16 Novembre 2025

Marina Balbo: “è molto rischioso il lavoro con i ragazzi”

di Mariella Lentini

INTERVISTA ALLA PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA MARINA BALBO

Sulla falsariga del famoso “Questionario di Proust” abbiamo rivolto alcune domande alla dottoressa Marina Balbo, psicologa, psicoterapeuta, già vicepresidente dell’associazione EMDR Italia, e la ringraziamo per la sua disponibilità (sotto l’intervista trovate una sua biografia e una scheda descrittiva del suo ultimo libro pubblicato con la casa editrice Mondadori “La cura dei ricordi”).

Una persona famosa (attuale o storica) che si avvicina al suo ideale… “Rita Levi Montalcini perché non ha mai smesso di lavorare fino a tarda età, mantenendo giovane e vivace la sua mente”.

La materia più amata e quella più odiata da studentessa… “Psicologia la più amata; non mi sentivo portata per il disegno tecnico”.

Quale è la sua più grande passione? “Viaggiare e scrivere libri: viaggiare ti consente di aprire la mente imparando a conoscere nuove culture, instaurare nuove relazioni sociali, vedere nuovi mondi. Tutto questo serve anche per scrivere libri e promuovere la cultura psicologica. In Italia la gente, nonostante le tante informazioni che si hanno a disposizione tramite la televisione e gli altri mass media, ha ancora poche conoscenze sul funzionamento della mente e del cervello rispetto ai disturbi del comportamento, ai disturbi d’ansia, alla depressione”.

Qual è il suo motto?  “Segui le tue passioni e non fermarti mai”.

Una sua fobia… “I serpenti”.

Un oggetto al quale è particolarmente legata… “I miei libri universitari”.

Il suo sport preferito… “La pallacanestro: l’ho praticato da ragazzina ed è uno sport che mi piace molto seguire tuttora”.

Il fiore, il frutto e il colore che apprezza di più… “Il fiore preferito è il papavero perché è molto semplice e mette allegria, quando vedo il primo papavero dico: “benvenuta estate”! Il colore che mi piace è il turchese e il frutto la pesca”.

Che rapporto ha con il cibo e quale è il piatto che ama di più… “Con il cibo ho un ottimo rapporto, l’importante è mangiare sano. In particolare amo la pasta e il pesce, soprattutto gli spaghetti alle vongole”.

Quali qualità apprezza di più in una persona? “La sincerità e l’empatia”.

Tra i vari problemi del mondo quale è quello che le dà più fastidio? “La guerra! L’uomo non ha imparato nulla dal passato e purtroppo continua ancora oggi a scatenare conflitti armati”.

Il film più bello che ha visto… “Il Padrino di Francis Ford Coppola del 1972 perchè conoscere la storia dell’immigrazione dalla Sicilia in America è stato molto interessante e per le grandi interpretazioni di Al Pacino e Marlon Brando”.

Il suo programma TV preferito… “Porta a Porta di Bruno Vespa perché ci consente di conoscere l’attualità e di approfondirla”.

La nazione del mondo in cui le piacerebbe vivere… “L’Italia perché è il mio Paese. L’Italia è ricca d’arte, di cultura, di storia, e poi c’è il mare che è la cosa più bella del mondo”.

La musica aiuta a liberare le emozioni. Quale genere ama ascoltare? “Sono una fan di Bruce Springsteen, certi testi delle sue canzoni sono meravigliosi”.

Gli scrittori preferiti e i libri che ha più amato leggere… “Gabriel Garcia Marquez e il suo capolavoro Cent’anni di solitudine. Di Oriana Fallaci ho molto apprezzato Un uomo.

Il nome di ognuno di noi è importantissimo, ci distingue dagli altri fin da bambini. Perché lei si chiama Marina? “Perché piaceva tanto a mio padre: era un ammiratore del corridore Fausto Coppi e sua figlia si chiamava Marina”.

