Una vita fatta di preghiera e di studio, in un centro vivo e pulsante di spiritualità

di Angelica La Rosa

“ANNA M. CÀNOPI. MADRE PER SEMPRE, BADESSA, MISTICA E POETESSA”

Sono trascorsi tre anni da quel 21 aprile 2019 nel quale Madre Anna Maria Cànopi, badessa del monastero «Mater Ecclesiæ» di Isola San Giulio, ci ha lasciati.

Le pagine di un libro in uscita oggi (22 luglio) ci raccontano la bellezza della sua storia con le parole di chi l’ha conosciuta e amata: oblati benedettini, religiosi, giornalisti, scrittori e tanti altri.

Dal libro, “Anna M. Cànopi. Madre per sempre, badessa, mistica e poetessa” (La Fontana di Siloe, 120 pagine, € 12), in cui si incrociano aneddoti, incontri ed eventi, emergono suggestivi frammenti di una vita fatta di preghiera e di studio, trascorsa “nell’infaticabile opera di annuncio”, come scrive Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara. In una polifonia di voci risalta come la Madre, con le “sue” monache, abbia trasformato la piccola isola di San Giulio in un centro vivo e pulsante di spiritualità.

Il lettore potrà vedere come la Madre abbia reso attuale l’antica regola benedettina, invitando gli uomini e le donne del nostro tempo a rivolgere lo sguardo al cielo e a pronunciare anche loro quell'”Eccomi”. quel “Sì” alla Parola che chiama, immersi in un lavoro e in una carità operosi.

I curatori del libro sono Roberto Cutaia (giornalista e scrittore che dal 2020 è Segretario nazionale degli Ascritti Rosminiani) e Matteo Albergante (insegnante di discipline letterarie nelle scuole superiori e giornalista pubblicista) mentre i contributi sono curati da Vincenzo Amato (“La donna del sorriso”), don Marco Barontini (“Madre Cànopi: una vita come totale offerta a Dio nella Chiesa”), Biagio Bruno (“Quarantasei anni in poche righe”), Sandro Carotta (“Il primato dell’altro”), Vito Cioce (“La madre della fiducia”), la famiglia Giraudo (“Una poesia «donata…» e una madre!”), Luigi Gulia (“Il silenzio educa all’ascolto della voce di Dio”), madre Maria Fatima e comunità della SS.ma Annunziata di Fossano (“La fondazione di Mater Ecclesiæ: seme di prodigiosa fecondità”), Alberto Poggia (“Vicini al mistero”), Bruno Quaranta (“Madre Anna Maria Cànopi: una vita per amare”), la famiglia Savio (“Madre Anna Maria Cànopi: una luce sul nostro cammino”), Laura Travaini (“Madre Anna Maria).

Arricchiscono il testo l’introduzione a cura del vescovo Franco Giulio Brambilla dal titolo “Una notte di luna piena”, la Prefazione a cura delle monache benedettine dell’abbazia Mater Ecclesiæ, la Presentazione degli stessi autori, la Postfazione. di monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto, dal titolo “Abbiamo bisogno di mistica per stare nella vita con il cuore e gli occhi di Dio”.

“Dalle testimonianze inserite in questo volume emerge un’esistenza bella, che per umiltà ha amato nascondersi con la stessa cura con cui altri oggi amano mettersi in mostra. Un poco alla volta, attraverso lo sguardo dei testimoni, tra i quali vescovi, preti, religiosi, oblati benedettini, insegnanti, giornalisti o scrittori, si para davanti agli occhi dei lettori una donna che ha fatto propri i tratti dell’umiltà, della semplicità e della carità. Una donna a cui non è piovuto tutto dal cielo, ma che si è impegnata ad aderire alla grazia, con la sua solida statura morale e spirituale, ma anche con un pizzico d’ironia, che permette a ognuno di noi di attraversare le notti più buie e i deserti più aridi dell’esistenza”, hanno scritto nella Prefazione le monache benedettine dell’abbazia Mater Ecclesiæ.

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