16 Novembre 2025

La santità sacerdotale è decisiva

di Zarish Imelda Neno

IL FUTURO DELLA CHIESA SONO I SACERDOTI

Si è detto molte volte che il futuro della Chiesa sono i giovani, e poi si è affermato che il futuro della Chiesa è l’accoglienza, intesa come apertura e misericordia verso tutti. Sono idee che contengono una parte di verità, ma dentro di me sento che non bastano. Dopo anni di cammino nella fede, di domande e di osservazione della realtà ecclesiale, io sono giunta a una convinzione profonda: il futuro della Chiesa sono i santi sacerdoti.

Perché? Perché tutto ciò che la Chiesa è e sarà dipende da un unico centro: l’Eucaristia. E senza il sacerdote, l’Eucaristia non esiste. Senza l’Eucaristia, la Chiesa perde la sua linfa vitale, smette di essere quel Corpo vivo e pulsante che Cristo ha voluto. È il sacerdote, configurato a Cristo attraverso il sacramento dell’Ordine, che rende presente il sacrificio della Croce, che annuncia la Parola con autorità, che perdona i peccati, che accompagna e guida il popolo di Dio. Senza di lui, la Chiesa non può vivere pienamente la sua missione.

Il sacerdozio non è un semplice “ruolo” o un servizio tra tanti: è un mistero d’amore. Il sacerdote è chiamato ad essere alter Christus, un altro Cristo, a diventare segno visibile di una Presenza invisibile. Quando stende le mani sull’altare, è Cristo che agisce attraverso di lui; quando assolve nel confessionale, è Cristo che perdona; quando predica, è Cristo che parla. Per questo il sacerdote non appartiene a sé stesso: appartiene totalmente a Dio e al popolo che gli è affidato.

Ecco perché la santità sacerdotale è così decisiva. Un sacerdote santo non è semplicemente “buono”: è un uomo innamorato di Dio, capace di condurre altri all’incontro con Lui. È un padre spirituale che guida con fermezza e tenerezza, che non ha paura di dire la verità ma lo fa sempre con carità. È un uomo che prega, che soffre per le anime, che offre se stesso in silenzio ogni giorno. La sua vita diventa un Vangelo vivente, un riflesso della presenza di Cristo nel mondo.

Quando i sacerdoti sono santi, i giovani trovano guide vere e non semplici compagni di strada. Quando i sacerdoti sono santi, l’accoglienza diventa autentica misericordia, non semplice inclusione superficiale. Quando i sacerdoti sono santi, la Chiesa non segue le mode del tempo ma illumina il tempo con la luce eterna di Dio.

La storia della Chiesa lo conferma: ogni riforma, ogni risveglio spirituale, ogni rinascita è iniziata da cuori sacerdotali consumati dall’amore per Cristo. Penso a san Giovanni Maria Vianney, a san Filippo Neri, a san Pio da Pietrelcina… uomini che, senza potere umano, hanno cambiato il volto della Chiesa perché hanno lasciato che fosse Cristo a vivere in loro.

Per questo oggi, più che mai, dobbiamo pregare per i sacerdoti: perché siano santi, perché rimangano fedeli, perché siano uomini di preghiera, di sacrificio e di amore. E dobbiamo pregare anche perché nuove vocazioni nascano, perché Dio continui a donare alla Chiesa pastori secondo il Suo cuore (cf. Ger 3,15).

Io credo con tutto il cuore che il futuro della Chiesa non dipenderà da strategie pastorali, programmi giovanili o iniziative sociali. Dipenderà da uomini che, sull’altare, offriranno la loro vita insieme al pane e al vino. Da sacerdoti che avranno il coraggio di essere santi. Perché dove ci sono santi sacerdoti, lì la Chiesa è viva, cresce e illumina il mondo.
E io voglio continuare a credere e a sperare proprio in questo: che Dio ci doni sacerdoti santi… perché solo così il futuro della Chiesa sarà pieno di speranza.

Approfondimenti

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments