L’avv. Cerrelli: “saremo sempre più inseriti in una società fluida e omologata”

Tutte le categorie professionali, nessuna esclusa, potrebbero essere oggetto delle eventuali sanzioni previste dal DDL Zan

Di Antonella Paniccia

Al Circolo dei Funzionari della Polizia di Stato, a Roma, si è  tenuto un interessante incontro con l’Avvocato Giancarlo Cerrelli dal titolo: “Il DDL Zan: imposizione di un’ideologia in guerra contro la realtà”.

L’Avvocato Cerrelli ha di recente abbandonato la Lega crotonese, da lui stesso fondata, una realtà che si era ormai ben radicata nella sua terra d’origine con la finalità di attuare una politica di bene comune orientata anche a determinati valori in difesa dell’identità cristiana ed europea. La non corrispondenza della politica della nuova dirigenza crotonese alle attese e agli ideali con cui l’associazione partitica era sorta, ha determinato il suo allontanamento dal gruppo.

Informazione Cattolica ha voluto approfondire con l’Avvocato alcuni punti riguardanti il tanto discusso decreto Zan, al fine di conoscere  i cambiamenti che esso, in caso di approvazione, verrebbe a definire nel nostro contesto sociale e gli è stato chiesto, anzitutto, quali categorie professionali potrebbero essere maggiormente colpite, o censurate, in caso di approvazione del decreto Zan.

Egli ha precisato che tutte le categorie professionali, nessuna esclusa, potrebbero essere oggetto delle eventuali sanzioni previste dal DDL Zan. Il problema, infatti, non riguarderebbe soltanto i docenti, i sacerdoti, i catechisti, i medici, ma anche gli impiegati e le istituzioni varie.

“Il modello gender – dice l’Avvocato – sarà diffuso in tutte le amministrazioni pubbliche, quindi anche nelle scuole, e ci sarà – potremmo dire – una dittatura del pensiero unico. Chi non si dovesse conformare o se, ad esempio, esprimerà un parere che per alcuni potrà essere ritenuto discriminatorio, potrebbe anche essere denunciato e subire un processo penale che, a prescindere dall’esito (che non è una cosa indifferente perché, se si viene condannati, si viene condannati pesantemente), per il solo fatto di iniziare un processo e di trovare un avvocato, porterà a rimanere con la tensione di essere condannato. E questo sarà il vero danno! In ogni caso è pericolosissimo questo DDL Zan: difatti stabilisce che, chiunque dovesse organizzare un incontro, o anche solo parteciparvi, può essere arrestato e ricevere una condanna fino a4 anni di reclusione. Se, ad esempio, tu organizzi una conferenza e inviti me, ed io parlo contro il gender, rischiamo di subire tutti un processo. Inoltre l’organizzatore potrà essere condannato fino a 6 anni di reclusione. Sarebbe veramente un dramma perché costoro vogliono, in qualche modo, imporre una nuova antropologia che non si baserà più sulla legge morale naturale ma sul desiderio e  sull’assoluta autodeterminazione dell’individuo”.

Cosa avverrà nella Scuola? Ci saranno corsi di formazione obbligatori per i docenti?

“Sì, perché la giornata contro l’omotransfobia, il 17 maggio, diventerà il grimaldello per poter entrare nella scuola e in tutte le istituzioni. Sarà la leva, il grimaldello per poter poi accedere ai concorsi di formazione e nessuno potrà poi dire no perché è quanto stabilito dalla legge e si potrebbe essere denunciati. Per questo vogliono questa legge che, sicuramente, è una legge ideologica in quanto mira a cambiare non solo la mentalità del nostro popolo, ma ha lo scopo di mettere al sicuro le leggi che sono state già fatte, come le unioni civili, e altre leggi che verranno fatte. Difatti, il decreto Zan non sarà l’ultima tappa, ma è solo una delle tappe, ed è una tappa importante perché mette al sicuro tutta una certa legislazione: se, ad esempio, uno volesse cambiare la legge sulle unioni civili va dentro, lo arrestano. Non si potranno proporre modifiche, si avrà l’impossibilità di poter fare modifiche. Faranno la GPA (gestazione per altri o utero in affitto) e la fecondazione medicalmente assistita anche per donne single. C’è poi il Self ID(il cambiare genere dal maschile al femminile), l’autocertificazione anagrafica per cui chiunque può sentirsi uomo o donna e autocertificarsi secondo il proprio orientamento sessuale. In Canada è successo che dei detenuti maschi si sono detti donne. Una situazione drammatica. Sono entrati nelle carceri femminili e hanno cominciato a stuprare le donne. In alcuni paesi, come in Gran Bretagna, ora si sta tornando indietro”.

