Il Card. Sarah: “il demonio attacca fortemente l’Eucaristia perché è il cuore della vita della Chiesa”

a cura della Redazione

LE RIFLESSIONI DEL CARDINALE AFRICANO

“Il demonio attacca fortemente l’Eucarestia perché essa è il cuore della vita della Chiesa. Ma credo, come ho già scritto nei miei libri, che il cuore del problema sia la crisi di fede dei sacerdoti. Se i sacerdoti sono consapevoli di cosa è la Messa e di cosa è l’Eucarestia, certi modi di celebrare o certe ipotesi sulla Comunione non verrebbero neanche in mente. Gesù non si può trattare così”.

È questo il pensiero del Cardinale Robert Sarah, il Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti.

Il porporato africano, a proposito di Messe in streaming o in tv, ha spiegato a La Nuova Bussola Quotidiana che “non possiamo abituarci a questo, Dio si è incarnato, è carne  e ossa, non è una realtà virtuale. È anche fortemente fuorviante per i sacerdoti. Nella Messa il sacerdote deve guardare Dio, invece si sta abituando a guardare alla telecamera, come se fosse uno spettacolo. Non si può continuare così”.

“L’Eucarestia non è un diritto né un dovere: è un dono che riceviamo gratuitamente da Dio e che dobbiamo accogliere con venerazione e amore. Il Signore è una persona, nessuno accoglierebbe la persona che ama in un sacchetto o comunque in un modo indegno. La risposta alla privazione dell’Eucarestia non può essere la profanazione. Questa è davvero una questione di fede, se ci crediamo non possiamo trattarla in modo indegno”. Il riferimento del cardinale Sarah è a quella ipotesi blasfema di “impacchettamento” del Corpo di Cristo per consentire ai cattolici italiani di tornare a farla, ma evitando contaminazioni, trasformando il Corpo in una comunione “fai da te”, con ostie “take away”.

“Non è assolutamente possibile, Dio merita rispetto, non si può metterlo in un sacchetto. Non so chi abbia pensato questa assurdità, ma se è vero che la privazione dell’Eucarestia è certamente una sofferenza, non si può negoziare sul modo di comunicarsi. Ci si comunica in modo dignitoso, degno di Dio che viene a noi. Si deve trattare l’Eucarestia con fede, non possiamo trattarla come un oggetto banale, non siamo al supermercato. È totalmente folle”, ha spiegato il cardinale Sarah.

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