Un’allegoria sull’alienazione dell’individuo all’interno di famiglia e società

L’OPERA PIÙ CELEBRE DI FRANZ KAFKA NELLA TRASPOSIZIONE A FUMETTI DI SERGIO VANELLO IN LIBRERIA DALL’11 NOVEMBRE

A cura di Angelica La Rosa

Pubblicato la prima volta nel 1915, “La metamorfosi” è un capolavoro della letteratura scritto dai uno dei massimi interpreti del Novecento: Franz Kafka. Tra realismo magico ed esistenzialismo, lo scrittore praghese ha trasferito su carta inquietudini, dubbi e angosce dell’uomo moderno.

Il protagonista del racconto, Gregor Samsa, lavora incessantemente per ripagare i debiti del padre e mantenere la sua famiglia. Non ha spazio per svaghi o relazioni umane. Gregor non sceglie, non decide, non si occupa di se stesso. Gregor eseguire, subisce, è vittima degli altri. Un mattino, al risveglio, scopre di essersi trasformato in un insetto. Si ritrova così emarginato, rifiutato, incapace di reagire. Ne esce fuori un’allegoria dell’alienazione dell’individuo all’interno della famiglia e della società, una metafora dell’isolamento del “diverso” e dell’incomunicabilità con i propri simili che lo stesso Kafka ha sperimentato sulla propria pelle.

Con il suo stile “sporco” ed espressionista, tra china, pastelli ed acquerelli, il fumettista Sergio Vanello ha tradotto in immagini le pagine tormentate dell’opera più nota dell’autore boemo. «Kafka – La metamorfosi», un graphic novel a colori pubblicato in un’elegante edizione cartonata a cura delle edizioni Npe.

 

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