Il rublo, la ferita inferta dalla zampata del grande orso

Il rublo, la ferita inferta dalla zampata del grande orso

di Gian Piero Bonfanti

MENTRE I MEDIA CI STORDISCONO CON UNA PROPAGANDA ASFISSIANTE FATTA DI NOTIZIE A SENSO UNICO, UNA GUERRA MOLTO PERICOLOSA SI STA TENENDO SOTTO I NOSTRI OCCHI, MA IL PAESE GUARDA IN ALTRA DIREZIONE…

Mentre i nostri mezzi di comunicazione ci stordiscono con una propaganda asfissiante fatta di notizie a senso unico, una guerra molto pericolosa si sta tenendo sotto i nostri occhi, ma tutto il paese guarda distrattamente in altra direzione. Tutti siamo colpiti e sensibilizzati dai fatti dell’Ucraina, tutti siamo assorti dalle immagini che ci vengono trasmesse dai canali di informazione e da quelli della cosiddetta controinformazione. I soliti business si stanno sviluppando sulla pelle di persone innocenti e sulle macerie di un paese che versa in un contesto critico. Pochi però ancora hanno realizzato che la vera battaglia si sta svolgendo sul piano politico-economico e che le conseguenze di questo conflitto saranno presto devastanti.

Il presidente della Russia Vladimir Putin non è propriamente uno sprovveduto, e chi l’ha ritenuto tale ha proprio sbagliato la propria valutazione. Forse sono proprio gli stessi che prima della crisi in Ucraina “corteggiavano” il premier russo cercando in tutti i modi di ingraziarselo. C’è anche chi oggi in modo maldestro e scomposto si permette pure di utilizzare un linguaggio “pericoloso”. Ebbene, possiamo ritenerci ancora fortunati per il fatto che oggi Vladimir Putin abbia altri obiettivi, e ci stia “snobbando” per la nostra insignificanza politica.

Se da un lato c’è la voglia spasmodica di qualcuno di entrare in un conflitto con armi convenzionali, quindi di affrontare uno “scontro sul campo” (vedi i proclami dei maggiori esponenti dei paesi appartenenti alla NATO) dall’altro siamo convinti che il grande orso abbia molta meno fretta nel trovarsi faccia a faccia col nemico, anche se tuttavia la sua azione sta procedendo molto più rapidamente del suo antagonista.

Le sue “zampate” infatti fanno molto male e stiamo già vedendo alcune conseguenze pratiche. Ci riferiamo alla guerra politico-finanziaria che si può facilmente prevedere tra la NATO e l’oriente, ovvero Russia, Cina ed i paesi dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio), ovvero Iran, Iraq, Kuwait, Arabia Saudita, Venezuela, Algeria, Indonesia, Libia, Nigeria, Qatar, Emirati Arabi Uniti.

Sappiamo tutti che Putin ha chiesto il pagamento delle forniture di gas e materie prime con l’utilizzo della moneta rublo, e sappiamo anche che la seconda mossa è stata quella di cercare di collateralizzare il rublo con l’oro, ovvero rilevare ad un prezzo fisso fino a giugno tutte le riserve auree presenti negli istituti del Paese.

Si potrebbe definire una sorta di esproprio travestito, pagando l’oro 5.000 rubli al grammo, che corrisponde attorno a 50 dollari, quando il mercato internazionale oggi lo valuta 63 dollari.

Essendo la Russia il quinto detentore mondiale di riserve auree, questa operazione ha una notevole rilevanza considerando che, anche a causa delle chiusure e delle sanzioni che sono state inflitte dal mondo occidentale alla Russia, la stessa si aprirà commercialmente verso mercati denominati “non ostili”.

Le conseguenze? Il rublo è già in risalita e si registra una svalutazione del dollaro e dell’euro. Si prevede anche una inflazione che metterà in ginocchio i nostri paesi.

Ma noi continuiamo a guardare ciò che ci vogliono far vedere, continuiamo a condurre il nostro Paese verso il suicidio, in questa marcia folle e miope. Invece di trovare una soluzione diplomatica, continuiamo ad inneggiare alla guerra, tanto abbiamo già dimenticato tutti i nostri valori. Abbiamo addirittura sostituito Dio con “mammona”, il vil danaro. Qualcuno l’ha ben capito ed ha localizzato il nostro punto debole, quindi ha mirato ed ha centrato il bersaglio. Ora sarà solo questione di tempo.

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Si sta attuando semplicemente il grande reset.
Putin è funzionale al progetto di Davos.
Trump del resto lo aveva detto qualche anno fa, durante la sua presidenza: “non saremo più i gendarmi del mondo”.
Questo Nuovo Ordine Mondiale nascerà con tre grossi Macropoli.

  1. Anglosassone
  2. Europeo
  3. Asiatico (BRICS)

Il crollo delle valute occidentali era previsto, da qui a breve il dollaro e l’euro digitale che associati alle identità digitali porteranno l’umanità al controllo totale grazie al credito sociale.
Sarebbe a questo punto del tutto inutile andare ad analizzare gli avvenimenti nel mondo prendendoli tutto uno per uno e disarticolati gli uni dagli altri.
Basterebbe mettersi davanti il programma di Davos, l’Agenda21 e l’Agenda 2030 per vedere che siamo in pratica in dirittura di arrivo.

Tutto questo alla fine è confortante.
La Santissima Vergine ha ascoltato le nostre preghiere e i tempi per il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria sono stati abbreviati.

Sia lodato Gesù Cristo.

https://youtu.be/o8TKTxBfeDQ
per fugare ogni dubbio ancora.