Schillaci vuole depoliticizzare la sanità italiana, “teatro di forti scontri ideologici”

di Angelica La Rosa

IL MINISTRO DELLA SALUTE ORAZIO SCHILLACI: “UNO DEI MIEI COMPITI PRINCIPALI È DEPOLITICIZZARE LA SANITÀ ITALIANA, CHE IN QUESTI ULTIMI ANNI, COMPLICE LA PANDEMIA, È STATA TEATRO DI FORTI SCONTRI IDEOLOGICI. TUTTO L’OPPOSTO DI QUELLO CHE DOVREBBE ESSERE”

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha spiegato a Pietro Senaldi che lo ha intervistato per il quotidiano “Libero“, che uno dei suoi compiti principali sarà “depoliticizzare la sanità italiana, che in questi ultimi anni, complice la pandemia, è stata teatro di forti scontri ideologici. Tutto l’opposto di quello che dovrebbe essere”.

Secondo il Ministro “Negli ultimi tre anni si è parlato solo di Covid, perché il virus ha sconvolto il mondo. Oggi però l’epidemia è cambiata. Si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23 anziché di Covid 19, per far capire a tutti che ormai la malattia è profondamente diversa da quella originaria. La forma attuale è meno aggressiva e sappiamo curare meglio. Le epidemie durano due-tre anni, è sempre andata così nella storia, con o senza vaccini, come avvenuto cento anni fa per l’influenza spagnola”.

Il 56enne Orazio Schillaci, che prima di diventare ministro è stato ed è un luminare della Medicina Nucleare, ha ricordato che “sul Covid e i vaccini bisogna andare verso una riconciliazione nazionale” e si è dichiarato stupito dalle reazioni critiche che ha ricevuto quando ha fatto rientrare al lavoro il personale sanitario che ha scelto liberamente di non vaccinarsi. “In tutto il resto del mondo erano già rientrati. Abbiamo anticipato di poche settimane sia per un problema d’organico sia per una scelta filosofica […] Strano che chi ci ha criticato per questa decisione siano le stesse persone che predicano l’inclusione in ogni altra situazione”.

Il ministro Schillaci ha ricordato che il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgi Meloni “ha sempre detto di essere contraria all’obbligo per i vaccini Covid, ritenendo l’informazione più efficace della coercizione, e non mi pare abbia cambiato idea”. Circa il fallimentare Green Pass, voluto dal duo Draghi-Speranza, non tornerà più. “Non rimetteremo l’obbligo vaccinale e saremo sempre attenti a mediare il diritto alla salute con il rispetto delle libertà personali”, ha detto Schillaci, rincuorando coloro che hanno scelto liberamente di non vaccinarsi. “Perfino in Cina ormai si ribellano a chiusure e divieti. Siamo entrati in un’altra fase, non più degli obblighi ma della persuasione: responsabilizzare i cittadini, non obbligarli. Oggi in Italia ci sono temi sanitari più importanti e impellenti del virus”.

Circa gli effetti collaterali dei vaccini il Ministro è stato eccessivamente prudente, ignorando numerosi studi che sono stati portati avanti in diversi paesi del mondo ed ha dichiarato che “a oggi nessuno sa davvero nulla, servono anni di studi e statistiche per capirli. Certo nell’immediato futuro avremo un aumento della mortalità per tumori e patologie cardiovascolari, perché in tre anni di pandemia sono saltate troppe visite di controllo. Anche per questo bisogna voltare pagina”.

In merito all’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia il ministro ha spiegato che il Parlamento “ha tutto il diritto di fare chiarezza su quanto è accaduto e quanto accade e accadrà”.

 

 

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