Un ricordo bello legato alla sua infanzia… “La mia famiglia riunita durante le feste di Natale”.

Un passo del Vangelo recita: «Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli». É importante saper mantenere da adulti la purezza e l’incanto dell’infanzia?

“Sempre, è molto importante, però bisogna farsi aiutare quando questo diventa difficile, mi rivolgo soprattutto alle persone che hanno vissuto esperienze traumatiche”.

Secondo lei la famiglia in Italia è sufficientemente tutelata? “Dipende dalle situazioni, ma si dovrebbe fare di più. Molte volte la famiglia ha bisogno di aiuto, tuttavia ci sono poche persone impegnate nel sociale, non sono sufficienti. Occorrerebbe investire maggiori risorse nel welfare”.

Che valore hanno i nonni per la società di oggi? “Altissimo. I nonni, con la loro saggezza e i loro preziosi consigli, sono importanti per tramandare la storia della famiglia. Sono figure affettive di riferimento fondamentali per i nipoti, ma non devono sostituire i genitori nelle scelte. Se il figlio chiede un parere allora i nonni possono e devono intervenire, altrimenti no”.

Con l’avvento di Facebook, Instagram e intelligenza artificiale assistiamo a fenomeni negativi come il cyberbullismo. Come difenderci? “Non pubblicando fotografie e momenti privati. Importante è promuovere l’educazione per i giovani e i rischi correlati nelle scuole e, soprattutto, anche un’educazione rivolta ai genitori perché non conoscendo come funzionano i social (Facebook, Instgram, TikTok) e quali possono essere i pericoli a cui si va incontro, non riescono a seguire adeguatamente i ragazzi”.

L’oratorio, la parrocchia, possono rappresentare un punto di riferimento per i giovani? “Se ci sono degli educatori formati in modo adeguato certamente. Ma non ci si può improvvisare: è molto rischioso il lavoro con i ragazzi se non si ha una buona preparazione”.

Si parla troppo del Male che c’è nel mondo e meno del Bene perché “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”. I mass media: cattivi o buoni maestri? “E’ importante avere la capacità di discriminazione, di capire che cosa stanno dicendo i mass media, che cosa sono le fake news. I mezzi di comunicazione diventano cattivi maestri quando il ragazzo viene lasciato solo a fruirne e credo che la scuola sia l’unica importante fonte da cui apprendere”.

L’agiografia (la vita dei santi) può rappresentare un valore etico morale anche per i non credenti e un esempio da seguire per la società di oggi? “Sì, ma con la spiegazione di un esperto. A un ragazzo occorre spiegare il valore della vita di un santo, durante l’ora di religione a scuola, a catechismo, in famiglia. I giovani hanno bisogno di una guida, di uno stimolo, altrimenti si annoiano”.

Quale santo potrebbe essere un valido “influencer” per i giovani di oggi? “San Francesco d’Assisi, come esempio di umiltà, tenacia e amore per tutti gli esseri umani”.

Nel “Cantico delle creature” San Francesco loda le bellezze del Creato. Ricorda un paesaggio che l’ha emozionata? “Lo stupendo mare della Sicilia perché è caldo, calmo e mi ricorda le mie origini palermitane da parte di madre”.

Una parabola che ricorda in particolare… “Il figliol prodigo perché i figli vanno accettati anche se fanno degli errori”.

Chi è per lei Gesù Cristo? “Una figura paterna, di aiuto e di perdono”.

Qual è il senso della sua vita e come vorrebbe spenderla nel mondo? “Ho ricevuto il dono di curare, quindi questo è il mio senso”.

