Si sta inasprendo la guerra degli abortisti contro i pro-life

di Gian Piero Bonfanti

IL MALE ENDEMICO DEL “CATTOLICO MEDIO” CONTRO L’ABORTO…

La dura guerra tra pro-life e pro-choice in tema di aborto si sta inasprendo. Da una parte assistiamo agli attacchi vandalici contro i centri pro-vita e le chiese negli Stati Uniti che si sono susseguiti dopo la notizia secondo la quale i giudici della Corte Suprema sarebbero propensi a ribaltare la storica sentenza Roe v. Wade, che ha fornito i presupposti per tutte le norme abortiste negli Stati federali americani. Dall’altra, nonostante il mainstream stia occultando le notizie, le politiche in favore della vita stanno guadagnando terreno.Dopo anni di lotte e milioni di vittime sta finalmente cambiando radicalmente il modo di intendere la vita, dal suo concepimento alla morte naturale. L’ondata che sino ad oggi abbiamo subito, ovvero quella ideologia che ha portato a pensare che è necessaria la autodeterminazione e la scelta della propria vita, inclusa quella di cui una mamma porta in grembo, sembra stia subendo duri colpi.

Abbiamo assistito alle prese di posizione, finalmente, di un altissimo prelato in USA, l’arcivescovo di San Francisco mons. Salvatore Cordileone nei confronti di Nancy Pelosi, il quale ha dichiarato pubblicamente che alla stessa deve essere negata la comunione almeno fino a che non ripudierà pubblicamente il suo sostegno all’aborto. Costui in effetti ha solo messo in pratica i punti cardine della nostra religione cattolica, senza cedere al solito compromesso del “politicamente corretto”.

È giunta poi un’altra notizia, ovvero che in Oklahoma il governatore repubblicano Kevin Stitt ha firmato una legge con effetto immediato contro l’aborto, vietandolo sin dal concepimento e prevedendolo solo nei casi in cui ci sia il rischio di vita della madre. Un duro colpo quindi a chi considera l’aborto come una semplice “eliminazione di grumo di cellule” ed a tutti coloro che considerano l’autodeterminazione il punto di partenza per esercitare i propri “diritti”.

Anche le migliaia di persone che il 21 maggio scorso sono scese in piazza a Roma hanno potuto manifestare in favore della vita durante una giornata gioiosa e festosa, ed hanno così potuto dare il loro contributo a questa nobile causa. L’associazione Pro-vita e Famiglia e il dott. Massimo Gandolfini hanno infatti saputo dare un taglio molto festoso all’evento, infondendo positività ad un popolo che crede ancora nei valori naturali. Ottime sono state le scelte organizzative preferendo ai comizi di rappresentanti di varie associazioni delle vere e toccanti testimonianze di persone che hanno dovuto necessariamente scegliere nella propria vita, e che hanno optato in favore della vita stessa.

È anche vero che il male endemico del “cattolico medio”, ovvero quello del voler dimostrare di essere “duri e puri” in una sorta di protagonismo poco utile alla causa, ha comportato come al solito l’assenza di molti rappresentanti di associazioni in piazza.

Alcuni ci hanno messo la faccia, altri timidamente sono scesi in piazza senza simboli, “affacciandosi alla finestra”, cercando di capire cosa sarebbe accaduto. Ebbene, il successo ottenuto in questa giornata terminata con il tripudio del concerto dei The Sun ha echeggiato talmente in alto che gli apprezzamenti quest’anno sono giunti anche dal Pontefice stesso.

Questo è il modo per fare la differenza: testimoniare di persona e muoversi in modo compatto, poiché come oramai è noto a tutti, solo uniti si può vincere. Siamo sicuri che anche questa manifestazione abbia fornito un notevole contributo alla causa e le scelte coraggiose intraprese anche in altri paesi hanno preso sicuramente vigore grazie anche alle migliaia di voci che sempre di più si alzano contro il pensiero unico dominante.

Auspichiamo che gli organizzatori proseguano su questa strada, cercando di unire un popolo che ha molto da dire. Oggi più che mai è necessario essere compatti e ci auguriamo per i prossimi anni una sempre maggiore partecipazione. “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” (Santa Teresa di Calcutta).

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