Esclusivo don Dobrzynski: “l’autorevolezza di Giovanni Paolo II spaventa chi ama la teologia morale liquida”

Di Bruno Volpe

“Non escludo un attacco alla santità di Giovanni Paolo II che infastidice o spaventa”: lo dice in questa intervista al nostro sito don Andrzej Dobrzynski, polacco, direttore a Roma del Centro Documentazione e Studio sul Pontificato Giovanni Paolo II.

Padre Andrzej, alcuni media negli Usa sostengono che Giovanni Paolo II sia stato elevato con troppa fretta alla gloria degli altari…

“Non escludo, anzi sembra, che sia in corso un attacco alla figura e alla sanità di Giovanni Paolo II, si vuole mettere in dubbio la decisione adottata dalla Chiesa”.

Perché?

“Vi è chi vede male la sua fedeltà alla dottrina cattolica e al Magistero della Chiesa. Probabilmente la sua autorevolezza spaventa chi invece cerca una società o segue una teologia morale liquida”.

In questi giorni molte chiese in Polonia sono state assediate, vi sono state manifestazioni di piazza ostili al governo e alla Chiesa polacca. Questi rumors su Giovanni Paolo II possono essere letti in chiave di attacco alla Polonia?

“Tutto è possibile, anche se non esistono prove. Ci sono state proteste e probabilmente c’è all’estero chi finanzia questi gruppi. Infastidisce il mainstream il fatto che il governo polacco non si adegui sempre a quanto dice la UE, alla pari della sua fedeltà ai valori cattolici. Del resto, la Chiesa cattolica è vicina al governo polacco. Naturalmente non possiamo dire tutta la Chiesa, ma alcuni vescovi e settori della Chiesa sì”.

Lei è uno studioso di Giovanni Paolo II. Esistono prove che possano essere usate per accusarlo?

“Assolutamente no. Anzi, come del resto Benedetto XVI ed oggi Francesco, egli è stato attento nel reprimere gli abusi sessuali. Leggere le cose a distanza di venti anni è sbagliato, all’epoca Giovanni Paolo II non era informato e neppure i suoi collaboratori sapevano con certezza. Si tratta di pettegolezzi non suffragati da circostanze e prove. Nessun testimone si è mai presentato con fatti ed evidenze”.

L’aver accusato il cardinale Dziwisz, storico collaboratore di Giovanni Paolo II, equivale ad attaccare il santo Papa?

“Certo, è un attacco al Papa essendo stato da sempre la persona a lui maggiormente fedele e vicina”.

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Lasciate stare San Giovanni Paolo II, e chi cerca di accusarlo senza motivo vero, si converta.

chi lo ha conosciuto, può solo averlo profondamente amato!