Luca di Tolve: “Ero gay ma mi sono riappropriato della mia eterosessualità”
LUCA DI TOLVE HA DECISO DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI CONVERSIONE, SU BASE PSICOLOGICA E RELIGIOSA, CHE LO HA PORTATO A SCOPRIRE E A SANARE LE FERITE DI TANTI ANNI, FINO A RIAPPROPRIARSI DELLA SUA MASCOLINITÀ ED ETEROSESSUALITÀ
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Di Angelica La Rosa
Vittima dell’abbandono da parte del padre quando era un bambino, e del conseguente rapporto sbilanciato, ai limiti del morboso, con la madre, Luca Di Tolve si ritrova a mettere in discussione la propria identità di genere e a intraprendere l’esperienza omosessuale.
Dopo i primi amori adolescenziali, l’ingresso nell’età adulta coincide con la scelta di vivere senza timori la propria condizione.
Eletto Mister Gay negli anni ’90, si ritrova famoso e molto richiesto a eventi mondani, feste e spettacoli.
La sua nuova vita lo porta a vivere ogni sorta di trasgressione e sfrenatezza.
Dietro l’angolo, però, sta in agguato un nemico letale: l’Aids, che senza pietà lo priva nel giro di poco dei migliori amici.
Si ritrova con tanta rabbia addosso, soprattutto verso il padre e verso Dio.
Un giorno accade che qualcosa si rompe nella dinamica di vita e nel precario equilibrio costruito in quegli anni.
Luca rientra in se stesso e decide di intraprendere un percorso di conversione, su base psicologica e religiosa, che lo porta a scoprire e a sanare le ferite di tanti anni, fino a riappropriarsi della sua mascolinità ed eterosessualità.
Un cammino faticoso, fatto di dubbi e ricadute, che lo porta fino a Medjugorje: l’incontro con la Madonna lo spinge decisamente sulla strada della conversione, favorendone una completa rinascita interiore.
Dopo sofferenze e fatica, Luca incontra anche l’amore a lungo cercato e con Terry inizia una nuova vita, fatta di una gioia mai sperimentata prima.
Per la rubrica dei video, più o meno recenti, utili per conoscere la realtà che ci circonda vi proponiamo una sua testimonianza.