Via Crucis: una “chiave di lettura” del pio esercizio per eccellenza

di Paola Liberotti*

LA VIA CRUCIS MEDITATA DA PADRE SERAFINO TOGNETTI

Le Edizioni della rivista Il Timone hanno pubblicato un testo emblematico per questo periodo quaresimale. Si tratta del libretto Via Crucis – meditazioni di Padre Serafino Tognetti (Milano 2022, pp. 64, € 8).

L’Autore è sacerdote e monaco della Comunità dei figli di Dio, fondata da don Divo Barsotti (1914-2006), e offre al lettore un’interessante “chiave di lettura” del pio esercizio per eccellenza di ogni Cattolico per ogni Venerdì di Quaresima, importante per la riflessione di ogni vero credente.

La questione centrale, in effetti, è la seguente: a tutti noi capita di partecipare alla Via Crucis del Venerdì Santo (ma anche di altre giornate penitenziali) ascoltando le varie meditazioni proposte dal sacerdote o dalla guida, il quale in genere si serve di libretti con riflessioni scritte da qualche autore spirituale. Come nota acutamente Padre Tognetti, corrisponde a verità il fatto che, il più delle volte, si evidenziano più le sofferenze degli uomini che quelle di Gesù.

Vengono invocati i dolori dell’umanità: il grido degli sfruttati, dei poveri, degli emarginati, dei migranti, degli esuli, dei popoli in guerra… Si conferma così quanto affermava il Cardinale Giacomo Biffi (1928-2015): “il nome di Gesù viene usato come pretesto per parlare d’altro”, come a dire: si inizia col parlare di Gesù e si finisce col trattare di altro argomento.

Con il dovuto rispetto per tutti i sofferenti di questo mondo, quindi, è necessario ristabilire il giusto ordine delle cose: infatti, per chi veramente si professa Cattolico, la Passione di Gesù è la Passione di Gesù. La Via Crucis è tutta sulle spalle del Signore: quello che Egli ha fatto non l’ha fatto nessun altro, perché Egli solo è Dio, Egli solo è totalmente innocente, Egli solo è il Redentore.

L’Autore ci presenta quindi un “tentativo”, come egli stesso lo definisce, di meditare su quanto accaduto realmente a Nostro Signore Gesù Cristo nel giorno della Sua Via Crucis. E, vista l’oggettiva impossibilità umana di comprendere appieno tali momenti inenarrabili e indescrivibili, ricorre a San Paolo, che rammenta a tutti noi: “Per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti” (Rm 5,19).

Come le pie donne al Calvario, ci invita a non rivolgere l’attenzione alle nostre sofferenze, per quanto gravi possano essere, perché c’è una sola Via Crucis, la più tremenda e importante nella Storia dell’umanità: quella di Gesù Cristo. Almeno una volta, almeno per un quarto d’ora, non pensiamo a noi e alle nostre miserie, ma a quanto siamo costati a Dio. Il Suo Preziosissimo Sangue è il prezzo del nostro riscatto, e Quel Sangue noi adesso Lo adoriamo.

Per quanto siamo sempre, purtroppo!, figli indegni e peccatori, queste pagine possano aiutarci, ancora una volta, a tentare di comprendere più a fondo, per quanto possibile, il Mistero dei misteri: l’Uomo-Dio sacrificato per noi.

 

* Legio Mariae – Roma

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