Maria Luisa Donatiello: “vorrei riaccendere l’interesse per la narrativa valoriale per l’infanzia”

Maria Luisa Donatiello: “vorrei riaccendere l’interesse per la narrativa valoriale per l’infanzia”

di Matteo Orlando

MARIA LUISA DONATIELLO: “LO SCRITTORE RIELABORA E IMMORTALA NELLA PAGINA SCRITTA UNA RAPPRESENTAZIONE DEL PROPRIO MONDO INTERIORE E DELLE PROPRIE ESPERIENZE DI VITA”

Maria Luisa Donatiello è nata a Napoli nel 1984, è moglie, mamma e docente di ruolo di Strumento musicale presso l’I.C. “Cocchia-Dalla Chiesa” di Avellino. Ha conseguito presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Salerno la Laurea triennale in Beni Culturali e alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo dell’Università di Siena la Laurea magistrale in Libro-Testo-Comunicazione (Archivistica e Biblioteconomia), presso il Conservatorio di musica di Avellino il Diploma di Flauto e il Diploma di secondo livello accademico in Discipline storiche-critiche-analitiche della musica. Ha inoltre conseguito il Diploma di perfezionamento in Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. È curatrice del blog L’Ancora e il Delfino: Chiesa e società a confronto (www.ancoraedelfino.it ) e scrive anche per noi di inFormazione cattolica.

Recentemente ha dato alle stampe Rilly. Le storie del cane diventato virtuoso (Tau Editrice, 2021).

Come è nata l’idea e qual è stato l’iter di realizzazione del libro?

La scrittura creativa è per me una forma di approccio all’esistenza, di espressione, di indagine e di scoperta, come il pittore rielabora sulla tela il proprio mondo interiore e la bellezza del creato per farlo proprio, così lo scrittore rielabora e immortala nella pagina scritta una rappresentazione del proprio mondo interiore e delle proprie esperienze di vita. Se la resilienza è stata la parola chiave durante il lockdown la lettura e la scrittura ne hanno rappresentato per me la forma più nobile. Le prime storie del cagnolino virtuoso sono nate anni fa tra il 2007 e il 2009, ma, come spesso accade a opere di scrittori esordienti, non avevano ancora trovato editore. Trascorrere più tempo in casa durante la pandemia ha fatto sì che riprendessi i miei scritti conservati nel cassetto e li rielaborassi aggiungendo nuovi episodi, pagine e rime. La maturità acquisita nel tempo ha certamente segnato positivamente la stesura definitiva del racconto a episodi pubblicato oggi con il titolo di Rilly. Le storie del cane diventato virtuoso (Tau Editrice, 2021).

Che ruolo ha giocato il suo essere madre nella trattazione degli argomenti e perché temi che riguardano la morale?

L’essere madre e docente mi ha spinta fortemente a realizzare questo libro e credo nella bontà e valenza educativa delle storie di Rilly. Ho scritto questo libro prima di tutto per me stessa e per i miei figli, la mia bambina è stata la mia prima lettrice, spero che questo libro possa giovare a molti, è un libro per bambini da leggere anche in compagnia di mamma e papà, di insegnanti, catechisti, educatori, nonni, un libro per tutti! Ho due figli, uno di tre anni e l’altra di sei, e questo ha certamente riacceso il mio interesse per la narrativa per l’infanzia, amata fin dai tempi della scuola elementare, sono stata infatti una divoratrice di libri fin da piccola! La scelta del personaggio tratto dal mondo animale è nel rispetto e in continuità con la tradizione delle favole per l’infanzia, la scelta della suddivisione della storia in episodi e l’uso delle rime hanno lo scopo di alleggerire la narrazione incentrata su un tema importante quale è l’educazione alle virtù: “Nelle storie narrate, fin dagli inizi, leggerete di virtù e di vizi…”. L’intento è stato quello di scrivere un libro “buono”, con un messaggio di Verità, ma in chiave ludica e divertente, educare alle virtù i più piccoli perché spossano costruire e poi seguire la retta coscienza necessaria per vivere una vita buona e felice.

Il libro è dotato di illustrazioni bellissime. Chi le ha realizzate e come è nata la collaborazione con l’illustratore?

Le illustrazioni sono state realizzate da Francesco Giordano, giovane illustratore di origini irpine come me, che conosco personalmente e il cui talento è già noto a molti. Francesco ha subito accolto con grande entusiasmo la mia proposta a collaborare per la realizzazione del progetto. Fantasioso disegnatore ha saputo mettere a servizio la propria arte per un connubio perfetto tra contenuto testuale delle storie e illustrazioni. I colori e i dettagli dei disegni di Giordano arricchiscono l’opera di un grande valore aggiunto, indispensabile, così l’ambientazione per immagini delle storie raccontate è una piacevole immersione nel mondo meraviglioso del cagnolino Rilly.

Il testo si avvale della prefazione di una bioeticista molto nota. Ci riassume cosa dice del libro?

La prefazione è stata scritta dalla professoressa Giorgia Brambilla, bioeticista e teologa morale, docente presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma e consulente di Etica clinica all’ospedale pediatrico Bambin Gesù. La sua penna è autorevole e offre un grande servizio ai lettori adulti rendendo magistralmente esplicita la proposta educativa del libro. Nella prefazione la professoressa si rivolge ai genitori e poi agli educatori, ai catechisti, agli insegnanti, sì perché siamo al cospetto di un libro per bambini, ma non solo per loro, che vuole proporsi come strumento per educare alle virtù perché la vita dei nostri figli, dei nostri alunni, dei nostri nipoti sia bella, buona, felice e come Giorgia Brambilla scrive “Il centro della nostra educazione morale, infatti, non deve essere il precetto, l’obbligo, ma il bene, che è anche uno, bello e vero e da cui, proprio per questo, tutti nel profondo del cuore ci sentiamo attratti. […] Cor ad cor loquitur. È questa la peculiarità delle storie di Rilly, racchiuse in un piccolo libro davvero unico nel suo genere: innescano con delicatezza e serenità una riflessione che parla al cuore dei bambini e dal cuore li sollecita a migliorare”.

 

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