Nella scuola, i genitori potranno opporsi a questo tipo di insegnamento?

“No, i genitori dovranno sottostare alla legge dello Stato altrimenti rischiano di essere denunciati. Se faranno opposizione – e questa potrà essere considerata una discriminazione – si potrà essere denunciati”.

E chi deciderà se sarà una discriminazione?

“Lo decideranno i giudici dopo un processo”.

Cambierà anche la lingua italiana?

“Come già in Orwell, nel libro 1984, si parlava di una neolingua, sarà una nuova lingua tutta predisposta per portare avanti gli ideali rivoluzionari. Questa nuova lingua cercherà di cambiare formalmente nome a una realtà che, in realtà, non è mutabile. Come se noi l’olio lo chiamassimo vino, però, quando tu prendi la bottiglia, formalmente pensi che sia vino: allorail problema è che, formalmente, con la lingua cercano non solo di cambiare il comune sentire ma anche di stravolgere la realtà. Ciò è veramente drammatico perché, con la scusa della discriminazione, stanno abbattendo qualsiasi identità”.

Lei pensa, Avvocato, che il DDL sarà approvato? Manca poco all’approvazione del decreto?

“Adesso stanno facendo le audizioni, stanno cercando di rallentarlo ma, alla fine, se si arriverà al voto la maggioranza è per il sì. Solo se si faranno nuove elezioni sarà possibile che esso salti. Il vero dramma è quello che c’è davanti, quello che ci sta per arrivare addosso nell’inconsapevolezza dei più”.

Come vede il futuro l’avvocato Cerrelli?

“Io lo vedo in una prospettiva drammatica in cui saremo sempre più inseriti in una società fluida e omologata nella quale il dissenso, nonostante si parli di libertà, non sarà consentito. La nostra libertà sarà sempre più limitata perché, chi si opporrà a questa dittatura del pensiero unico, la cui base è il  relativismo, sarà non solo emarginato socialmente ma potrebbe essere anche arrestato. Quindi, come diceva Talmon, siamo in una democrazia totalitaria, siamo davvero immersi in un totalitarismo subdolo che molti non riescono a vedere. Se ci si fa caso stiamo andando verso una dittatura che esalterà il consumo, sarà tutto basato sul profitto, bisognerà portare avanti determinate esigenze e, quindi, l’omologazione, l’indistinzione: diventiamo tutti consumatori e saremo tutti omologati in questa società che non ammetterà più dissenso.”

Sarà ancora possibile, in tale società, essere cristiani autentici?

“Se si sarà cristiani omologati al pensiero unico (tipo volontario da ong, aiuto ai poveri, agli immigrati), basato su questioni unicamente sociali, probabilmente si potrà continuare a essere cristiani senza alcun problema -almeno per un certo periodo -ma se si cercherà di portare avanti idee forti, quei principi della fede basati innanzitutto sulla legge morale naturale, allora potrebbero sorgere problemi perché penso che nella chiesa stessa esista il rischio che anche il personale ecclesiastico, inconsapevolmente, si formi e si abbeveri a questa cultura del politicamente corretto e favorisca questo processo rivoluzionario che vuole stravolgere la nostra antropologia”.

Avvocato Cerrelli… abbiamo ancora speranze?

“La speranza è che le persone di buon senso e che hanno a cuore il bene comune, la natura, l’umano, si uniscano per annunciare la Bellezza della verità naturale. Credo che questo sia il compito fondamentale che tutti noi dovremmo svolgere”.

 

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