Ecco l’ideologo maximo del “cambiamento catastrofico” (sanitario e climatico)

di Giuseppe Brienza

LA PAURA DEL FUTURO, L’ASTROLOGIA & LA PROFEZIA DI SVENTURA DI BILL GATES

Gli psicologi ci spiegano che l’incertezza del futuro è di volta in volta esorcizzata, sia a livello individuale sia collettivo, da credenze che si alimentano a previsioni a volte catastrofiche a volte trionfalistiche. Diminuendo la formazione sapienziale della persona e aumentando nello stesso tempo l’isolamento e l’omogeneizzazione del pensiero, prosperano com’è accaduto nell’ultimo biennio pandemico le ricostruzioni deterministiche e apparentemente lineari che pretendono di operare la riduzione ad uno (reductio ad unum) dell’evolversi della storia e della politica mondiali.

Esigenza legittima, per carità, quella di scrutare il senso della storia, ma che non si appoggi a spiegazioni semplicistiche o al capro espiatorio tipo il complotto di Soros, il piano cinese, il Forum di Davos o Bill Gates.

Certo, le strategie dell’informazione e della controinformazione architettate dall’intelligence dei Paesi più potenti e ambiziosi non sono fantasie e, indubbiamente, le dichiarazioni che il più famoso immunologo statunitense, Anthony Fauci, ha rilasciato l’11 gennaio del 2017 al sito medico-sanitario Healio stanno lì ad alimentare corti circuiti e centrali del complottismo.

A meno di due anni dello scoppio della pandemia, infatti, il dottor Fauci ha affermato nel corso di una intervista: «Non c’è dubbio che Donald Trump dovrà affrontare un focolaio di una malattia infettiva a sorpresa durante la sua presidenza». Questo l’11 gennaio del 2017, da parte di un personaggio che ha partecipazioni azionarie e affaristiche con la multinazionale statunitense del vaccino Moderna e con la Bill & Melinda Gates Foundation e che, nel Deep State, ha assunto durante la parte finale della presidenza Trump il ruolo di oppositore maximo alla sua politica contribuendo in un modo o nell’altro alla discussa vittoria di Joe Biden e dei democratici.

Lo stesso ruolo assunto negli ultimi tre decenni nell’agenda politica mondiale dal più volte citato fondatore della Microsoft favorisce indubbiamente il corto circuito e l’attualizzazione della teoria del complotto, tanto più da parte del mondo cristiano conservatore che non può non riflettere sulle motivazioni che portano un “tecnologo” a finanziare e promuovere attivamente (fra gli altri) gli affaristi dell’aborto della Fondazione Internazionale (organizzazione non governativa globale) Planned Parenthood (IPPF). Come conciliare quest’attività di un presunto fautore della scienza che, in teoria, dovrebbe avere a cuore la libera informazione e, quindi, anche la libera scelta delle donne in materia di fertilità, con il “sistema” dell’IPPF che invoca l’aborto a richiesta e induce di fatto a decisioni le persone senza fornirle della completa informazione e/o della verità scientifica dell’aborto?

Nell’attuale fase globale della post-pandemia Bill Gates si propone con la forza persuasiva del denaro come ideologo del “cambiamento catastrofico”, sanitario e climatico, lanciandosi in profezie di sventura su nuove epidemie. Quindi? Quindi occorrerebbe a mio avviso conoscere gli ideologi come Gates e combatterne le ideologie senza cadere nella trappola del velleitarismo e del complottismo parolaio. Conoscere per deliberare e, soprattutto, per rinverdire quel pensiero alternativo al globalismo o, se vogliamo, alla globalizzazione che non può che trarre linfa vitale dalla filosofia classica, dal diritto naturale e dalla Dottrina sociale della Chiesa.

Perché i non cristiani dovrebbero farlo? Perché ne va anche della loro libertà individuale.

Prendiamo in proposito i due più recenti libri-manifesto di Bill Gates, entrambi pubblicati in Italia dalla casa editrice scientista La nave di Teseo.

Il primo, intitolato Clima. Come evitare un disastro – Le soluzioni di oggi, le sfide di domani, è uscito in contemporanea mondiale il 16 febbraio 2021 in oltre 35 Paesi ed è stato presentato in tempo reale a spese pubbliche da Fabio Fazio su Rai3. Il noto presentatore televisivo ha intervistato “in ginocchio” il miliardario statunitense per la seconda volta a spese del servizio pubblico (Gates aveva già potuto pontificare a Che Tempo Che Fa nel 2004). Ebbene, dopo aver lasciato (in teoria) il vertice della Microsoft, da lui fondata nel 1975 con Paul Allen, Gates opera con la ex moglie Melinda la Bill & Melinda Gates Foundation per cambiare le abitudini di vita delle popolazioni nell’assioma di dover intervenire subito e drasticamente sulle (presunte) cause e sugli effetti del cambiamento climatico.

Nel saggio Gates (o chi per lui) presenta un programma globale per azzerare le emissioni di CO2 al fine di scongiurare quel disastro ambientale che, secondo lui, sarebbe imminente e su scala mondiale. Chiaramente le evidenze scientifiche riguardanti quest’ultimo o la concatenazione fra cambiamento climatico ed emissioni di CO2 sono tutte da acquisire, ma il catastrofismo è necessario!

Naturalmente chi produce e commercializza già oggi le tecnologie che secondo Gates aiutano a ridurre le emissioni? La risposta non è difficile e, quindi, porta diritto a considerare che, quegli obiettivi aziendali che fino a 30/40 anni fa erano oggetto del marketing e della pubblicità, sono oggi veicolati dalla pseudo-saggistica e dal mainstream prezzolato

Strumenti e modalità che ritroviamo nel secondo libro di Gates, appena uscito e dal titolo davvero esplicito: Come prevenire la prossima pandemia. La pandemia di COVID-19, a suo avviso, non è ancora finita e, i governi di tutto il mondo, devono impedire che una nuova pandemia uccida milioni di persone. Come farlo? Lo sa lui! Per evitare una nuova pandemia, infatti, lo scrive chiaro chiaro nella quarta di copertina: basandosi «sulla propria esperienza nella lotta contro le malattie mortali attraverso la Fondazione Gates».

«Le malattie sono sempre esistite tra gli esseri umani, ma non devono trasformarsi in disastri globali», osserva giustamente Gates all’inizio del libro. Ecco, appunto, per evitare che si trasformino in disastri globali occorre evitare che soggetti la cui attività è finalizzata al profitto (e al potere) pretendano di spiegarci «passo per passo cosa dobbiamo fare per essere pronti».

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