“Ambrogino d’oro” al paladino dei suicidi assistiti Marco Cappato? No, grazie!

di Pietro Licciardi

NO ALL’ASSEGNAZIONE DEL PRESTIGIOSO PREMIO DEDICATO AL GRANDE SANT’AMBROGIO AD UN NECROFORO PRO-EUTANASIA

I lettori milanesi sicuramente sanno cos’è l’Ambrogino d’oro, a tutti gli altri diciamo che si tratta di quindici medaglie d’oro e venti attestati di benemerenza civica che l’Ufficio di presidenza del consiglio comunale di Milano consegna ogni anno il 7 dicembre, festa di Sant’Ambrogio, agli uomini, alle donne, alle associazioni e alle organizzazioni che hanno saputo dare un contributo speciale alla città. Un modo per esprime la gratitudine dei meneghini a chi dedica la propria vita al bene comune.

Ebbene quest’anno il grande vescovo e santo si starà rigirando nella tomba, perché tra coloro che riceveranno l’ambita medaglia vi sarà Marco Cappato, il necroforo dell’associazione Luca Coscioni, già inquisito dalla magistratura per aver accompagnato a morire all’estero mediante eutanasia aspiranti suicidi. Cappato infatti è un paladino della “dolce morte” che vorrebbe veder legalizzata anche in Italia.

A quanto pare non è il solo, dal momento che Milano, per mano del sindaco di sinistra Giuseppe Sala, premiando il radicale Cappato considera i suoi viaggi di morte un servizio reso alle persone e un “contributo speciale alla città. I cittadini insigniti dell’«Ambrogino d’oro», in vita o alla memoria, diventano tra l’altro modelli da additare alla cittadinanza milanese, e a tutti gli italiani, come modelli di valore certo, di senso pieno del dovere e di incontestabili virtù pubbliche.

In questo caso niente di più lontano dal vero, tanto che sono in molti a protestare per questa scelta a dir poco ideologica e inopportuna; sicuramente lontanissima dallo spirito che ha animato da sempre l’assegnazione di queste onoreficienze e riconoscimenti. Tra queste l’associazione International Family News la quale sta promuovendo una protesta e una raccolta di firme per cancellare il nome di Marco Cappato dalla lista dei premiati.

L’invito che anche InFormazione cattolica fa ai suoi lettori è senza dubbio di aderire alla protesta cliccando QUI per protestare e aderire alla petizione.

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Finché c’è sinistra c’è ipocrisia e falsità!