Se non avessimo Bill Gates…

IL GURU AMERICANO OGNI TANTO FA UN SALTO IN EUROPA PER VERIFICARE CHE TUTTO PROCEDA PER IL GIUSTO VERSO

Di Diego Torre

Il noto filantropo e miliardario americano, fondatore di Microsoft e co-presidente della Bill Melinda Gates Foundation, la fondazione più grande del mondo, ogni tanto fa un salto in Europa per verificare che tutto proceda per il giusto verso.

Qualche giorno fa ha incontrato Ursula von der Leyen, con cui ha discusso di “sorveglianza sanitaria e i sistemi di allarme, aumentare la produzione e il trasferimento tecnologico, soprattutto in Africa, aiutare a creare un’Agenzia africana per i medicinali, co-investire in tecnologie climatiche innovative”; così scrive la presidente della Commissione europea sul suo profilo twitter.

Ha visto pure Paolo Gentiloni, commissario all’economia, che ha riferito di un “piacevole incontro” sulle transazioni verdi. Infine è stato il turno della commissaria per la salute Stella Kyriakides con cui ha concordato che “Il Covid-19 ha dimostrato l’importanza di essere pronti per future crisi sanitarie. Questo non può essere fatto da soli, bisogna prepararsi con tutti i nostri partner nel mondo”. Insomma incontri degni, almeno, di un capo di governo.

Il 21 maggio scorso invece, Bill aveva partecipato con Mario Monti, Mario Draghi e Tedros Adhanom (direttore OMS) al Global Health Summit, Vertice Mondiale sulla Salute, in modalità virtuale. A che titolo? Semplice. Bill è il principale finanziatore privato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre che grande fautore dei vaccini. Dopo il taglio dei fondi USA deciso da Trump era diventato il primo in assoluto.

Nel suo amore per l’umanità Bill si è anche preoccupato del riposo e dell’informazione dei suoi simili, consigliando dal suo blog ben 5 libri per l’estate, da divorare sotto l’ombrellone, precisando che in questo periodo egli cerca titoli “sul complicato rapporto tra umanità e natura”.

Filantropo e guru culturale, egli è degno di ogni stima e considerazione da parte dei potenti del mondo. E forse è anche più potente di loro. Rattrista che sia fautore della “pianificazione familiare”, dei contraccettivi e finanzi Planned Parenthood, la più organizzata e potente internazionale dell’aborto. Bill non ha del resto mai fatto mistero delle sue convinzioni maltusiane.

Nel 2010, a proposito della riduzione della CO2 nella vita del pianeta, ritenendo la popolazione mondiale uno dei principali fattori inquinanti ha dichiarato: «Probabilmente uno di questi fattori deve abbassarsi quasi fino a zero. […] Il primo fattore è la popolazione. Il mondo ha oggi 6,8 miliardi di abitanti. Ci dirigiamo verso i 9 miliardi. Se facciamo un buon lavoro con i vaccini, la sanità, la salute riproduttiva, possiamo diminuirlo forse del 10-15%…».

Colpisce in questa frase l’associazione fra concetti che non dovrebbero andare nella stessa direzione: gli “interventi sanitari” e il calo della popolazione. Colpisce soprattutto perché Bill non lesina dollari nella ricerca dei vaccini. Ma non è lo stesso che vuole la diminuzione della popolazione della terra?

 

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