La presidente greca chiede al Papa di intervenire per bloccare la conversione di Santa Sofia in moschea

 

La presidente della Repubblica ellenica, Katerina Sakellaropoulou, ha contattato ieri Papa Francesco in merito alla decisione delle autorità turche di convertire Hagia Sophia in una moschea.

“Questa azione”, ha sottolineato, “non è una questione interna della Turchia, ma una questione più ampia che deve essere esplicitamente e inequivocabilmente condannata dalla comunità internazionale”.

Il presidente greco ha ringraziato il Papa per le sue dichiarazioni di sostegno e gli ha chiesto, a sua volta, di usare tutta la sua influenza per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale in modo che i leader turchi ribaltino la loro decisione e ripristino lo status di Santa Sofia come monumento protetto.

Da parte sua, il Papa ha dichiarato di essere d’accordo con le osservazioni di Sakellaropoulou, ha riconosciuto le ragioni politiche della decisione di Erdogan e ha promesso di continuare i suoi sforzi per invertire la decisione.

Il Papa ha colto l’occasione per lodare gli sforzi della Grecia nel ricevere rifugiati e immigrati, come ha avuto l’opportunità di verificare durante la sua visita a Lesbo nel 2016.

La presidente Sakellaropoulou ha invitato Papa Francesco a visitare la Grecia nel 2021, anno in cui si celebrerà il bicentenario della Rivoluzione greca del 1821. Il Papa ha accettato l’invito, sperando che le condizioni sanitarie consentano il viaggio.

 

MATTEO ORLANDO

 

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