Trenta teologi tedeschi a Papa Francesco: “revochi la scomunica a Martin Lutero”

 

Circa 30 teologi, protestanti e cattolici, hanno fatto appello a papa Francesco per revocare la bolla di scomunica emessa da papa Leone X contro Martin Lutero nel 1521. Allo stesso tempo, dicono i firmatari, la Federazione mondiale luterana dovrebbe ritirare il verdetto di Lutero contro il papa, e i suoi successori, definiti come “Anticristo”.

La proposta è stata avanzata dal gruppo di dibattito ecumenico di Altenberg che ha pubblicato il documento “La riconciliazione dopo 500 anni”, attraverso il quale auspicano un riconoscimento reciproco ufficiale tra le chiese protestanti e quelle cattoliche.

Secondo il pastore di Colonia Hans-Georg Link, il 500° anniversario della scomunica di Martin Lutero, che ricorrerà il 3 gennaio 2021, “sarebbe il momento opportuno per affrontare la questione”.

Secondo i firmatari della “Dichiarazione di Attenberg”, gli sforzi ecumenici e le discussioni tra cattolici e luterani a partire dal Concilio Vaticano II hanno contribuito a vedere gli eventi di quel tempo sotto una nuova luce. Alla luce di questi eventi, il gruppo ecumenico chiede a papa Francesco di dichiarare che le condanne della bolla di scomunica del 1521 non incidano sugli attuali membri delle chiese protestanti luterane.

Chiedono anche alla Conferenza dei vescovi cattolici tedeschi e alla Chiesa protestante in Germania (EKD) una dichiarazione pubblica congiunta di pentimento per gli eventi di quel tempo e la speranza che vengano superate le reciproche convinzioni che hanno portato alla divisione delle Chiese.

Il gruppo di discussione ecumenica Altenberg, fondato nel 1999 vicino a Colonia ha circa 30 teologi, tra cui la professoressa di Tubinga Johanna Rahner, la direttrice dell’Istituto ecumenico dell’Università di Münster, Dorothea Sattler e alcuni professori emeriti di teologia.

Evidentemente questi teologi hanno dimenticato che dal 1518 al 1520 si è assistito non solo a una radicalizzazione dell’atteggiamento di Lutero, ma anche a un’evoluzione e ampliamento di temi e problemi che all’avvio della vicenda erano solo accennati.

E dopo la pubblicazione della Bolla di scomunica Decet Romanum Pontificem, del 3 gennaio 1521, Martin Lutero continuò con le sue eresie, anzi le aggravò sempre più.

ANGELICA LA ROSA

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Se la revoca della scomunica aiuti a ritrovare l’unità voluta da Gesù nel rispetto del Vangelo e della carità, credo sia buona. Indubbiamente cammino sarebbe lungo, ma se non si inizia, non si arriva a una conclusione. Bisognerebbe riprendere il cammino partendo dal prima della Riforma Protestante. E i Protestanti, e quanti si rifanno alla Riforma rivedano tante delle scelte conseguenti a questo momento. Non dovrà essere il mettere sotto il tappeto la spazzatura, ma l’accostarsi con cuore nuovo e sincero alla Parola di Dio e alla Tradizione della Chiesa. Si può, anzi si dovrebbe riprendere il cammino per arrivare all’ “ut unum sint”.

IL Santo Padre tolga la scomunica ai luterani, indipendentemente da quello che faranno i luterani. Poi preghiamo il buon Dio affinché illumini i luterani.Noi con amore perdoniamo, sarà, il Signore a fare la rimanente parte