizione Ovest di
Verona nel 1998, quale più giovane della città a soli 22 anni, diviene anche capogruppo del suo partito con altri quattro eletti e Presidente della Commissione Edilizia Privata.

Furono quattro anni nelle istituzioni locali, che contribuirono alla formazione e all’esperienza dell’autore del saggio “All’estrema destra del Padre”, che lavorava come co-titolare di un’agenzia immobiliare.

Nel 1999 inizia il suo percorso di conversione, dopo una decina d’anni di indifferentismo. Si ritiene un convertito grazie alla Provvidenza, all’intercessione dell’anima di papà, deceduto per la malattia del secolo, a soli 44 anni, da storico e conosciuto uomo profondamente cattolico, che conosceva a memoria la Messa tridentina e la serviva, alle 7.00, prima di andare a scuola, ogni giorno, ad un anziano sacerdote veronese.

Di saldi principi tradizionali, la famiglia di Matteo gli fornì un’educazione completa, soprattutto sul piano religioso. Al papà dedica questo saggio, infatti, nel trentesimo anniversario della sua morte.

Poi, fu tramite il partito che conobbe l’ambiente tradizionalista, ricordando molto delle istruzioni paterne, ed un prete di grande Fede, don Giorgio Maffei, esiliato alla Certosa di Ferrara, che è un cimitero, per disprezzare il suo legame con la Tradizione Cattolica e
con la Messa di sempre. La sua bontà, i racconti della sua vita, la profondità del suo modo di credere furono, con gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola, gli elementi che spalancarono le porte della Fede all’autore, mai ambiguo, coraggioso, controcorrente come il messaggio del Vangelo, assolutamente aperto al confronto con gli avversari sia religiosi che politici.

Amato o odiato, egli è da tanti anni sempre in trincea per la buona battaglia, sempre sul pezzo e sull’attualità, coi suoi scritti, i suoi editoriali settimanali e le sue consuete ospitate televisive.

Il titolo, volutamente molto provocatorio, ricorda il titolo del libro di don Giacomo Biffi, che, nel 1970, scrisse “Alla destra del Padre”,
per «una teologia del tutto “verticale”, una pura contemplazione del Cristo come vivente e della sua gloria». Scrive ancora Biffi: «È una contemplazione della verità assoluta, come esiste in sé stessa e come si offre in cibo spirituale agli uomini»; «la verità ci sembra così importante e così bella, da meritare qualche rara volta l’omaggio anche solo di un tentativo di ricerca diretta, gratuita e disimpegnata».

La verità contemplata è quella del disegno divino che è il Crocifisso risorto, o Gesù Signore alla destra del Padre, con il quale e nel quale tutto l’universo, e specialmente l’uomo, è stato predestinato.

E in questo disegno divino tutti gli aspetti principali del mistero cristiano – il peccato e la redenzione, i sacramenti e la vita cristiana, la Chiesa e i «novissimi» – si trovano esplorati e unificati.

Nelle Sacre Scritture, Gesù siede alla destra del Padre, così come tutti i giusti meritano il Paradiso. Castagna, che intende la Tradizione (scritta che compare in copertina con l’immagine di uno striscione, campeggiato in manifestazioni di tutta italia, coi caratteri utilizzati dalla destra radicale) con un passo ulteriormente a destra, rispetto alle indicazioni di Biffi, che significa l’adesione integrale alla Santa Rivelazione. E ne spiega i motivi dottrinali e teologici, che lo spingono a desiderare di meritarsi un posto all'”estrema destra del Padre”…

Secondo Matteo Castagna non esiste Tradizione se la radice non è universale ossia cattolica, apostolica, romana, senza compromessi nella Fede e nella Morale con il mondo e chi preferisce piacere agli uomini, piuttosto che a Dio, Creatore e Re dei Re.

Pertanto, mantenendo le porte del confronto pubblico e privato con chiunque desideri provare a dimostrare che la Verità non è Cristo, senza mai cedere all’adeguamento di verità ed errore, per compiacere eretici, scismatici e miscredenti, crede radicalmente nella carità spirituale del proselitismo come strumento che può aiutare le persone che corrispondono alla Grazia divina, di tornare nella carreggiata che li trasporta verso la vita eterna all’estrema destra di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo.

“Anche se tutti, noi no!” – cantava la Compagnia dell’Anello negli anni ’70. Ecco perché oggi, l’uomo della Tradizione, religioso, politico, economico, sociale, familiare è il vero antagonista del “mondo al contrario” che stiamo vivendo da decenni. E’ l’antagonista del Pensiero Unico, della sub-cultura della morte, del desideriocontro natura e delle perversioni, dell’antifascismo, cui vengono dedicati 15 punti, per cui Castagna non se la sente di dichiararsi tale.

Antagonisti al liberalismo, al social-comunismo e alla globalizzazione, fonti della disuguaglianza sociale e oppressori delle libertà. Antagonisti al consumismo e, quindi, alla moneta a debito, che ci fa nascere tutti indebitati con banche private e ci rende schiavi dell’alta finanza usurocratica, come denunciò, a più riprese, con encomiabile determinazione, il compianto prof. Giacinto Auriti.

Avvincente diventa l’antagonismo filosofico e la visione della vita, antagonista rispetto al nichilismo, all’egoismo, alla moda, al sincretismo, al buonismo suicida, alle droghe, alle trasgressioni, alle perversioni, al settarismo, alla cartomanzia, alla gnosi, alla magia, alla superstizione, all’esoterismo, al satanismo ed alla massoneria. Antagonisti alla falsa felicità del Vitello d’Oro. Per il sangue contro l’oro.

Una weltanschauung completa in ogni argomento, che cita l'”Innominabile” per la sua lungimiranza sul tema dell’immigrazione e i disastri del buonismo ipocrita, che porta all’ “accoglienza-business”.

Un manuale di Tradizione, che sa cogliere il meglio del pensiero di intellettuali identitari ed anticomunisti dei secoli scorsi, chierici e laici, non per forza cattolici, ma intellettualmente onesti, che vuol contribuire a far riflettere, a camminare in un mondo di rovine, cavalcando la tigre, ogni giorno, nel senso più nobile, aristocratico e verticale possibile.

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