“I disoccupati trovano occasioni di lavoro se pregano ogni giorno con fervore San Giuseppe”

“I disoccupati trovano occasioni di lavoro se pregano ogni giorno con fervore San Giuseppe”

Nella mentalità corrente si parla di lavoro solo per indicare il modo per ottenere in cambio una paga e vivere dignitosamente. È corretto questo interscambio tra il datore e il lavoratore, il lavoro nobilita la persona, ed appunto è dignità.

C’è una vasta varietà di lavoro, da quello dell’operaio non specializzato chiamato manovale a quello professionale, che si raggiunge dopo appropriati studi o corsi specialistici per l’acquisizione di conoscenze fondamentali.

Il lavoro non deve valutarsi come un impegno da svolgere solo per ottenere in cambio un legittimo compenso, non si deve considerare con una attività solo esteriore. In tutti i lavori occorre un vivo interesse, l’amore che si possiede, come se fosse qualcosa di personale. Non è facile arrivare a questo e i cristiani sono favoriti.

La buona funzionalità e la crescita dell’azienda dove si lavora con amore o la piccola ditta o l’Amministrazione Pubblica, garantisce un futuro e spesso diventa come una famiglia. Un amore che va oltre la busta paga e questo aspetto tocca la coscienza di ogni lavoratore.

L’unico modo per acquisire la spiritualità dell’Amore è l’incontro con Gesù, solo amando Lui si diventa capaci di amare anche i propri nemici!

La gentilezza è una virtù umana, nel lavoro è una componente indispensabile e si può sempre praticare anche con gli sforzi, ma rimane comprensibile la stanchezza stampata sul volto dell’impiegato che lavora in un centro commerciale o in un altro impiego spossante. Non sempre si riesce a sobbarcarsi di incarichi delicati e per lunghe ore.

C’è anche il lavoro della domenica che noi cattolici consideriamo un sopruso per i lavoratori, sia quelli che vanno a Messa sia quelli che hanno il diritto di rilassarsi, riposarsi, dedicare del tempo alle loro cose e alla famiglia. Dio ci ha comandato: «Ricordati di santificare le feste».

Ognuno valuta l’apertura dei negozi nel giorno del riposo secondo la convenienza, non riflette sulle conseguenze dannose primariamente religiose, personali e poi familiari dei lavoratori obbligati a fare turni difficili per soddisfare le esigenze del mercato. Non viene giustificata l’apertura della domenica dal lavoro offerto a migliaia di persone.

Erano molto diversi i tempi del Maestro falegname Giuseppe di Nazareth.

Questo Uomo benedetto metteva tutto l’amore che possedeva nel lavoro che svolgeva, non tanto per il compenso spettante, Egli esultava nel trasmettere la sua gioia ai clienti con i lavori ben fatti che produceva. Giuseppe lavorava con amore per far contenti i clienti, donava agli altri la ricchezza spirituale che possedeva. Averne oggi artigiani come Lui!

Il suo lavoro umile e meticoloso faceva risaltare una immensa spiritualità, faceva sfoggiare le sue eccelse virtù, nobilitate dalla Grazia di Dio. Gesù imparò da San Giuseppe l’arte di falegname e rimaneva commosso nell’ammirare con quale amore il Padre putativo costruiva una porta o una finestra. Nella stanza dove lavoravano non si udivano molte parole, il silenzio amoroso faceva cantare i Cuori di perenne amore e lode a Dio Padre.

In San Giuseppe riscontriamo quelle qualità che oggi emergono a fasi alterne o in minima parte in molti artigiani, muratori, elettricisti, ecc. Chiamare un operaio comporta anche la donazione della fiducia, perché lo fai entrare a casa tua per svolgere lavori e questo avviene per la necessità, spesso senza conoscere l’affidabilità, e se l’operaio è disonesto conosce tutte le strategie per truffare.

Ci sono pochi artigiani e altri lavoratori leali, lo scrivo senza condannare, è purtroppo una tristissima verità che emerge da incalcolabili testimonianze e da decine di migliaia di processi in corso, come viene segnalato in un articolo.

Occorre fare un esame attento prima di affidare i lavori della propria casa a persone non conosciute o non accreditate da amici sinceri. Alle volte rimane preferibile chiamare operai che abitano un po’ più lontano e oltre a garantire il lavoro a regola d’arte, dimostrano sincero interesse nei lavori.

Ci sono categorie di artigiani e settori dell’edilizia difficilmente controllabili e posseggono una abilità unica nell’inventare storielle per truffare, intascare più soldi, raggirare con il costo del materiale che gonfiano con semplicità e maestria. Occorre sempre avere in mano i preventivi dei materiali e dei lavori elaborati da altre ditte per discutere con operai dell’edilizia.

In qualche modo ne hanno conseguenze anche i lavoratori corretti, essi comunque riescono a dimostrare l’onestà e a corrispondere alla fiducia.

I lavoratori devoti di San Giuseppe sono meno posseduti dalla debolezza di truffare in ogni occasione, ma anche una sola truffa è sempre grave.

San Giuseppe è il perfetto modello per tutti i lavoratori, per lo sposo che deve agire sempre con rispetto verso la moglie e i loro figli, per i Sacerdoti che devono lavorare con grande amore nella Chiesa e devono mettere al centro della vita spirituale le virtù, altrimenti si semina vento e si raccoglie tempesta.

I disoccupati trovano occasioni di lavoro se pregano ogni giorno con fervore San Giuseppe, come anche gli artigiani e gli operai trovano speranza e serenità che scacciano l’ansia del futuro, evitando di sbagliare nelle trattative lavorative e nella lealtà.

San Giuseppe è il Patrono della Chiesa, invochiamolo ogni giorno per infondere a tutti i Pastori un grande zelo, pienamente fedele e umile.

Oggi inizia il mese di maggio dedicato alla Madonna. Offriamo ogni giorno atti di vero amore e di penitenze piccole o grandi alla Madonna!

San Giuseppe è il modello dei cristiani che vogliono ricevere Grazie particolari dalla Madonna e la protezione speciale di Gesù.

Soprattutto i Religiosi devono guardare San Giuseppe per fare come Lui: obbedire a Dio docilmente, rinnegando la loro volontà umana.

Negli esorcismi i diavoli tremano quando viene invocato San Giuseppe. Provate a pregarlo e onorarlo ogni giorno, vedrete quanti aiuti vi darà.

PADRE GIULIO MARIA SCOZZARO

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