Lo “scandalo mazzette” distrugge il credito residuo del moloch europeo

Lo “scandalo mazzette” distrugge il credito residuo del moloch europeo

di Diego Torre

LA SINISTRA ITALIANA E QUELLA EUROPEA SONO ORA NEL PANICO. LA LORO TANTO DECLAMATA SUPERIORITÀ MORALE SI SGONFIA COME UN PALLONCINO BUCATO, CON ESSA IL MITO DELL’UNIONE EUROPEA DEI POTENTATI ECONOMICI

Lo scandalo delle mazzette (finora 1.5 milioni di dollari) sta distruggendo il residuo credito d’opinione del moloch europeo. Ce ne vorrà di faccia tosta in futuro per chiedere sacrifici ai popoli perché “ ce lo chiede l’Europa”. Valanghe di denaro (non chiamiamole più mazzette) sono dilagate nelle tasche di politici, parlamentari ed ex, familiari e compagni (in tutti i sensi), per promuovere il “profilo democratico” del Qatar. Tutti democratici, tutti difensori dei diritti dei lavoratori, tutti paladini dei “diritti umani”, tutti di sinistra. E siamo appena all’inizio; è soltanto la punta dell’iceberg.

Ora ci raccontano che la corruzione non è di destra o sinistra. Noi, che crediamo nel peccato originale e nelle sue catastrofiche conseguenze, lo abbiamo sempre saputo. La natura dell’uomo è corrotta e non sono i proclami buonisti che la rendono migliore. Anzi è facilmente comprensibile come  coloro che riducono la  persona a materia e la vita ad una ricerca del piacere siano i più esposti al  fascino del dio quattrino. Da troppo tempo l’edonismo più sfrenato domina i popoli una volta cristiani dell’occidente; perché allora sorprendersi che ciò avvenga ai vertici di quella Unione Europea che ha rifiutato di riconoscere le radici cristiane del vecchio continente e in particolare di quella sinistra ideologica che le ha avversate più di tutti? Dovrebbe essere un pallido civismo a mantenere gli uomini sulla via delle virtù o un moralismo pseudo cristiano avulso ormai dalla fede?

Ma l’aspetto che più indigna è che i protagonisti di questo scandalo siano proprio persone che facevano la lezione al mondo intero sulla dignità della persona umana e nel frattempo nuotavano fra gli euro così ottenuti.

Brilla più di tutti Eva Kaili, la (appena silurata)  vicepresidente del Parlamento Europeo, socialista greca, che aveva recentemente dichiarato:  «… il Qatar è un paladino dei diritti del lavoro … alcuni qui chiedono che siano discriminati, li bullizzano e accusano di corruzione chiunque parli con loro. Però comprano il loro gas e hanno compagnie che in Qatar fanno miliardi. Non abbiamo il diritto morale di fare lezioni per andare a caccia dell’attenzione di media di basso livello e non imponiamo i nostri modelli, li rispettiamo». E ciò dichiarava la bella Eva nonostante le inchieste che ancora conteggiano i lavoratori morti nei cantieri del Qatar. 

La sinistra italiana e quella europea sono ora nel panico. La loro tanto declamata superiorità morale si sgonfia come un palloncino e con essa il mito di una Unione Europea che guarda dall’alto gli stati nazionali con arroganza e tenta di imporre i suoi diktat con prepotenza. Si è visto invece che essa è una realtà fuori controllo, soggetta all’influenza di 14.000 (quattordicimila) lobbisti  e di influenze straniere operanti nei suoi fragili apparati politico-burocratici. No, non è questo che i “padri” dell’Europa intendevano costruire.

 

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