Recentemente Marina Balbo ha scritto “La cura dei ricordi – Voltare pagine con il metodo EMDR” per le edizioni Mondadori

I ricordi hanno un immenso potere sulla mente, ci aiutano a costruire la nostra identità. Tuttavia, il cervello tende a registrare con più facilità le esperienze traumatiche rispetto a quelle piacevoli, plasmando negativamente la percezione che abbiamo di noi stessi e del mondo. Si pensa comunemente che i traumi per essere elaborati abbiano solo bisogno di tempo, la scienza invece ha dimostrato che aspettare non ci libera dalla sofferenza. I ricordi traumatici non scompaiono semplicemente con il passare degli anni ma restano intrappolati nelle nostre reti neuronali e, se ignorati o rimossi, possono mettere radici e manifestarsi sotto nuove forme: ansia, fobie, difficoltà relazionali e blocchi emotivi. Diventano così “pesi invisibili” che influenzano profondamente le giornate. Eppure, qualunque sia la nostra storia, non dobbiamo sentirci per sempre condizionati dalle esperienze che abbiamo vissuto. Se il passato ci ha ferito e avvertiamo che certi pensieri dolorosi tornano spesso a farci visita, è fondamentale sapere che esiste una via d’uscita concreta. Marina Balbo, psicologa, psicoterapeuta, già vicepresidente dell’associazione EMDR Italia, ci accompagna in un viaggio alla scoperta di un metodo scientifico riconosciuto a livello internazionale nella cura dei piccoli e grandi traumi: l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Un approccio efficace che ha già migliorato la vita di moltissime persone. L’autrice, attraverso spiegazioni accessibili, esercizi pratici e dialoghi con i propri pazienti tratti dalla sua esperienza clinica, ci aiuta, con chiarezza e sensibilità, a comprendere i  meccanismi più nascosti della nostra mente per trasformare il dolore in consapevolezza e dare un nuovo significato al nostro presente.

Presentazioni del libro “La cura dei ricordi” di Marina Balbo

Venerdì, 10 ottobre 2025, ore 18.30, Hotel Plaza, Pescara

Venerdì, 17 ottobre 2025, ore 18.30, Hotel Regina Margherita, Cagliari

Sabato, 25 ottobre 2025, ore 17,00, Festival di Biella, Biella 

MARINA BALBO – biografia

Marina Balbo è psicologa e psicoterapeuta. Ricercatrice e formatrice presso l’associazione per l’EMDR in Italia, svolge attività di psicoterapeuta in Asti e Torino con particolare attenzione alle problematiche dei Disturbi del comportamento Alimentare.

E’ inoltre trainer nei corsi di formazione sull’EMDR: trainer ufficiale accreditata dall’EMDR EUROPE E DALL’ISTITUTO DI FRANCINE SHAPIRO USA. E’ Socia fondatrice e Past Vice Presidente Associazione per l’EMDR in Italia, docente e didatta della Scuola Quadriennale di Psicoterapia AIAMC (Associazione Italiana Terapia Cognitivo-Comportamentale) e in vari corsi di specializzazione e master in  psicologia clinica e disturbi del comportamento Alimentare.

“Il metodo psicoterapeutico EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) ci aiuta a fare pace con i ricordi dolorosi e a vivere il presente con serenità – afferma la dottoressa Marina Balbo – Il passato non può essere cambiato, è vero, ma possiamo cambiare il modo in cui lo accogliamo dentro di noi, possiamo ridefinire il giusto spazio che gli offriamo e imparare a ospitarlo, senza lasciargli custodire «le chiavi di casa»”.

Marina Balbo è autrice di varie pubblicazioni in riviste scientifiche internazionali e ha pubblicato i seguenti saggi:

EMDR: Uno strumento di dialogo tra le Psicoterapie, McGrow – Hill  Edizioni, 2006

EMDR e disturbi dell’alimentazione. Tra passato, presente e futuro, Giunti Psychometrics, 2015

Cibo amico, cibo nemico: un interminabile conflitto. EMDR la soluzione possibile, Mimesis Edizioni, 2019

La cura dei ricordi: cambiare pagina con il metodo EMDR, Mondadori, 2025

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