Il cattolico non si consegni alla morte civile e all’emarginazione

Il cattolico non si consegni alla morte civile e all’emarginazione

IL GIOCO TRUCCATO…

Di Martino Mora

La cosiddetta “democrazia liberale” è un bel gioco truccato, dove vincono sempre gli stessi.

E naturalmente vincono sempre gli stessi (immigrazionisti, mondialisti, omosessualisti, laicisti, femministi, abortisti e ora “sanitaristi” fanatici) persino quando perdono numericamente le elezioni, imponendo sempre le loro scelte, perché il gioco è truccato.

E non mi riferisco ai possibili brogli delle ultime elezioni americane, ma a qualcosa di più grave, sistematico e profondo.

Il gioco è truccato, dicevo. E perché è truccato? Perché quella occidentale non è una vera democrazia, ma una democrazia liberale, cioè individualista ed oligarchica, vale a dire plutocratica.

È una “democrazia” nella quale, in teoria, il mio voto vale come quello di Piersilvio Berlusconi, ma Piersilvio Berlusconi con le tv e i miliardi ha un immenso potere di manipolazione e suggestione che il sottoscritto nemmeno si sogna..

Non parliamo di un George Soros o di un Bill Gates. E anche se il sottoscritto si ispira a Principi eternamente validi che loro, nel crasso e ignorante materialismo nel quale sguazzano, nemmeno sanno vedere col binocolo, ciò non toglie che loro sono loro, e io non sono niente.

Non è forse il mondo borghese che ha sostituito l’avere all’essere? Non è il mondo borghese che ha sostituito la gerarchia del denaro a quella dell’onore e a quella del sapere autentico?

Quando la plutocrazia mondialista internazionale – cioè la grande borghesia affaristica – non più spaventata dalla possibile vittoria del comunismo (e quindi della espropriazione delle sue immense ricchezze) ha rivelato di nuovo la sua anima sovversiva dopo i fasti settecenteschi e ottocenteschi, saldandosi in amorosi e indissolubili sensi con la sinistra politica, ideologica e culturale post-sessantottina, opportunamente “americanizzata” e spogliata dalla sua ideologia erronea ma strategica della lotta di classe, è finita ogni autentica possibilità di cambiare o arrestare il corso della storia – intesa come Sovversione – all’interno del mondo occidentale.

E ovviamente le grandi organizzazioni internazionali, dall’Onu alla Ue, ultra borghesi e massoniche, sempre strettamente legate al potere economico, di cui sono in un certo senso l’anima nera e perversa, si sono presto saldate con i temi della “nuova sinistra”.

E se il popolo e il cittadino comune perde sempre a questo truccato tavolo da gioco (ne sia o no consapevole) chi perde più di tutti è il cattolico, che è trattato come un paria e consegnato alla morte civile e all’emarginazione, a meno che non rinneghi i suoi Principi eterni, come gli suggeriscono costantemente di fare i suoi ecclesiastici, da sessant’anni dediti al tradimento, negli ultimi anni in maniera evidente anche ai ciechi.

E’ quindi evidente che il “conservatore”, il “populista” e il cattolico, e soprattutto quest’ultimo, perderanno sempre a questo gioco truccato della plutocrazia liberale mascherato da “democrazia”.

Finché non capiranno che è arrivata l’ora di fare saltare il tavolo. Come? Non ne ho idea. Ma cominciare a capire che il tavolo da gioco è truccato, e per quale motivo è truccato, è il primo passo.

Qualcuno osserverà giustamente che l’egemonia ideologica neo-sinistrorsa era implicita nel cosiddetto “piano-Gramsci”. Ma poteva realizzarsi completamente, come oggi, solo con l’appoggio totale del vecchio nemico di classe, la neo-borghesia finanziaria e manageriale internazionale di provenienza anglosassone. E quindi tradendo, per alcuni versi, lo stesso Gramsci, che voleva la società senza classi, e non senza sessi o senza razze.

 

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