Una donna che non si omologa al cliché del femminismo massmediatico

di Diego Torre

IL DIRETTORE D’ORCHESTRA BEATRICE VENEZI ALLA CONFERENZA PROGRAMMATICA DI FRATELLI D’ITALIA

Seguiamo con attenzione le esibizioni del direttore d’orchestra Beatrice Venezi, che sa unire talento, bellezza e coraggio. Brava e fra le più giovani d’Europa a dirigere orchestre, non ha mai voluto genuflettersi al cliché del femminismo massmediatico e ha sempre declinato il suo ruolo di direttore al maschile, con fierezza. Convinta della bontà del merito, lavoratrice e studiosa instancabile, mostra a tutto il mondo la sua capacità senza timori di impopolarità.

Non ha avuto infatti difficoltà a recarsi alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Milano, dove ha concluso quel concerto del 1° maggio sulle note di Nessuna Dorma, dopo avere spaziato da famose arie liriche italiane fino a brani di Ennio Morricone.

Ovviamente ha colto l’occasione per una denunzia ed un appello: «È la prima volta che la cultura entra in una convention politica e oggi, Primo maggio, non posso che parlare del mio lavoro, la musica come cultura e bellezza che esalta le caratteristiche di un Paese straordinario come l’Italia. Abbiamo la netta sensazione di essere considerati degli accessori. Io sono un lavoratore non rappresentato da questa classe politica che non riconosce il valore fondamentale della politica in questo Paese e che consente discriminazioni sulla base del genere».

La Venezi ha ringraziato Fratelli d’Italia per lo spazio dato alla sua orchestra, fra gli applausi dalla sala. E non è mancato un omaggio a Giorgia Meloni, che l’ha definita «una Fanciulla del West vittoriosa, perché è una donna coraggiosa, sicura di sé, forte dei propri valori, che prende posizioni anche scomode». Anche nella musica, quindi, l’Italia ha tante energie ancora da liberare

 

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”ha sempre declinato il suo ruolo di direttore al maschile”

Una fierezza proprio ”femministica”, non c’è che dire… (Proprio un bel corto-circuito, mah)